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Published on Giugno 9th, 2016 | by Donatella Ardemagni

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iCub il Robot bambino dall’intelligenza hyper

iCub, il robot umanoide diventato famoso per essere arrivato tra i semifinalisti di Italia’s Got Talent 2016, ha davvero una iper intelligenza

I suoi creatori, i ricercatori dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova, hanno infatti scelto hyperMILL di OPEN MIND per produrre le delicate parti che compongono il corpo del robot e in particolari le articolazioni e gli arti di questo cucciolo umanoide alto 1,04 metri e con un peso di circa 25 kg.

Nonostante il suo aspetto così giovane, iCub è nato oltre dieci anni fa dall’ingegno di un team di ricercatori dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), con caratteristiche ritenute fino ad allora impensabili per un automa, sia dal punto di vista dell’intelligenza artificiale, che per le capacità di movimento e di equilibrio, soprattutto per l’estrema flessibilità delle articolazioni.

Fin dall’inizio del progetto nel lontano 2004, gli esperti IIT hanno coinvolto OPEN MIND scegliendo il software CAM hyperMILL per la produzione dei delicati componenti interni e delle giunture, che oggi rendono iCub così famoso nel mondo.

Non dimentichiamo, infatti che, al suo stadio di sviluppo attuale, iCub è l’umanoide più completo al Mondo: ha mani di metallo, muscoli ad azionamento elettrico, due telecamere per occhi, due microfoni per orecchie, uno speaker al posto della bocca, la possibilità di comunicare con le espressioni del volto e perfino una pelle artificiale.

I suoi creatori Giorgio Metta, l’ingegnere robotico e il collega Giulio Sandini, fin dai primi modelli, lo hanno battezzato iCub ispirandosi a due illustri predecessori: la “i” viene infatti da “I robot” (“Io, robot”), la raccolta di racconti di fantascienza di Isaac Asimov e “cub” deriva dal “cucciolo d’uomo” (“mancub”) descritto da Rudyard Kipling nel Libro della Giungla.

In particolare iCub, come il personaggio di Kipling, apprende giorno per giorno come vivere in un ambiente sconosciuto, la realtà circostante, usando i suoi sensi e le sue capacità percettive.

In particolare è la mano uno degli strumenti che maggiormente aiuta iCub ad apprendere il mondo circostante; perché iCub “capisca” che cos’è un oggetto che ha di fronte, non basta che ne faccia una scansione visiva, ma bisogna che lo tocchi per valutarne forma, consistenza e utilizzo.

La complessità delle mani di iCub sono uno dei segreti che lo rendono così speciale, e OPEN MIND è particolarmente orgogliosa di aver contribuito ad aiutare gli specialisti IIT a produrre parti molto complesse, ma così vitali per lo sviluppo del cucciolo iCub.

Per saperne di più http://www.openmind-tech.com/it/prodotti.html


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