Tecnologie per l'impresa no image

Published on Marzo 22nd, 2005 | by Redazione MG News

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Il caso Area Science Park di Trieste

Sui temi della ricerca e dell’innovazione siamo già più volte entrati: è di larga opinione che il nostro paese, per modificare il proprio modello economico ha bisogno di investire nell’innovazione;[…] Sui temi della ricerca e dell’innovazione siamo già più volte entrati: è di larga opinione che il nostro paese, per modificare il proprio modello economico ha bisogno di investire nell’innovazione; sul livello di competitività (in termini di capacità di innovazione e di recepire nuove tecnologie, in termini di capacità di attrarre investimenti) l’Italia viene scavalcata da ben 46 paesi europei (e al 45° posto vi è lo stato del Botswana nel Sud Africa) anche se siamo il quinto paese più industrializzato al mondo. Fonte: World Economic Forum 2004. La competitività di un impresa dipende dai sistemi e viceversa; l’Italia manca di 18 milioni (di investimenti) in ricerca e sviluppo rispetto alla media europea; un paese dove il numero di laureati è il più basso rispetto alla media europea e la forza lavoro è costituita solo per lo 0,3 % da ricercatori e scienziati (dei quali per circa il 38% trova lavoro e opportunità all’estero) rispetto alla media europea dell’1,1%. Fonte: World Economic Forum 2004. Fare innovazione comporta un costo non indifferente in risorse umane, ricercatori ed infrastrutture. Come abbiamo visto la volta scorsa, alcuni tra gli imprenditori del Nord Est (ad esempio Massimo Calearo del Gruppo Calearo e Mario Carraro del Gruppo Carraro) investono per la creazioni di laboratori di ricerca ed innovazione o si appoggiano alle università e ai parchi scientifici, questo proprio perché le aziende non sempre possiedono ‘i cervelli’ e il denaro per farlo. Nel Nord Est dell’Italia, precisamente nella regione Friuli Venezia Giulia, si è assistito ad uno dei tanti progressivi insediamenti di laboratori e raggruppamento degli stessi arrivando alla creazione di un vero e proprio scientifico tecnologico: Area Science Park di Trieste. Si tratta di un parco multisettoriale con lo scopo di favorire lo sviluppo del territorio attraverso la creazione di innovazione ed un legame tra il mondo della ricerca e il sistema imprenditoriale. Attualmente ospita 75 centri, società ed istituti con oltre 1600 addetti impegnati in attività di ricerca e sviluppo, trasferimento tecnologico, formazione e servizi unificati. Il 70% del personale è al di sotto dei 40 anni e culturalmente qualificato e laureato, di provenienza per il 30% dall’estero. Il fatturato stimato si aggira intorno a 130 milioni di Euro, dei quali oltre il 60 % deriva dalla cessione di prodotti immateriali, progetti e servizi sul mercato. Nell’ambito della ricerca, il parco è principalmente orientato alla medicina molecolare e alle nanotecnologie. Area Science Park ha avviato una serie di importanti iniziative al fine di diffondere l’innovazione attraverso tutoraggio, studi di settore e validazione di idee imprenditoriali nelle imprese, valorizzazione dei risultati della ricerca. Per citarne alcuni: il progetto Innovation Network per sostenere le imprese attraverso innovazioni di prodotto, di processo e gestionali, con 10 centri di competenza dislocati sul territorio regionale (legno e arredo, agro-industria, ambiente ed ingegneria gestionale); Sister, un progetto per la realizzazione di un sistema permanente per la valorizzazione della ricerca a favore delle PMI e ha realizzato fin’ora 135 risultati provenienti dal sistema-ricerca regionale. In ambito formativo il parco collabora con il Consorzio di Biomedicina Molecolare per la creazione di borse di studio e contratti di specializzazione per neolaureati nei settori che vanno dai biomateriali e bio, da nanotecnologie alle scienze biomediche, dalle scienze biomolecolari al trasferimento tecnologico; inoltre mette a disposizione fondi per agevolazioni finanziarie a persone interessate a sviluppare progetti di trasferimento tecnologico in collaborazione con Università, imprese della regione Friuli Venezia Giulia e P.M.I, allo scopo di miglioramento delle risorse umane nel settore della ricerca e dello sviluppo tecnologico come fattore strategico di sviluppo della regione. All’interno di Area Science Park si sono insediate diverse società che attraverso attività di studio sono diventate dei punti di riferimento nei campi di ricerca a livello nazionale ed internazionale. Per citarne alcune: APE (Applied Physics and Engineering Research) nata nel 1996 e attualmente unico produttore in Italia di microscopi a sonda che possono raggiungere altissime risoluzioni fino a permettere di distinguere sulle superfici cristalline dei materiali la disposizione dei singoli atomi. ESTECO orientata allo sviluppo di software per l’ingegneria, nata nel 1999 dall’unione di una società tra le principali fornitrici di software per l’ingegneria (Engin Soft) ed un gruppo di ricercatori dell’Università di Trieste. La società opera nel settore automobilistico (BMW, AUDI, Ford, Ferrari), in quello farmaceutico (Takeda Pharmaceutics Japan), aerospaziale (NASA, AIRBUS, ecc), della produzione di beni di consumo (Canon, Elettrolux, ecc) fino alle recenti applicazioni finanziarie. La sensibilità alla ricerca ed innovazione si estende ovviamente anche ad altre case history nel territorio del Nord Est. Vi sono altri parchi scientifici tecnologici che collaborano con università, con imprese e con Altre istituzioni per lo sviluppo dell’innovazione proprio in vista degli obiettivi fissati dall’UE al Consiglio Europeo di Barcellona nel marzo 2002: raggiungere il 3% del prodotto interno lordo di investimenti in ricerca entro il 2010. Attualmente la percentuale è del 2%, inferiore alla media del 2.8% degli Stati Uniti e del 3% del Giappone. In particolare la regione Friuli Venezia Giulia concentra il più possibile le istituzioni scientifiche ed il personale impiegato in ricerca e sviluppo registrando una media di 8.8 persone su 1000 unità forza lavoro. Scendendo più in dettaglio, nella provincia di Trieste il personale impiegato in ricerca e sviluppo raggiunge i 4500 addetti, di cui 3500 ricercatori e tecnologi. Altri parchi scientifici del Nord Est nei seguenti riferimenti: www.vegapark.ve.it www.galileopark.it www.parcoverona.it


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