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Published on Aprile 16th, 2021 | by Redazione MG News

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I Mattei andarono per suonare e…..

A distanza di breve tempo torniamo sul tema della presenza della Lega nel Governo Draghi – facilitata dalla mossa azzardata di Renzi, per vedere come questa si stia trasformando in un boomerang per entrambi i Matteo

Cominciamo con Renzi. Come era facilmente prevedibile, la sua geniale mossa di far cadere il Governo Conte sta condannando lui ed il suo micro-partito alla irrilevanza politica.
Con un solo ministro, un peso parlamentare del tutto ininfluente, e già qualche defezione effettiva (Comincini) ed altre annunciate, il movimento di Renzi sta navigando in brutte acque.
I sondaggi lo danno in calo (se possibile), ormai vicino al 2%.

Dopo la figura barbina fatta con il despota Bin Salman, Renzi sembra in bilico tra buttarsi definitivamente nel ben pagato mestiere di conferenziere e tentare qualche altra mossa per provare ai rimanere sotto i riflettori della (malconcia) politica italiana.

E’ del tutto evidente che se Renzi sceglie la prima strada, Italia Viva è destinata a sparire in un amen. E i suoi parlamentari cercheranno disperatamente di accasarsi da qualche parte (PD, Forza Italia, Calenda?), con pochissime speranze di essere ricandidati alle prossime elezioni

In questo caso è molto probabile che dei vari Rosato, Boschi, Bonetti, Bellanova & company non rimarrà più traccia (politica).

Ma molto peggio potrebbero andare le cose per l’altro Matteo (Salvini). E qui non c’è nemmeno la possibilità di un futuro da conferenziere, a meno che non venga assoldato dalla Mc Donald o dalla Nutella per fare qualche promo dei loro prodotti….

Nel suo caso la presenza nel Governo Draghi si sta realmente dimostrando controproducente. Il suo atteggiamento – che abbiamo definito da “bipolare della politica” – che critica pesantemente le decisioni del Governo di cui fa parte, gli sta facendo perdere quel poco di credibilità che aveva. Soprattutto tra i ceti di piccoli imprenditori e operai del Nord che hanno sempre rappresentato il cuore del suo elettorato.
Dopo avere per mesi guerreggiato contro le politiche di prevenzione della pandemia attuate dal Governo Conte, aver dichiarato che bisognava tenere aperto tutto e che il virus non avrebbe fermato l’economia, adesso si trova in piazza commercianti, ristoratori, artigiani inferociti.

Questi gli chiedono di mettere in pratica quello diceva quando era all’opposizione, ma si trova ingabbiato dalle politiche del Governo che in molti aspetti sono in continuità col precedente.Ed uno degli esponenti più fedeli alla linea di Draghi è – udite udite – proprio il suo braccio destro Giorgetti.

Poi il vero problema di Salvini è che la Lega fa parte del Governo…ma LUI non ne fa parte. Quindi sono lontani i tempi in cui maramaldeggiava dal trono del Viminale (dove peraltro non si faceva quasi mai vedere) facendo rimbalzare sui Social i suoi video da Ministro che “difendeva la Patria dall’assalto dei migranti”.

Ora come si suol dire il Re è Nudo. E il suo elettorato gli sta presentando il conto.
Stanno calando i consensi sia della Lega che ancor di più di Salvini come leader. E poichè al nord ci sono esponenti politici che godono ancora di grande popolarità (vedi Zaia), non è lontano il momento in cui qualcuno penserà che è il caso di separare il destino politico di Salvini da quello della Lega.

Tenete d’occhio questo numero 17,4%. E’ il risultato ottenuto dalla Lega alle elezioni politiche del 2018. Da lì partì il delirio mediatico e l’innamoramento da social che portò Salvini e la Lega a sfiorare il 38% nelle intenzioni di voto nel luglio del 2019. Ora i sondaggi danno la Lega al 22%. E Fratelli d’Italia in costante crescita vicino al 18%.

Quando la Lega scenderà nei sondaggi vicino a quel famoso 17,4% e FdI sarà vicina al sorpasso, quello sarà il momento in cui si arriverà alla resa dei conti.

PS: aggiornamento del 29 giugno. A distanza di due mesi e mezzo dall’articolo qui sopra, in anticipo rispetto alle previsioni, il momento del sorpasso è arrivato. Per la prima volta SWG attesta che Fratelli d’Italia (20,7%) ha superato nei sondaggi la Lega di Salvini (20,3%). E ora che succede ? Qualcuno nella Lega si renderà conto che il cavallo è ormai bolso e che il declino può solo continuare ? La Meloni approfitta dell’immobilismo della Lega e se la ride….

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