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Published on Giugno 23rd, 2008 | by Redazione MG News

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Content manager, chi era costui ?

Scopriamo i contorni ancora poco definiti di questa figura che riveste un ruolo sempre più rilevante per la progettazione e gestione di un sito web.

Il content manager è il responsabile dei contenuti tipicamente di un sito inteso come portale di informazione. A questa nuova figura professionale è chiesto di esercitare tutte le mansioni che tradizionalmente spettano al responsabile di redazione anche se sempre più spesso si può confondere con un addetto stampa (soprattutto nel caso in cui il sito sia di tipo istituzionale di un’azienda o un’associazione).
Va tenuto presente che il web rivoluziona il modo di fare informazione, allarga gli orizzonti, non più soggetti a distribuzione territoriale, e focalizza il target raggiungendo veramente i diretti interessati che saranno anche lettori attenti ed esigenti.
Chi lavorerà sulla rete non potrà prescindere dal conoscerne le regole, i meccanismi e le potenzialità. Gli servirà un’infarinatura su usabilità, visibilità, posizionamento e indicizzazione sui motori di ricerca. Altrettanto utile sarà la capacità di utilizzare e sfruttare i CMS (content manager system) ovvero i sistemi editoriali per mantenere aggiornato il sito web.
La bravura sta nel capire i trend che nascono e si sviluppano continuamente in internet per giocarli a proprio favore: le mappe (tipo Google Maps) e il tagging, le varie attività di community, il potenziale dei blog e degli advergame.

Da content manager di siti quali www.hbvmagazine.com  o www.volleyteamclub.it  non posso negare l’importanza del riscontro reale: le informazioni e le notizie vengono dalla vita reale (lo dimostrano le tante foto) e vi ritornano nel momento in cui ci si incontra e confronta. Dal rapporto faccia a faccia con collaboratori e lettori si possono affermare relazioni prima effimere e virtuali. Così che prima o poi risulterà indispensabile affidarsi anche ad un segno tangibile (uno stampato, un manifesto o un gadget).

Le cose si fanno più complicate se di mezzo ci si mette pure una community. Direi che farla partire è dura ma non impossibile, sicuramente avere un argomento centrale forte, ben definito è il primo aspetto essenziale.
Va tenuto presente che il lavoro di gestione di community non si esaurisce con la programmazione iniziale, va continuamente monitorata e alimentata. Gli escamotage sono molti, quelli che riescono meglio sono i più originali, se il target è giovane e attento ai mutamenti del web; i più tradizionali purchè culturalmente sofisticati, per utenti tecnologicamente più posati.
Regole forse banali sono dei dogmi: un forum non può stare su da solo; un utente non arriva ad iscriversi se la form è complessa; un utente non arriva al nostro sito se attorno non c’è una rete di link di qualità che lo puntano!

Anna Rado


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