Marketing e comunicazione

Published on Aprile 13th, 2021 | by Redazione MG News

0

Covid come partire subito con Turismo e Cultura

La crisi economico-sociale conseguenza del Covid sta facendo sentire sempre di più il suo peso. In particolare alcuni settori come quelli legati al turismo, ristorazione, cultura e tempo libero sono veramente alla canna del gas.

Leggi l’articolo a ascolta il Podcast

Chi non ha una struttura economico-patrimoniale solida – la maggior parte dei casi – si trova a non riuscire a far fronte a costi che continuano a correre, a rate di prestiti che devono essere pagate, etc

Per le ripartenze stanno tutti guardando alla campagna vaccinale che è solo una parte della soluzione del problema. Che potrebbe essere parziale ed arrivare troppo tardi per molte attività – soprattutto quelle stagionali.

Ma ci sono forse delle misure che potrebbero essere messe in atto per far partire prime queste attività ? La risposta è sì e in sicurezza. Ovviamente con una organizzazione molto efficiente e dei costi che potrebbero però essere condivisi tra Stato e categorie economiche.

Si può lavorare con le cosiddette “bolle

Ad esempio prendiamo un soggiorno in Hotel, cosa che possiamo già benissimo fare ad esempio se andiamo all’estero.
Oltre al protocollo interno della struttura, già collaudato la scorsa estate, si può creare la bolla con un tampone rapido prima di entrare in albergo ed un altro in uscita. Questo garantirebbe sia gli ospiti e i dipendenti della struttura (da sottoporre anch’essi a tampone una volta a settimana) sia il rientro in sicurezza dei villeggianti al loro domicilio.

Il tutto ovviamente eseguito da una persona/struttura adeguata che possa rilasciare un certificato. E con un registro in albergo dove vengano riportati gli estremi del test accessibile alle autorità di controllo.

Si dirà: si apre un problema di affidabilità del tampone rapido e di costi.
Per quanto riguarda l’efficacia, i test rapidi di terza generazione hanno ormai un’efficacia paragonabile a quelli molecolari (attorno al 95%) e vengono largamente già utilizzati in moltissimi contesti

Per quanto riguarda i costi, già ora vengono venduti dalle strutture private a 35-40 euro l’uno.

Se si facesse una convenzione a livello regionale o nazionale ad esempio da parte della federazione albergatori con una o più strutture non sarebbe difficile scendere a 20 euro a tampone. E potrebbe qui intervenire lo Stato con un contributo ad esempio di 10 euro. Quindi il costo che dovrebbe sopportare un albergatore sarebbe di 20 euro per ospite, assolutamente accettabile soprattutto se una parte di questo costo fosse ribaltato sul cliente.

Lo stesso ragionamento può essere fatto per molti altri contesti come ad esempio teatri, cinema, convention, ristoranti. In questo caso basta ovviamente un solo tampone da effettuarsi prima dell’ingresso. Con l’eventuale contributo dello Stato ci sarebbero circa 10 euro da ripartire tra esercente e partecipante.

Tutte queste situazioni regolate da un meccanismo di prenotazione che eviti qualunque possibilità di assembramento fuori e dentro la struttura.

Quindi 3 pilastri per questa strategia:

  • Prenotazione obbligatoria
  • Tampone in ingresso (e nel caso in uscita) da effettuare in struttura convenzionata (o con personale adeguato)
  • Protocollo rigoroso all’interno della struttura (hotel, ristorante, teatro, etc)

Io credo che con questo tipo di meccanismo si potrebbe ripartire anche subito, evitando magari le zone dove il contagio è particolarmente elevato.
Teniamo conto che un meccanismo del genere potrebbe continuare anche quando la campagna vaccinale fosse più avanzata. Infatti a parte l’impossibilità di raggiungere la cd immunità di gregge (ascolta il nostro podcast, o leggi questo articolo) questo garantirebbe comunque dall’arrivo di nuove varianti, oppure di persone che vengono dall’estero. Inoltre non è certo che i vaccinati non trasportino il virus, sia pure in forma asintomatica.

Tags: , , ,


About the Author



Torna su ↑