Published on Ottobre 13th, 2011 | by Redazione MG News
0Scrivere per il web ? Impariamo dai quotidiani online
Spesso quando dobbiamo scrivere un articolo per il web siamo portati a pensare che non ci sia differenza con la carta stampata. Per cui basta avere una buona idea, argomentarla e…oplà il gioco è fatto. Non è così. Il web come strumento di comunicazione ha alcune peculiarità che lo differenziano nettamente da altri media – tra cui la carta stampata….
– In primis la lettura nel web non è di tipo sequenziale, cioè dall’inizio alla fine ma a salti
– Poi gli utenti del web sono disposti a dedicare molto meno tempo alla lettura rispetto a quelli del giornale e vogliono capire immediatamente di cosa parla un articolo e se può interessare
– L’essenza stessa del web, cioè la sua natura ipertestuale, fa sì che l’utente si aspetti di trovare all’interno degli articoli dei link ad altre fonti o da dei documenti da scaricare, per approfondire l’argomento
Per chi voglia fare palestra con la scrittura per il web, basta dare un’occhiata a come gestiscono l’informazione i quotidiani che sono nati proprio online e che quindi hanno sposato fino in fondo la filosofia del web. 2 esempi:
– Ne “Il Fatto quotidiano” lo schema dell’informazione è del tipo
TITOLO – FOTO – BREVE ABSTRACT – ARTICOLO COMPLETO
In questo caso è fondamentale la funzione del Titolo che deve essere molto attraente e da un abstract molto corto che necessariamente deve sintetizzare al massimo la notizia/articolo.La foto alleggerisce e facilità la lettura
– Invece “Lettera 43”, lo schema informativo è diverso:
FOTO – TITOLO – SOTTOTITOLO – ABSTRACT – ARTICOLO ESTESO
In questo caso è la FOTO ad avere un ruolo-chiave per attrarre l’attenzione sul personaggio/evento. Il titolo è abbastanza “piatto” e il sottotitolo è in perfetto parallelo con l’occhiello dei giornali. Sottolinea e rafforza il concetto del titolo.
Con il link si passa poi all’ abstract che viene letto visivamente come la prima parte dell’articolo/notizia. Una barra testuale manda poi all’articolo esteso.
In tutti e due i casi – nel secondo ancor più che nel primo – viene messo in pratica il principio della “lettura a strati“, ideale per il web.