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Published on Febbraio 17th, 2006 | by Redazione MG News

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Deduzioni fiscali per attività di innovazione

Deducibili ai fini IRAP i costi sostenuti nel 2005 per l’innovazione tecnologica. Ce ne parla un esperto in materia, Antonio Ereno Consigliere Terziario Avanzato di Unindustria Padova. Il beneficio fiscale IRAP
L’originario provvedimento di agevolazione fiscale era contenuto nel D.Lgs. 15.12.1997, n. 446; la recente Finanziaria 2005 contiene tre diverse misure di riduzione della base imponibile IRAP. Con il Decreto Legge “Competitività” (DL n. 35/2005, convertito nella Legge n. 80/2005) sono state apportate ulteriori modifiche: l’agevolazione è ora temporanea e si applica per i periodi di imposta successivi al 31 dicembre 2004 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2008. Questo provvedimento appartiene ad una serie di iniziative attuate per favorire, con sgravi fiscali e altre forme di benefici, tutte le Aziende (grandi, medie e piccole) che svolgono attività di innovazione tecnologica di prodotto, di processo e gestionali. La norma prevede, in particolare, di ammettere quale deduzione alla base imponibile ai fini IRAP, i costi per il personale addetto all’innovazione tecnologica.
Pertanto, nell’immediato, il periodo d’imposta interessato, per le imprese con esercizio coincidente con l’anno solare, è quello dell’anno 2005: alla chiusura dell’esercizio sarà necessario individuare le attività di innovazione condotte nell’arco dell’anno trascorso, rilevando, in particolare, l’impegno del personale interno addetto alla loro esecuzione.
I costi relativi al personale addetto a queste attività di innovazione possono essere portati in deduzione automatica alla base imponibile ai fini IRAP a condizione che l’attestazione della loro effettiva sussistenza sia rilasciata dal presidente del collegio sindacale ovvero, in mancanza, da un revisore dei conti (dottori commercialisti, ragionieri e periti commerciali o consulenti del lavoro). Al fine di consentire a questi professionisti di certificare, con cognizione di causa e senza incertezze, le attività di ricerca e sviluppo condotte, deve essere effettuata una rilevazione professionale condotta secondo uno standard, ormai consolidato, che produce accurati documenti di rendiconto, in grado di quantificare, nella maniera più completa ed esauriente possibile, l’entità e l’effettività dei programmi di ricerca e sviluppo svolti. Il documento più significativo che dovrà essere elaborato, a sostegno dell’attestazione di sussistenza, è rappresentato da una perizia giurata da parte di un professionista, qualificato ed esperto nel settore di attività aziendale, che certifica i costi sostenuti e rilevati.

I costi ammissibili alla deduzione automatica dell’IRAP
I costi sostenuti per attività di innovazione che possono concorrere all’abbattimento della base imponibile ai fini IRAP sono quelli relativi al personale impegnato in tali attività, sia che tale impegno avvenga a tempo pieno che saltuariamente. Sono considerati ammissibili, quindi, anche i costi sostenuti per figure non inquadrate come ricercatori, ma che siano intervenute nelle fasi di innovazione, finalizzate all’acquisizione di conoscenze e alla realizzazione di nuovi prodotti e all’implementazione di processi produttivi innovativi. I costi devono essere relativi a soggetti inquadrati con contratto di lavoro a tempo determinato o indeterminato, di collaborazione, anche occasionale, a progetto; restano esclusi gli apprendisti e chi ha un contratto di formazione lavoro.
Le attività considerate innovative comprendono quelle finalizzate:
– alla ricerca di base, svolta cioè per acquisire conoscenze generiche, non mirate ad uno specifico progetto o prodotto;
– alla ricerca industriale che ha come obiettivo l’applicazione di conoscenze a prodotti o processi specifici;
– allo sviluppo precompetitivo che comprende la realizzazione di prototipi e prodotti di preserie, al fine di industrializzare un nuovo prodotto.
Sono ammessi anche costi relativi alla progettazione ed implementazione di nuovi processi produttivi e al miglioramento rispetto a quanto precedentemente utilizzato. Rientrano, ad esempio, in quest’ambito le innovazioni relative all’implementazione di nuovi software gestionali; in questo caso sono ammissibili i costi per il personale interno che ha proceduto alle fasi di addestramento, data-entry o che ha seguito un periodo di formazione sulle modalità di utilizzo del nuovo strumento. Si precisa che non è necessario che le attività effettuate abbiano avuto un seguito produttivo, né che siano concluse al momento della richiesta della deduzione; potrà essere possibile dedurre costi per attività che siano state abbandonate in una fase iniziale o intermedia, anche senza aver prodotto alcun vantaggio evidente per l’Azienda.
È necessario chiarire che non si entra quindi nel merito, né nello specifico della tipologia di innovazione e dei risultati conseguiti, ma ci si riferisce solo all’impegno delle risorse umane per reali attività di innovazione.

