Tecnologie per l'impresa no image

Published on Gennaio 19th, 2005 | by Redazione MG News

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Open Source, come risparmiare fino al 50% sul software aziendale

Il 2005 potrebbe essere l’anno del boom per il software Open Source, ovvero libero da licenza. Ormai sono disponibili applicazioni affidabili sia nel campo della produttività d’ufficio che nel campo dei sistemi gestionali a costi molto competitivi. Se è vero, come dimostra una recente indagine condotta dal centro TeDIS di Venezia in collaborazione con SUN Microsystem, che ormai un’azienda su 4 In Italia (di quelle appartenenti ai distretti industriali) adotta una qualche soluzione di software di derivazione Open Source e se, inoltre, 2 aziende su 3 reputano comunque questo tipo di programmi un’alternativa credibile al tradizionale software commerciale coperto da licenza, allora possiamo affermare che siamo in presenza di un fenomeno di grande rilevanza, destinato a cambiare le regole del gioco del mercato dell’information technology. Dal lato della domanda da parte delle imprese i benefici più evidenti sono sul fronte dei costi, visto che questo tipo di software è libero da licenze di utilizzo: ricercatori ed operatori concordano su risparmi compresi tra il 30 ed il 50% rispetto al software tradizionale.Ma vi sono anche vantaggi in termini di affidabilità. Con le applicazioni di tipo Open Source c’è una maggior sicurezza nella continuità del processo di innovazione, in quanto a garantire sull’affidabilità del prodotto e del servizio non è più la singola software house, con limitata esperienza e soggetta anche ai rovesci del mercato, bensì una vasta comunità che assicura un continuo processo di affinamento e di testing sul software. Ma si intravedono dei benefici anche in relazione al processo di apertura delle PMI ai mercati internazionali, infatti le applicazioni OS facilitano il processo di internazionalizzazione delle PMI in quanto si tratta di software utilizzato in maniera sempre più diffusa in molti paesi del mondo (compresi i mercati a più alto sviluppo come Cina ed India) e che può rappresentare un linguaggio comune di comunicazione con le aree di maggior interesse per il business. Il software di tipo open source ha raggiunto ormai un livello di maturità tale da farlo uscire dalla dimensione di sperimentazione o di prodotto per studenti “smanettoni quindi la qualità e l’affidabilità raggiunte da questi programmi li rendono inseribili a pieno titolo nella complessità dei sistemi informativi aziendali. Dunque in questa fase è strategico avvicinare la comunità degli sviluppatori di programmi Open Source alle esigenze delle aziende; in questo senso un’importante iniziativa è partita da SUN Microsystem: Javaopenbusiness è una comunità virtuale su web nata facilitare lo sviluppo e la creazione di nuove applicazioni Open Source adatte al mondo delle imprese. Le PMI, ed in particolare quelle del Nord est con il loro dinamismo e la loro vocazione all’ esportazione hanno bisogno di fare un salto qualitativo in termini di utilizzo dell’ Information Technology. Per questo hanno bisogno di soluzioni flessibili, sicure, adattabili alle loro specifiche esigenze ed economicamente sostenibili. Un’altra delle caratteristiche peculiari del software Open Source sta nel fatto che permette un approccio prudente ed incrementale ai programmi. Si parte spesso da applicazioni legate al mondo Internet come server web o di posta senza cioè andare ad intervenire su quanto già installato”. E però sul fronte dei programmi di produttività per ufficio che, secondo molti esperti, si possono avere immediati risultati per le aziende; infatti l’ introduzione di un programma come OpenOffice (che si confronta con il più famoso Office di Windows) è un modo di razionalizzare l’utilizzo del software in azienda, andando ad installare solo quelle applicazioni che realmente servono, evitando l’inserimento di programmi che non vengono in realtà mai usati dagli utenti e rappresentano quindi per l’azienda solo un puro costo. In una prospettiva più a medio-lungo termine è sui software gestionali che le PMI devono investire: sono già disponibili applicazioni Open Source in versione italiana (il più significativo dei quali è Compiere) che si occupano di gestire i principali processi aziendali (produzione, magazzino, amministrazione), integrandoli a valle con i rapporti con i clienti e la forza vendita (CRM, Customer relationship management) e a monte con i fornitori (SCM, supply chain management)– applicazioni che, fino ad oggi, erano inavvicinabili per le PMI principalmente per motivi di costo.


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