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Published on Giugno 20th, 2017 | by pressreleasecd

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Messico: le potenzialità del primo pozzo perforato da Eni nelle parole dell’AD Claudio Descalzi

Riconfermato AD di Eni dal Tesoro, Claudio Descalzi evidenzia i risultati positivi raggiunti dal gruppo in Messico, a ulteriore dimostrazione dell’efficacia del Dual Exploration Model.

Eni taglia un nuovo, importante traguardo. Il gruppo guidato da Claudio Descalzi è il primo a operare in Messico dopo la riforma nel settore dell’energia del 2013: l’azienda ha infatti chiuso con successo i lavori della prima perforazione del pozzo Amoca-2, situato nella Baia di Campeche, dove è stata rilevata la presenza di olio in diversi livelli.

Per l’AD il risultato “conferma le nostre capacità esplorative, si aggiunge al nostro record di scoperte ed è una ulteriore dimostrazione dell’efficacia del nostro Dual Exploration Model”. Commentando l’operazione Claudio Descalzi si è soffermato a illustrare la strategia che ha improntato da quando ha assunto la guida del gruppo nel 2014 e che ora, dopo avere ottenuto la riconferma dal Tesoro, continuerà a portare avanti anche nei prossimi anni: “Concentrandoci su asset convenzionali ad alto interesse partecipativo e operatività, riusciamo ad accelerare le attività di esplorazione, valorizzandole in anticipo in caso di scoperta e ottenendo opportunità di sviluppo competitive, così da massimizzare il valore per i nostri azionisti.” In Messico Eni proseguirà le proprie attività con la perforazione di Amoca-3, il secondo pozzo di delineazione su Amoca, e con altri due pozzi sulle scoperte di Mitzon e Teocalli in modo da delineare il giacimento e verificarne le potenzialità produttive. Presente in Messico dal 2006, il gruppo petrolifero ha creato nel 2015 la controllata Eni Mexico.


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