Esempio applicativo
A titolo di esempio, si riporta il possibile risparmio immediato in termini di versamento dell’IRAP (al saldo di Giugno 2006) conseguibile da un’impresa del settore manifatturiero con 50 dipendenti, con l’ipotesti che, nel corso dell’esercizio 2005 si siano condotte completamente attività di innovazione per due nuovi prodotti, mentre si è sviluppato al 50% un terzo prodotto.
L’ipotesi di risorse interne impegnate nei progetti è:
• Amministratore delegato: costo annuo 200.000 €, impegnato nei progetti al 15%;
• Direttore di produzione: costo annuo 120.000 €, impegnato nei progetti al 40%;
• Responsabile commerciale: costo annuo 100.000 €, impegnato nei progetti al 25%;
• Tre progettisti reparto tecnico: costo annuo 60.000 €, impegnati nei progetti al 80%; • Otto operai: costo annuo 40.000 €, impegnati nei progetti al 50%.
Moltiplicando il costo delle risorse per le percentuali di impiego nelle attività di ricerca e sviluppo si ottengono complessivamente 412.000 €.
Tale importo rappresenta la deduzione d’imposta ammissibile (al saldo di Giugno 2006) e determina un risparmio netto fiscale IRAP (la cui aliquota base è il 4,25%) pari a 17.510 €.

Stima generale del beneficio fiscale netto In funzione del numero dei dipendenti dell’azienda, una prima stima dei benefici fiscali ottenibili, ipotizzando un costo individuale medio annuo del personale di Euro 40.000 ed un impegno del 20% equivalente del costo complessivo del personale aziendale per attività di innovazione, potrebbe essere quello della tabellina allegata in fondo all’articolo.

Che cosa è necessario produrre
La deduzione fiscale risulta sostenibile se è supportata da idonea documentazione a precisa dimostrazione delle attività svolte, al fine di individuare i costi di innovazione ammissibili per l’esercizio 2005, tramite visite in Azienda da parte di un tecnico specializzato.
L’Azienda dovrà quindi disporre dei seguenti documenti:
– Relazione sulla gestione con un testo che specifichi chiaramente le attività e i costi sostenuti per l’innovazione tecnologica;
– Attestazione obbligatoria del Presidente del Collegio Sindacale in relazione all’effettività dei costi sostenuti, in merito agli specifici costi sostenuti per le attività di innovazione tecnologica;
– Perizia asseverata attestante quanto rilevato dal tecnico: la perizia, redatta e asseverata da un tecnico professionista, iscritto all’Albo, fornisce al collegio sindacale, o agli altri soggetti designati, la garanzia circa la congruità e l’effettività dei costi sostenuti, oltre alla natura degli investimenti, sollevandoli così dalla responsabilità di attestare congruenze in una materia tecnica sulla quale normalmente non hanno esperienza e/o competenza;
– Modello 2006 per la determinazione dell’importo dell’IRAP, quadro IQ, con particolare riferimento alla sezione deduzioni;
– Un fascicolo tecnico delle attività rilevate, completo di relazioni tecniche progettuali e di descrizioni delle sottoattività, GANTT relativi e attribuzione analitica delle risorse, con risoluzione giornaliera ottenuta in maniera puntuale.

Ing. Antonio Ereno Studio d’Ingegneria Ereno, Consulenza Industriale, Padova;Email: antonio.ereno@iol.it


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