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Published on Luglio 14th, 2011 | by Redazione MG News

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Applicazioni “mobili”, esperienze a confronto

Il mondo dei dispositivi mobili – come smartphone e tablet – è in grande evoluzione con numeri di utenti che stanno raggiungendo cifre enormi in Italia e nel mondo.

In parallelo stanno crescendo le applicazioni per questi dispositivi, prima di tutto per i consumatori – vedi Iphone Apps. Ma anche le aziende si stanno muovendo perché hanno sempre più bisogno di fornire servizi a propri dipendenti, agenti e rivenditori in mobilità

Su questo tema si sono confrontate 3 aziende sviluppatrici di software che hanno già realizzato applicazioni per dispositivi mobili, come l’IPad. L’incontro è stato organizzato dal Club-Bit e moderato da Nello Zanchetta. Che ha introdotto il confronto con una frase provocatoria di Steve Jobs – il guru della Apple.

« Most Flash Web sites will need to be rewritten to support touch [ … ]
Why not use modern technology like HTML5, CSS and JavaScript ?
»

Che vorrebbe indicare una strada “obbligata” per il futuro delle applicazioni per i dispositivi mobili. Ormai la interfaccia è quella “touch” e la navigazione deve avvenire tramite browser.

Marco De Alberti – giornalista ed editore di MG News – ha mostrato qualche dato per dare un’idea dell’esplosione dei dispositivi mobili in Italia e nel mondo. Alcuni punti significativi:
• Gli utenti “smartphone” in Italia sono già 15 milioni – di questi 10 milioni navigano online
• L’identikit dell’utente italiano è: maschio, di cultura medio-elevata, molto presente il sud, usa molto dispositivo in vacanza
• Lo SP viene usato prevalentemente per l’ email (43%), seguito dai social network e dalla gestione dei conti online
• Nel primo trimestre del 2011 sono stati venduti 101 milioni di smartphone ( +83% sul 2010). La quota maggiore ha tecnologia Google (36%) seguita da Apple (20%)
• Si stima però che a tutt’oggi Apple sia leader per quanto riguarda l’utilizzo di SP in azienda con circa il 50% delle attivazioni.
• Per quanto riguarda i Tablet, si stima che ne venderanno nel mondo tra i 35 e i 70 milioni di pezzi nel 2011. Di questi l’ 80% saranno Ipad
• La rivoluzione “Wallet” di Google: è in sperimentazione a S. Francisco e New York questo sistema di m-commerce basato su dispositivi mobili Android. Lo SP localizza il negozio più vicino che ha il prodotto desiderato dall’utente, gli consente di acquistarlo e pagarlo con accredito sulla carta di credito

Giovanni Bonamigo di Aton ha parlato diffusamente di quali possano essere le tecnologie più adatte da utilizzare sui dispositivi mobili per utilizzo aziendale. Partendo dalla indiscussa leardership di Apple ma con la crescita dell’utilizzo di Android di Google.
L’ Ipad è soprattutto uno strumento di comunicazione, grazie alla grande usabilità e al contenuto multimediale inserito nel dispositivo. E’ però uno strumento poco “enterprise-oriented” principalmente perché si tratta di un mondo molto chiuso, sia per quanto riguarda lo hardware che per quanto riguarda le applicazioni software.
Android per contro è un mondo molto più aperto, sia per il numero di device mobili che per quanto riguarda lo sviluppo delle applicazioni, ma soffre di eccessiva frammentazione. Il principale problema è la portabilità delle applicazioni. Ma allora si chiede Giovanni: “Qual è il linguaggio universale gestito in quasi tutti i sistemi ad oggi? ” E la risposta è il browser web è il denominatore comune della maggior parte dei dispositivi mobili oggi presenti.
La tecnologia di sviluppo del futuro – ma in parte anche del presente – è l’ HTML5 ma attenzione alle funzionalità che devono essere garantite per le applicazioni aziendali:
• Accesso ai dati offline meno limitato
• Prestazioni delle applicazioni
• Accesso a funzionalità specifiche del device (contatti, bluetooth, barcode, gps,…)
• Attenzione ai costi

Wladimiro Bedin di Bedin Shop System ha presentato una  interessante ed innovativa soluzione su device mobile per punti vendita. La soluzione ha già ricevuto riconoscimenti a livello nazionale. La soluzione si basa su piattaforma Microsoft (Windows Azure). La soluzione sfrutta al meglio le potenzialità computazionali del Cloud Computing ma consente anche funzionalità a livello locale. Per esempio le elaborazioni relative alla cassa possono anche essere eseguite in locale senza necessità di collegamento Internet.
Wladimiro così giustifica la scelta della piattaforma Microsoft : “Val la pena di notare che un applicativo per Smartphone non può essere uguale a quello per un Tablet, per le dimensioni e risoluzioni completamente diverse. A questo riguardo faccio notare che sia nel Regno di Steve Jobs dove non si muove foglia che lui non voglia che nella democrazia anarchica di Google, il cui Android viene vissuto dal mercato un po’ come un nuovo Linux per dispositivi mobili, il sistema operativo dei Tablet è lo stesso degli SmartPhones, ma non quello dei notebook o desktop, creando una enorme frattura. L’unico caso in cui il sistema operativo dei desktop, dei notebook e dei netbook è lo stesso che nei tablet è Windows di Microsoft. Lo sforzo di estendere gli stessi strumenti di sviluppo anche al agli smartphone è già notevole ora e crescerà nel tempo”.

Alessio Chinotto di Omega Gruppo propende per un approccio molto pragmatico. Da anni ormai le aziende chiedono di poter utilizzare le applicazioni da dispositivi mobili. Ora vanno per la maggiore i dispositivi touch come l’Ipad di Apple. Quindi l’obiettivo di Omega è quello di salvaguardare  le applicazioni realizzate (principalmente software gestionale) rendendole fruibili con le nuove interfacce touch usando l’HTML con Java script oppure la tecnologia ”remote desktop” senza sposare una singola tecnologia o un singolo device.
Omega ha già realizzato applicazioni per IPad che riguardano la gestione della qualità, degli ordini e del magazzino.

Redazione MG News


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