Marketing e comunicazione no image

Published on Settembre 28th, 2011 | by Redazione MG News

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Il social media marketing (SMM) è il marketing del futuro.

Perché è utile il social media marketing ? Qual’è l’ atteggiamento delle aziende italiane nei confronti dei social network ?

Dopo il passaggio al business online mediante la nascita dei cosiddetti siti aziendali, spesso siti vetrina statici dove l’utente deve cercare quello che gli serve, adesso arriva il social!
Sappiamo che Internet ha rivoluzionato completamente il modo di comunicare degli esseri umani, eliminando i limiti spazio-temporali e arrivando a diventare negli anni il più grande luogo di conversazioni al mondo. Conversazioni di cui non si perde traccia, consultabili da chiunque, in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento. Il web non è, come credono alcuni, un canale o un media. E’un luogo in cui abbondano discussioni sui temi più diversi, su prodotti, marche, aziende. Finita l’era del cosiddetto Web 1.0, in cui i contenuti erano generati dalle aziende con una comunicazione monodirezionale dall’alto verso il basso, il Web 2.0 ha visto un cambiamento radicale del mondo di generare e gestire le informazioni.

Perché è utile il social media marketing
Nasce così una nuova forma di business che vede le aziende cercare un contatto diretto con gli utenti attraverso canali pubblicitari (e non solo). Questo avviene perché oggi sono le persone, i “cittadini della Rete” a produrre contenuti, dal basso, e le aziende devono adattarsi a questo nuovo modo di comunicare. Il marketing sul web è oggi molto più ascolto che campagna e un’azienda deve essere pronta a produrre contenuti su se stessa in modo rapido e flessibile, a renderli fruibili, aperti, a chiedere un feedback. Deve essere pronta a modificarli o a lasciarli modificare, a farli viaggiare su Internet. Ma soprattutto deve essere propensa a gestire le relazioni con i soggetti interessati. Grazie ai social media e agli strumenti di social networking tutto questo è possibile. Oggi non si discute quasi più nelle piazze di paese, si discute nelle nuove piazze virtuali. Nei blog, forum, social network, diverse tipologie di siti e portali web che hanno in comune un’unica cosa: la possibilità di discutere e scambiarsi opinioni in piena libertà.

Quanto interessa il social ?
Oggi vi è un significativo aumento di interesse verso il social. È quanto emerge dal rapporto recentemente pubblicato da Zoomerang, in collaborazione con GrowBiz Media. “Small to Midsized Business Marketing Practices Survey 2011” è il risultato di una serie di indagini messe a punto su circa 750 aziende. Il 35% delle PMI intervistate utilizzano una qualche forma di social media scegliendo di puntare verso i social network più diffusi, come Twitter, Facebook, LinkedIn. Il punto fondamentale dell’indagine è che nel 2011 ci sarà un vero e proprio aumento delle aziende presenti sul web soprattutto come profili social. Negli Stati Uniti, ad esempio, non c’è nessun marchio che, se ha a che fare con i giovani, non abbia intrapreso iniziative di diverso genere sui social network.

Le aziende italiane e i social media
Per quanto riguarda le aziende italiane però, i dati non sono poi così buoni. Vi sono 18 milioni di utenti iscritti almeno ad un social network, quelli iscritti a Facebook hanno raggiunto la soglia dei 21 milioni: un vero e proprio record. Nonostante ciò, le aziende italiane sembrano non voler sfruttare le potenzialità di questa nuova forma di comunicazione per il proprio marketing. A comunicarlo, con delusione, è il Prof.Guido Di Fraia della Iulm di Milano, analizzando i risultati di uno studio condotto dalla stessa Università e pubblicato nel gennaio scorso. “Occorre fare una considerazione preliminare: del 32% di imprese che fanno attività di SMM il 58% sono grandi aziende. Le medie sono il 32% e non si arriva al 10% per le piccole. Questi dati mostrano un’arretratezza culturale nel Paese nell’accettare questo tipo di leve nel marketing, e soprattutto nell’aver compreso il cambiamento di paradigma di comunicazione, tra aziende e consumatori che esse implicano”. Il paradosso è che l’impiego dei social network per il marketing aziendale ha un costo davvero contenuto, soprattutto se relazionato alle altre forme di “pubblicità tradizionale”. Anche le piccole e medie imprese quindi dovrebbero utilizzare questa nuova strategia comunicative per far conoscere i propri prodotti e/o servizi.

Ma cosa spinge un’azienda a puntare su uno o più profili social ?
Non si può rispondere a questa domanda in modo assoluto, ogni marchio ha le proprie esigenze e possibilità. Certamente un profilo aziendale su Facebook permette all’azienda di stabilire una comunicazione diretta con gli utenti/clienti, cosa che con il sito vetrina non si verifica. Poi alcuni brand che puntano ad un target molto giovane sfruttano Facebook per stabilire un contatto prevalentemente di immagine, per spingere gli adolescenti a riconoscere il brand come parte del proprio mondo. Insomma le motivazioni possono essere molteplici.

Come si può utilizzare al meglio il social media marketing ?
Nel marketing non convenzionale, come è appunto il social, l’obiettivo primario non è direttamente vendere di più, ma guadagnare in termini di brand-reputation e brand-engagement. Una buona reputazione e un solido passaparola richiedono però tempo per diffondere le notizie e generare buoni rapporti con i clienti. Ecco alcuni consigli che è bene seguire quando si inizia ad utilizzare il SMM.

Ascolto: avere successo con i social media significa ascoltare. Bisogna saperne di contenuti online e partecipare a discussioni per imparare le cose importanti e di interesse. Solo allora si possono creare contenuti e conversazioni di valore.
Qualità: la qualità trionfa sulla quantità. E’ meglio avere 1.000 connessioni online che leggono, condividono e parlano del tuo contenuto con il proprio pubblico, piuttosto di 10.000 connessioni che scompaiono dopo aver letto i tuoi contenuti. Pertanto, è meglio specializzarsi che essere un contenitore di tutti i contenuti.
Valore: se promuoviamo solo i nostri prodotti e servizi, la gente si annoia. È necessario aggiungere valore alla conversazione. Bisogna puntare sulla creazione di contenuti sorprendenti e sullo sviluppo di relazioni con gente “autorevole”.
Pazienza: il successo dei contenuti con il SMM non avviene dall’oggi al domani, sarà necessario impegnarsi per un lungo periodo per ottenere dei risultati.
Condivisione: non è possibile aspettarsi che gli altri condividano il contenuto e parlino di te se non fai lo stesso per loro. Una parte del tempo speso sui social media dovrebbe concentrarsi sulla divulgazione dei contenuti pubblicati da altri.
Accessibilità: non pubblicare un contenuto e poi scomparire per settimane o mesi: bisogna essere disponibili per il pubblico, pubblicare i contenuti in modo coerente e partecipare alle conversazioni.

Edi Florian http://www.ediflorian.com


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