I protagonisti raccontano no image

Published on Luglio 28th, 2006 | by Redazione MG News

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L’arredo polisensoriale prende forma

Ambiente domestico ed ambiente di lavoro oggi devono tener sempre più conto di elementi quali l’ecocompatibilità, l’ergonomia e la polisensorialità – intesa come effetto sinergico di stimolazioni uditive,visive, olfattive, ecc[…] Ambiente domestico ed ambiente di lavoro oggi devono tener sempre più conto di elementi quali l’ecocompatibilità, l’ergonomia e la polisensorialità – intesa come effetto sinergico di stimolazioni uditive,visive, olfattive, ecc sulle nostre emozioni e quindi sul nostro benessere psizo-fisico. In questo campo abbiamo sentito Nicoletta Marin, imprenditrice-innovatrice nel settore dell’arredamento.

D) Da dove nasce l’ idea di tenere conto della polisensorialità nella progettazione e realizzazione delle sue proposte di arredamento ?
R) Gentilinidue (www.gentilinidue.com) nasce per proporre soluzioni innovative di arredamento che hanno come fine il raggiungimento del benessere psicofisico nell’ambiente di lavoro.
Riprendendo il concetto di “Work & Emotion” nel 2004 presenta l’ufficio multisensoriale, un nuovo ambiente di lavoro non solo funzionale ma anche emozionale che ci fa sentire bene con noi stessi , stimola la nostra creatività e di conseguenza aumenta la produttività intellettuale.
Da allora si specializza nell’ allestimento di ambienti multisensoriali nei settori più diversi (negozi, alberghi, centri culturali, musei), concentrandosi nella realizzazione di percorsi attraverso i cinque sensi per esplorare un nuovo concetto di benessere.

D) Secondo lei, quali sono gli aspetti più critici legati ai nostri ambienti di vita (casa, lavoro, ecc) che influenzano negativamente il nostro umore, le nostre motivazioni, ecc ?
R) Innanzitutto parlerei di uno stile di vita sempre più veloce che ci vede impegnati in attività frenetiche e stressanti e ci fa desiderare di recuperare un rapporto con noi stessi e con la natura, ricercando ritmi di vita e momenti di relax nuovamente a misura d’uomo.
Poi parlerei di ambienti sempre più tecnologici e asettici : l’inquinamento ambientale ha alterato tutti quegli odori che, in un passato non molto lontano, costituivano tutta una parte del nostro mondo di riferimento.
Anche le imprese hanno contribuito alla soppressione dei sensi: pensiamo ai supermercati dove il cliente è privato della possibilità di esercitare la percezione tattile a causa dell’utilizzo di confezioni atte a proteggere igienicamente il prodotto. Pensiamo infine ad Internet: paradossalmente la diffusione della realtà virtuale, così comoda, ricca di informazioni e contenuti, ma così incapace di stimolare i sensi, fa apprezzare sempre più le caratteristiche fisiche e le gratificazioni sensoriali.
La gente ha sempre più bisogno di sentirsi restituire qualcosa che la vita di tutti i giorni ci toglie, quel potenziale empatico che dà valore aggiunto all’esistenza.

D) Che tipo di contributi e di collaborazioni sono necessarie all’azienda per progettare e realizzare prodotti polisensoriali (es: università, progettisti eterni, ecc) ? Si tratta di professionalità reperibili sul mercato ?
R) L’azienda non realizza direttamente prodotti polisensoriali ma ricerca e seleziona materiali o prodotti innovativi segnalati da ricercatori o da riviste specialistiche o proposti dalle aziende produttrici e li inserisce in una propria banca dati.
Dispone di progettisti interni, che già si occupano di arredamenti contract, per la realizzazione di allestimenti finalizzati sempre ad una qualità ambientale complessiva, che tenga conto anche del valore di sentimenti ed emozioni. Collabora anche con professionisti esterni ed interior designers, mettendo a loro disposizione il proprio know how.

D) Ci parli di alcuni suoi prodotti che incorporano questa idea dell’approccio multisensoriale ?
R) L’ultimo lavoro che ho preparato, insieme all’arch. Caramel, è stato per la Mostra sull’Antiquariato che si è appena svolta a Padova. Il tema era affascinante: sposare il design contemporaneo all’ antiquariato di qualità per far emergere il contrasto armonioso tra antico e moderno.
Le luci cambiacolore creano un’atmosfera molto soft e raffinata., quasi magica. Dato che il profumo (l’olfatto) può funzionare come un interruttore che accende la luce su altri sensi e, di conseguenza, su altri mondi, sono stati proposti veri e propri percorsi olfattivi a dimostrare come una semplice profumazione sia in grado di modificare la percezione di un luogo e dell’attività che vi si svolge.
Il Profumo però deve essere gestito con estrema delicatezza. Da qui l’idea della profumazione a rilascio controllato, un programma esclusivo che controlla la diffusione della fragranza e soprattutto la sua durata e la sua intensità. Questa tecnologia si basa su profumi solidi, diffusi naturalmente per ventilazione e programmabili nell’erogazione, nella durata e nell’intensità da diffusori elettronici, che possono essere compatti o ad incasso.

Intervista realizzata da Redazione MG News


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