I protagonisti raccontano no image

Published on Marzo 29th, 2006 | by Redazione MG News

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L’ Universita’ investe sulla ricerca per le aziende

Singolare ed unica nel suo genere l’iniziativa varata dall’università di Verona con il progetto Joint; si tratta di un bando per la presentazione di progetti di ricerca del valore di[…] Singolare ed unica nel suo genere l’iniziativa varata dall’università di Verona con il progetto Joint; si tratta di un bando per la presentazione di progetti di ricerca del valore di 500.000 euro per la prima tranche 2006 e di almeno altrettanti per la seconda. Il bando è rivolto ad aziende – singole o consorziate – e ad enti interessati a promuovere progetti di ricerca, avvalendosi della collaborazione dell’Università.
Ci spiega gli obiettivi del progetto Roberto Giacobazzi, delegato alla ricerca del rettore dell’ateneo scaligero:” Quest’iniziativa mira a unire università, imprese e territorio nella realizzazione di progetti di ricerca di interesse comune incentivando, attraverso risorse derivanti dal bilancio universitario, la realizzazione di progetti di ricerca di base, ricerca industriale e sviluppo precompetitivo”.
Il 60% dei costi complessivi dei progetti che saranno selezionati sarà a carico dell’Università, il restante 40% a carico degli enti ed aziende che parteciperanno. Parte del finanziamento dell’Università – circa il 20% – viene fornito come monte ore di lavoro dei suoi ricercatori. Prosegue il ragionamento Giacobazzi:” In questa prima fase verranno finanziati i progetti più meritevoli che perverranno in tutte le aree disciplinari, da quelle umanistiche a quelle economico-giuridiche, dall’area medica a quella tecnico-scientifica”. Il meccanismo di selezione è semplice, come spiega Giacobazzi:” I progetti, di durata biennale, si possono presentare con modalità “a sportello” a partire dal 7 febbraio 2006, e fino ad esaurimento del budget. Ogni proposta di progetto è valutata da tre referees (arbitri) anonimi ed esperti nel settore di applicazione delle ricerche. A parità di giudizio prevarranno i progetti presentati per primi dal momento dell’apertura del bando”.
È la prima volta che un ateneo pubblico mette a disposizione parte del suo bilancio per cofinanziare progetti di ricerca congiunti con il territorio; e fin dalle prime battute, l’iniziativa sta ottenendo un successo superiore a qualunque aspettativa.” Nei primi 20 minuti di apertura del bando sono giunti 14 progetti di ricerca per un totale di cofinanziamento di circa 1,8 milioni di euro – sottolinea Giacobazzi”. Ma le attese sono ancora superiori, considerando che il bando rimane aperto fino al 7 aprile:” Considerando che 6 progetti sono in arrivo, ci aspettiamo entro fine marzo di avere circa una trentina di progetti da valutare – continua Giacobazzi – Mi sa che dovremo ampliare il finanziamento se è vero che con i soli 14 progetti ad oggi presentati la richiesta di fondi di ateneo ammonta a 550 milioni contro i 500 stanziati”.
Finora i progetti provengono da vari settori di attività: prevalgono l’Informatica e l’Ingegneria industriale ma sono rappresentate anche le scienze mediche, fisiche e biologiche, quelle economiche ed agraria. Tra i soggetti che hanno presentato progetti ci sono sia enti territoriali che aziende e queste sono sia PMI che grandi aziende. Ci snocciola qualche nome Giacobazzi: “ Vorrei citare tra i soggetti che hanno risposto al bando aziende di dimensione multinazionale come Kodak, Neuricam e Chiesi farmaceutici; istituzioni finanziarie come la Fondazione Cariverona e la Banca Popolare di Verona e Novara; enti come la Regione Veneto e la Regione Basilicata”.
Da notare che il bando è rivolto a soggetti operanti su tutto il territorio nazionale, anche se ovviamente, vengono privilegiati i progetti che hanno una maggior valenza territoriale: “Uno dei criteri di valutazione sarà quello delle potenziali ricadute culturali, tecniche, scientifiche sul territorio; ma un altro criterio premiante è quello della “prima volta”, nel senso di domanda presentata da parte di un soggetto nuovo per il nostro ateneo – conclude Giacobazzi”.

Web:www.univr.it


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