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Published on Aprile 10th, 2009 | by Redazione MG News

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Il mercato italiano Open Source: domanda e offerta

Oltre il 12% delle aziende italiane usa soluzioni Open Source.(Istat 2007).
Sarebbero molte di più se ci fosse una sufficiente diffusione della conoscenza dei programmi disponibili e dei vantaggi economici e di performance che si ottengono con il software libero.

Molte aziende non riescono inoltre ad introdurre applicazioni Open Source perche limitate da programmi che già utilizzano (ad esempio gestionali) che invece sono di tipo proprietario, cioè chiusi. E’ difficilissimo – se non impossibile – far parlare questi due mondi: quindi alla fine sono costrette a rinunciare ai vantaggi del software libero.
Molte aziende non dispongono poi di competenze interne con cultura informatica e si affidano a consulenti esterni che – spesso –hanno tutto l’interesse a far adottare ai clienti pacchetti software standardizzati, sui quali guadagnano bene.
Quindi in sintesi potremmo dire: aziende (soprattutto PMI) prigioniere di Bill Gates e di consulenti non proprio disinteressati…

Dal lato offerta, il panorama è molto variegato. Vi sono molte piccole software house – quasi tutte sotto i 10 dipendenti – molto specializzate ma che stentano ad imporre un modello di business diverso da quello a cui la maggior parte delle PMI sono abituate. Cioè il pagamento di una licenza per un software standard, con un contratto di assistenza e manutenzione annuale. Nel caso dell’Open Source invece non si pagano licenze per il software ma si paga il costo della personalizzazione dello stesso in relazione alle esigenze aziendali.

Vi sono poi molte altre società anche medio grandi che – senza fare troppa pubblicità – incorporano molti programmi e pezzi di software Open Source all’interno di loro soluzioni proprietarie, cioè soggette a licenza.
Quindi in sintesi, le piccole sono troppo piccole per farsi pubblicità, le grandi non hanno interesse a proporre direttamente le soluzioni Open Source ma ad “incorporarle” in un programma sul quale possono imporre una licenza.
“L’ Open Source c’è ma non si vede”, potremmo dire. Noi tentiamo di farvi conoscere un po’ di più questo mondo sommerso, che si stima interessi –  a vario livello – circa 10.000 software house e società di consulenza IT.

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