Internet e new media no image

Published on Luglio 26th, 2012 | by Redazione MG News

0

Pinterest, come socializzare immagini e video

Pinterest ultima frontiera dei social network: per catalogare e condividere contenuti fotografici e video che più ci interessano.

L’origine del nome è la crasi di due termini inglesi “pin” (puntina) + “interest” (interesse). Ogni utente può creare delle lavagne di sughero (“board”) tematiche sulle quali appuntare immagini di suo interesse.

Al momento il social è piuttosto elitario perché per aprire un account occorre chiedere un invito, ma diffusissimo, dopo due anni di attività a gennaio 2012 sono stati contati 11 milioni di utenti attivi. Sono sempre più diffusi anche i siti, ma soprattutto i blog, che permettono di pinnare (appuntare)  direttamente i contenuti anche qui così come fino a poco fa si poteva fare per Facebook o Twitter.

Vien da sé che si crea una rete di relazioni tra persone che condividono le stesse passioni. Pinterest agevola questo passaparola perché tiene traccia di chi ha pinnato il contenuto (via mail vengono anche inviati resoconti dettagliati sull’attività della community che si segue ma anche del successo riscosso dalle proprie pubblicazioni). Un’azienda o un’agenzia potrebbe dunque trovarne grande utilità perché agevola il passaparola durante il lancio dei propri prodotti.

Alcuni consigli per chi volesse distinguersi su questo social network: le tematiche di successo sono sempre le solite e sostanzialmente le trovate già radunate sotto la voce “Categories” del menu principale, ma sono anche le più affollate quindi il consiglio è quello di creare una propria bacheca originale, di nicchia, settoriale; le immagini che pubblicate possono essere fotografiche o grafiche ma devono essere assolutamente professionali e seguire canoni estetici ben precisi; per descrivere un processo (ad esempio nel caso di un tutorial su come realizzare un’acconciatura) è preferibile postare una stringa di foto piuttosto che un video; nel postare un’immagine mettete sempre il link della pagina sulla quale l’avete scovata perché è lì che chi vorrà approfondire approderà; nel commento al post siate oggettivi e limitatevi a descrivere ciò che rappresentate senza giudizi personali lasciando questo compito ai commenti della community!

Tutto lo scibile è classificabile e disponibile in un indice tematico da fari impallidire Wikipedia! La marcia in più è che la consultazione è del tipo eureka, riprende il concetto “mi sento fortunato” di Google e si sposa bene come strumento per chi è a caccia di ispirazioni per nuovi passatempo, stili, sapori o luoghi da visitare. La consultazione in fatti in genere non si esaurisce con la visione dell’immagine postata: la marcia in più di Pinterest è la possibilità di partire da questa per approfondire la conoscenza rispetto al soggetto inseguendo i link disponibili delle varie fonti fino a scoprire portali/profili/blog di qualità che diversamente tramite un motore di ricerca tradizionale (ad esempio Google) non avremmo mai notato.

Nota a margine: il design dell’interfaccia di Pinterest ha già fatto scuola dato che la sua particolarità è semplicemente quella di essere fluido e quindi di occupare anche in orizzontale tutto lo spazio disponibile sul monitor!

Alcuni esempi di utenti che seguo e che in questo senso hanno dimostrato di saper cogliere e sfruttare al meglio questo social sono il blog Cucina alla Moda https://pinterest.com/cucinaallamoda/ e il blog Bobos http://pinterest.com/mybobos/, l’agenzia di comunicazone O-zone https://pinterest.com/ourzone/ … poi c’è la superattiva Jennifer Chong (designer americana che non possiamo perdere se ci piace tanto l’arte) e lo stesso fondatore del portale Evan Sharp che è appassionato di mappe, costruzioni, storia e di Super Mario.

Anna Rado


About the Author



Torna su ↑