Email marketing, come creare una lista di indirizzi a prova di antispam?
Creare la propria mailing list, a norma di legge, è fra gli obiettivi aziendali più desiderati e più difficili da raggiugere. Come farlo ?
Spesso tra gli obiettivi di una campagna di email marketing figurano, a pari merito, la promozione di un prodotto o di un servizio, e l’arricchimento del proprio database. Rispettosa dei destinatari, regolata dalla legge e lecita, la raccolta di indirizzi email online e offline accomuna piccole e grandi imprese, start-up e aziende già avviate.
Se non hai mai intrapreso azioni di email marketing, dedica 5 minuti a scoprire come creare la tua lista a prova di antispam e a norma di legge, grazie ai consigli dell’ebook di MailUp.
Content marketing: il marketing basato sui contenuti
Considerando che dopo circa un anno, mediamente, il 30% degli indirizzi raccolti va perso per errori o disiscrizioni, mentre il 25%-50% diventa inattivo, ovvero non apre né clicca più alcun messaggio, l’acquisizione lecita di indirizzi email (nel rispetto delle leggi sulla privacy e sul trattamento dei dati) si configura come un’attività periodica necessaria. Per facilitarla, parti dal “content marketing” e offri contenuti validi finalizzati ad attrarre i visitatori e a invitarli ad iscriversi ai tuoi servizi (newsletter, remind o demo).
Qualità e non quantità: crea una campagna di lead generation
Per arricchire il tuo database, sfrutta le potenzialità offerte dal web e dai social media. Per esempio puoi inserire sul sito aziendale un modulo di iscrizione alla newsletter o anche creare una landing page dedicata. Qui potrai richiedere l’indirizzo email ai tuoi prospect durante tutto il processo di vendita, offrendo in cambio premi veramente utili, inviti a eventi esclusivi, seminari online o coupon di sconto.
Offline: sfrutta tutti i punti di contatto
Cartelli nei punti vendita, fogli da compilare durante le manifestazioni, eventi a cui è possibile partecipare lasciando il proprio indirizzo email: ogni occasione è preziosa per arricchire il tuo database. L’importante è segnalare sempre l’informativa corretta. In fase di iscrizione, ricorda di rassicurare l’utente sull’uso dei suoi dati sensibili e di offrire un incentivo concreto, rendendo le procedure semplici e veloci.
L’affitto delle liste: tutte le precauzioni da usare
Usare liste esterne, costruite a norma di legge e con la finalità di incrementare il proprio database, è una pratica lecita e usata nell’email marketing anche se non sempre garantisce elevati tassi di conversione.
Se decidi di affittare una lista per invii mirati, segui alcune buone pratiche per far sì che i risultati siano quanto più efficaci:
- Diffida di chi offre database estesi a norma di legge a poco prezzo: spesso è indice di scarsa “qualità” (profilazione) dei destinatari e ti espone al rischio di aumento delle segnalazioni per SPAM (con ripercussioni sulla reputazione dei server di invio)
- Il numero di indirizzi email presenti in un database, da solo, non è sufficiente per stabilirne il vero “valore”: valuta piuttosto aperture, click e conversioni
- Includiti nella lista per verificare frequenza, numero e tipologia dei messaggi inviati. Una lista non dovrebbe mai essere “stressata” con invii troppo ravvicinati e non personalizzati, pena la disiscrizione dei destinatari
Sii sempre chiaro, comprensibile e preciso
Infine ricorda che, oltre ad accettare la normativa vigente, chi si iscrive alle tue comunicazioni deve essere preventivamente informato sulle finalità e sulle modalità del trattamento dei propri dati e deve aver modo di esprimere il suo consenso (o meno) allo specifico utilizzo. Un consiglio? Sii sempre chiaro, comprensibile e preciso: non sbaglierai.
Per approfondimenti, visita il sito: http://bit.ly/MailUpMercatoGlobaleAntispam
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