Tecnologie per l'impresa

Published on Ottobre 24th, 2022 | by Redazione MG News

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Oggi l’auto elettrica non conviene

Nei primi otto mesi del 2022 si sono vendute in Europa 7,2 milioni circa di auto elettriche, circa un milione in meno rispetto allo stesso periodo del 2021. E se alcuni paesi hanno limitato le perdite l’Italia fa peggio della media europea.

Questa è ovviamente una brutta notizia per la transizione ecologica che dovrebbe portare alla eliminazione dei motori a combustione per il 2035. A prescindere dal fatto che sempre più dubbi vi sono sul limitato impatto ambientale del motore elettrico, e senza contare le incognite geopolitiche che gettano ombre fosche sulla disponibilità di materie prime strategiche come ad esempio il litio o il cobalto (Si legga per tutti questo interessante articolo pubblicato su GliStatiGenerali.), il motivo principale per questo andamento negativo è l’aumento notevole dell’energia elettrica nell’ultimo anno.

Cosa costa oggi un pieno con l’auto elettrica rispetto ad un anno fa ? E come si confronta con un pieno fatto con un’auto a motore a combustione (benzina o diesel)? Proviamo a rispondere riprendendo i dati di una ricerca effettuata dal Messaggero di Roma.

Prendendo ad esempio un modello di utilitaria come l’Opel Corsa si scoprono le seguenti evidenze:

  • Il pieno del modello elettrico passa dai 33 euro del 2021 agli 85 euro di quest’anno (+ 161%)
  • Nello stesso periodo il pieno dell’auto a benzina passa dagli 88 agli 83 euro (-6%)

Ma cosa è successo dunque in quest’anno ? Ci sono degli evidenti effetti distorsivi dovuti alla regolamentazione dei mercati dell’energia elettrica e di sussidi pubblici oltre al fatto che il prezzo del petrolio è aumentato rispetto allo scorso anno ma molto meno rispetto al prezzo del gas.
Le ragioni “distorsive” per gli esagerati aumenti dell’elettricità sono le seguenti:

  • il costo dell’elettricità per una regolamentazione perversa che dovrebbe quanto prima essere modificata sia a livello europeo che nazionale, dipende in toto dalle variazioni della fonte  di produzione più “cara” , cioè il gas e non dal mix di fonti che include le rinnovabili che sono molto più economiche del gas
  • Atro effetto distorsivo seppur di minor impatto sono gli interventi del Governo per limitare il prezzo alla pompa dei carburanti. Ad esempio ora la benzina alla pompa viaggia attorno agli 1,57 euro/litro ma sarebbe di 30 centesimi più alta senza il contributo governativo. Su un pieno di 50 litri questo incide per 15 euro che non è proprio poco.

Ecco dunque vediamo come spesso ci siano ostacoli all’affermazione dell’ auto elettriche che nulla centrano con l’andamento del mercato o con l’efficienza di un motore di un tipo rispetto all’altro. Ma da questioni regolatorie o di politica economica. Meditate gente, meditate

 

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