I protagonisti raccontano no image

Published on Ottobre 19th, 2007 | by Redazione MG News

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L’interazione uomo macchina al centro della vita quotidiana

Computer-Human Interaction significa studio delle modalità di dialogo tra uomo e macchina, intesa come dispositivo tecnologico e quindi computer ma anche palmare, cellulare, ecc.
A Padova il 28 29 e 30 giugno presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università si è celebrato il più importante evento nazionale, il CHI Symposium, come ci spiega Luciano Gamberini, docente di Padova, coordinatore dell’evento (assieme alla collega Anna Spagnolli) e capo del gruppo di ricerca Human Technology Lab:
”Questo simposio rappresenta il trampolino di lancio per l’evento mondiale che si terrà in Italia il prossimo anno; hanno partecipato gruppi di ricerca di tutto il mondo e importanti esperti internazionali come David Kirsch, capo del Dipartimento delle Scienze cognitive dell’Università di San Diego e Steven Poltrock, della Boing”

I settori di applicazione di questa disciplina sono molto vasti ed interessano una grande varietà di soggetti: dai professionisti del design e dell’IT, ai medici per la telemedicina; alle imprese per le innumerevoli applicazioni che ci riguardano ad esempio lo studio delle interfacce per i software aziendali ed i siti web; ai giovani per il nascente settore dei seriuos games:”Si tratta di videogiochi 3D a contenuto educativo che grazie ad un alto livello di interazione simulano le conseguenze di comportamenti a rischio – sottolinea Gamberini – il mio gruppo di ricerca sta realizzando un serious game per la prevenzione della guida pericolosa”.

Un altro importante filone di ricerca che interessa in particolar modo le imprese è quello della simulazione di test di prodotto in ambiente virtuale. Ancora Gamberini:”Con questi programmi è possibile non solo progettare un prodotto in modo tridimensionale ma anche simularne tutta una serie di azioni e comportamenti in stato di stress. Questo consente di risparmiare molti soldi per quanto riguarda il prototipo che diventa virtuale e non più materiale e può essere modificato in poco tempo e a bassi costi”.
Gamberini parla della collaborazione con il centro di ricerca Elasis-Fiat in questo ambito:”Abbiamo simulato in ambiente virtuale una serie di particolari meccanici ma anche estetici; quindi non solo è possibile verificare l’affidabilità dell’auto e delle sue componenti ma, immergendosi nella realtà virtuale dell’abitacolo, “votare” la tappezzeria più bella o il cruscotto con il design più trendy”

Ma forse il campo più innovativo di sperimentazione è quello della misura dell’interazione sociale:”Partecipiamo al progetto europeo Pasion che ha l’obiettivo di costruire sistemi di comunicazione aumentata capaci di migliorare il lavoro di gruppo a distanza; attraverso sofisticati algoritmi che misurano la quantità e la frequenza dei messaggi tra i componenti e con l’ausilio di sensori che misurano parametri vitali quali battito cardiaco, respiro, ecc siamo in grado di stabilire il livello di collaborazione che esiste tra i componenti di un gruppo di lavoro – conclude Gamberini”


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