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Published on Maggio 26th, 2010 | by Redazione MG News

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Boom per la pubblicità su video online negli USA

Banner e email marketing sempre meno efficaci. Annunci su Google sempre più costosi. Così negli USA la pubblicità su video online aumenta del 40%. Con grandi vantaggi e qualche limite. E Youtube permette ai suoi utenti di affittare i propri video ai pubblicitari.

Sta succedendo negli USA. E succederà presto anche in Europa. I video online si stanno dimostrando dei veicoli pubblicitari molto efficienti se è vero che una recente ricerca dimostra che le agenzie di adv online prevedono di investire il 40% in più nel 2010 su questa forma di comunicazione rispetto allo scorso anno.

Le aziende USA sembrano fidarsi di questo strumento che ha prodotto campagne di grande successo come ad esempio quella Apple. Si tratta di una vera e propria mini-serie di successo dove un certo Mr. Mac si diverte a prendere un po’ in giro un certo Mr. PC (ogni riferimento al principale concorrente di Apple non è puramente casuale).

La ricerca rivela altri dati molto significativi, riguardo al percepito e alle intenzioni delle agenzie:
•  il 94% ha previsto di spendere una cifra maggiore nei video online nel 2010 rispetto agli anni scorsi
• Ben l’ 83% degli intervistati sostiene di aver ottenuto un miglior ritorno dell’investimento da questa forma di pubblicità rispetto allo scorso anno
• 6 utenti pubblicitari su 10 affermano che il miglioramento della performance della pubblicità su video online dipende dal’utilizzo di strategie di “targeting comportamentale”. In pratica significa far visualizzare agli utenti solo la pubblicità alla quale sono potenzialmente interessati. Per fare un esempio un video con pubblicità della Nike apparirà solo nelle pagine frequentate dagli appassionati di sport

Tutto bene allora ? Ovviamente NO. La pubblicità su video online sconta ancora dei “peccati di gioventù”:
• Non sempre il materiale video su cui viene appoggiata la pubblicità è così divertente o interessante da coinvolgere gli utenti
• Alcuni tipi di pubblicità video – ad esempio quella che parte in automatico all’apertura di una pagina web – sembrano dare fastidio agli utenti
• Inoltre il 31% delle agenzie dice di non avere dei riscontri concreti sull’andamento della pubblicità sui video. In pratica risultati non misurati.

Ma per aumentare la “base creativa” di video su cui poggiare le pubblicità online, sta arrivando una nuova iniziativa di Youtube. Il network sta infatti predisponendo un sistema per consentire ai suoi utenti di caricare i propri video e affittarli poi ad agenzie ed aziende “fameliche” di immagini che catturino l’attenzione degli utenti online. Sicuramente un’ottima opportunità di monetizzare una propria passione, visti i numeri di Youtube che registra 130-140 milioni di visite al mese.

Redazione MG News


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