Voice over IP: una nuova era per le telefonate aziendali
Voice over IP, in sintesi, VoIP, é la nuova frontiera per la telefonia via Internet. Grazie alla digitalizzazione, tema a noi caro in questa rubrica, i dati, le immagini e[…] Voice over IP, in sintesi, VoIP, é la nuova frontiera per la telefonia via Internet. Grazie alla digitalizzazione, tema a noi caro in questa rubrica, i dati, le immagini e la voce, possono viaggiare insieme, attraverso la rete Internet; in questo caso, anzichè parlare di filmati o immagini, parliamo di dati vocali, le telefonate, che grazie a questo innovativo sistema, possono viaggiare secondo il protocollo IP per la trasmissione dati via Internet.
Inutile sottolineare l’importanza di una tale innovazione, che numerose ripercussioni, non solo sul mercato degli operatori di telefonia fissa, ma anche sul piano dell’utenza che può in questo modo risparmiare numerosi soldi sul costo delle telefonate. La storia del VoIP non é recente, ma ha impiegato un po’ di tempo per diffondersi. Oggi la telefonia via Internet, altrimenti nota come Voice over IP (VoIP), si sta definitivamente affermando come fattore determinante delle strategie commerciali degli operatori telefonici di tutto il mondo. Gli esempi iniziano a proliferare: Verizon Communications Inc., il maggior operatore telefonico degli Stati Uniti, ha recentemente lanciato il suo servizio di VoIP, mentre AT&T, azienda leader per le chiamate a distanza, ha deciso di concentrarsi esclusivamente sui clienti business, trascurando così l’acquisizione di nuovi utenti residenziali. Il fenomeno avrà sicuramente un grande successo ed i numeri non lasciano spazio a dubbi: secondo gli analisti, entro il 2008 ben il 17% delle linee fisse saranno sostituite dai servizi su IP, mentre già nel 2006 transiteranno in Rete oltre 300 miliardi di minuti di conversazione (fonte Il Sole 24 Ore).
Se dal punto di vista tecnologico il VoIP ha tutte le carte in regola per essere un elemento di grande innovazione, é molto interessante anche dal punto di vista economico. I risparmi, infatti, sono notevoli e, in alcuni casi, possono arrivare addirittura al 90% delle bollette.
Paese leader nella VoIP sono gli Stati Uniti, grazie soprattutto a una legislatura più elastica e alla presenza di un enorme mercato per le chiamate a lunga distanza. Un discorso analogo può essere fatto per il Giappone, che é subito diventato il leader dell’area asiatica. Nel resto del continente orientale, invece, la penetrazione della tecnologia é ancora in una prima fase, a causa di norme poco concilianti e di un mercato domestico meno attivo. Una situazione che, in ogni caso, secondo gli esperti, non impiegherà molto a sbloccarsi, a vantaggio di aziende e privati.
Il fattore legislativo ricopre, per la sua diffusione, un fattore davvero importante, visto che l’Authority vigila sulle regole per la concorrenza e la competizione tra gli operatori. In Italia il mercato muove i primi passi ma le regole sono ancora un grande punto interrogativo: la nuova frontiera della telefonia via Internet é arrivata in questi giorni all’attenzione dell’Authority per le comunicazioni guidata da Enzo Cheli. Gli operatori alternativi chiedono regole snelle a condizioni economiche vantaggiose per far decollare il mercato, mentre Telecom Italia sembra molto prudente, a salvaguardia della telefonia tradizionale in cui ha una posizione di forte leadership.
Per ciò che riguarda il mercato, per ora il Voip ha trovato applicazione soprattutto nelle grandi aziende, che utilizzano il sistema per tagliare drasticamente i costi delle telefonate all’interno delle loro sedi. Ibm stima che nel 2008 l’80% degli impiegati comunicherà attraverso terminali e reti Voip con risparmi sulla bolletta stimati intorno al 20 per cento. La vendita di sistemi Voip ad aziende é aumentata dell’80% nel 2003 raggiungendo a livello mondiale un fatturato di 1,6 miliardi di dollari. Quanto all’Italia, secondo Databank Consulting, il mercato generato dall’installazione degli apparati e dei servizi di connettività Voip passerà da 140 milioni di euro nel 2003 a 425 milioni nel 2006, diffondendosi tra circa 85mila aziende. Il passo successivo, scritte le regole, sarà una nuova concorrenza tra operatori anche nel mercato residenziale.
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