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Published on Aprile 19th, 2019 | by Giovanna

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Extreme investe negli Energy Server Bloom per la sostenibilità ambientale

Extreme Networks, Inc. (Nasdaq: EXTR) annuncia l’adozione di una fonte di energia sostenibile in grado di soddisfare il 90% delle esigenze del proprio quartier generale di San Jose, basata sulla tecnologia a celle di conbustibile di  Bloom Energy’s (NYSE: BE).

Secondo lo The Eaton Blackout Tracker, nel 2017 solo negli Stati Uniti ci sono state 3.526 interruzioni della fornitura di energia elettrica, con un aumento del 60% rispetto a dieci anni prima, con un impatto significativo su milioni di persone e di aziende. La stessa Extreme ha subito tre diverse interruzioni nel proprio quartier generale di San Jose nei mesi estivi del 2018, e questo ha spinto il management dell’azienda a ricercare fonti alternative e sofisticate di energia.

Extreme ha scelto gli Energy Server Bloom per la loro affidabilità: una parte della configurazione, infatti, funziona come microgrid, in grado di fornire un’alimentazione elettrica senza rischi di interruzione a tutti i servizi di progettazione e di information technology che sono alla base del business dell’azienda, anche in caso di problemi alla stessa microgrid. In genere, una microgrid è un sistema di alimentazione elettrica che funziona in parallelo con o indipendentemente dalla rete elettrica.

L’investimento nella tecnologia Bloom porterà significativi vantaggi ambientali e di sostenibilità, grazie a una produzione di energia più “pulita”. Gli Energy Server Bloom convertono combustibili a gas naturale o biogas in elettricità senza combustione, attraverso una reazione elettrochimica che non genera emissioni di particolato – come NOx o SOx – che contribuiscono all’inquinamento dell’aria. La tecnologia a celle di combustibile riduce le emissioni di anidride carbonica del 20% rispetto alla rete elettrica di tipo tradizionale, che equivalgono alle emissioni di gas a effetto serra di 352 veicoli passeggeri che circolano per un anno.

Gli Energy Server Bloom, inoltre, utilizzano una quantità minima di acqua in condizioni normali. A confronto, la produzione di un megawatt/ora per un anno con combustibili di tipo fossile utilizza una maggiore quantità di acqua, in ragione di quasi 600 milioni di litri.


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