I protagonisti raccontano no image

Published on Novembre 18th, 2009 | by Redazione MG News

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Anche una PMI può essere capofila di un progetto europeo

Chi l’ha detto che solo che grandi aziende possono eccellere nella ricerca ? MBN Nanomaterialia di Vascon (TV) è una  PMI che – grazie ad una leadership nella ricerca e produzione di nanomateriali conquistata in 15 anni di attività – partecipa oggi a 6 progetti di ricerca internazionali. In uno è addirittura coordinatrice europea. Abbiamo intervistato l’ing. Paolo Matteazzi, il fondatore.

D) Ci parli di MBN e del ruolo che i progetti di ricerca hanno nella sua attività ?

R) “MBN è un’azienda specializzata nella produzione di nano-polveri che possono essere utilizzate nella produzione di svariate tipologie di prodotti. Dall’industria aerospaziale alla meccanica, dalle componenti plastiche ai prodotti bio-medicali. E’ inserita in un sistema di ricerca locale ed internazionale che le consente di essere sempre all’avanguardia nella sperimentazione di nuovi prodotti e soluzioni.
E’ un azienda nata 15 anni fa dalla volontà del sottoscritto che è anche docente all’Università di Udine. E’ coinvolta in 6 progetti di ricerca internazionali ed è coordinatrice di 1 progetto di ricerca (STEP-UP) finanziato nell’ambito del 7° PQ. Il progetto prevede 7 partner di 6 paesi diversi tra cui aziende importanti come la BMW e atenei di prestigio come l’Università di Cambridge. L’obiettivo è sperimentale nuovi materiali che consentano una prototipazione rapida dei prodotti e quindi una riduzione significativa dei tempi e dei costi di immissione degli stessi sul mercato. Si vogliono migliorare le qualità dei polimeri plastici che vengono utilizzati per la realizzazione dei prototipi, ad esempio, delle autovetture. Che, grazie alle nanotecnologie, possono acquisire le caratteristiche di durezza e resistenza tipiche dei metalli. Con costi però inferiori. Il valore complessivo del progetto è di 3 milioni di euro".

D) Quali sono i fattori che le hanno consentito di ottenere questo prestigioso risultato ?

R) “Noi ci confrontiamo alla pari con le migliori realtà europee nel campo. Bisogna avere buone idee, competenze adeguate per scrivere e portare avanti il progetto. Ma soprattutto bisogna dimostrare di avere solide basi nel campo della ricerca associate con necessità industriali concrete. Ovviamente serve anche la sostenibilità economica del progetto, cioè la dimostrazione che i soldi spesi in ricerca porteranno benefici su scala industriale. Noi ci aspettiamo che questo progetto di ricerca si trasformi in prodotti che possiamo poi vendere sul mercato, magari in primis al nostro partner BMW”

D) Quali sono le difficoltà che un' azienda di piccole-medie dimensioni può incontrare nell’affrontare un progetto del genere e come possono essere superate ?

R) “Le nostre PMI aziende per poter entrare nei progetti europei devono inserirsi nei vari ambiti europei in cui si parla di ricerca, settore per settore. Per ogni settore esiste una “piattaforma” europea di riferimento, cioè un’associazione, un gruppo di attori (aziende, atenei, centri di ricerca) interessati a sviluppare ricerca in ambiti specifici. Sono dei luoghi ideali in cui trovare i partner con i quali poter avviare collaborazioni e anche progetti di ricerca in comune. Investire almeno 2-3 giornate all’anno per frequentare queste piattaforme. Così si costruisce rete, così si può accedere a competenze e – quindi – risorse a cui da sole le PMI nostrane non potrebbero arrivare.”

www.mbn.it  


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