Published on Luglio 28th, 2006 | by Redazione MG News
0Aumenta l’e-commerce B2C in Italia
Continua la crescita dell’eCommerce B2c italiano che nel 2006 varrà 4 miliardi di Euro con un incremento rispetto al 2005 del 45% circa. E’ oramai il sesto anno consecutivo di[…] Continua la crescita dell’eCommerce B2c italiano che nel 2006 varrà 4 miliardi di Euro con un incremento rispetto al 2005 del 45% circa. E’ oramai il sesto anno consecutivo di crescita quasi del 50%.
Questo uno degli aspetti principali emersi oggi durante il convegno “Netcomm, the Italian eCommerce Forum”, il primo Forum organizzato in Italia sul B2c, in cui sono stati presentati i risultati 2006 della Ricerca condotta nell’ambito dell’Osservatorio permanente sul B2c Netcomm – School of Management del Politecnico di Milano.
In termini di penetrazione, pur rappresentando nel complesso ancora meno dell’1% del valore dei beni e servizi acquistati dai consumatori finali, l’eCommerce vale per alcune categorie merceologiche – i biglietti, i viaggi, le RC Auto, i prodotti di informatica ed elettronica di consumo, i libri ed i dvd – diversi punti percentuali delle vendite al dettaglio.
Il comparto del Turismo si conferma leader, con un transato di oltre 1,7 miliardi di Euro e una crescita coerente con quella del mercato. Per la prima volta dal 2000 non riesce tuttavia ad incrementare il suo peso sul mercato complessivo che rimane stabile al 43%.
Cresce l’importanza dell’Informatica ed elettronica di consumo che, nel 2006, supererà le Assicurazioni posizionandosi al secondo posto con un transato che supererà i 420 milioni di Euro (11% del mercato).
Crescono bene anche l’Abbigliamento e l’Editoria, musica e audiovisivi, mentre per il Grocery sembra profilarsi una situazione di stallo. Aumenta molto il peso della categoria “Altro”, in particolare per l’ottimo andamento delle vendite C2c su eBay.
L’incremento del transato è dovuto al notevole aumento del numero degli ordini anche se, in molti casi, questo incremento è accompagnato da una leggera riduzione del valore medio dello scontrino che ne limita in qualche misura l’impatto.
Considerando solo i principali comparti – Turismo, Informatica ed elettronica, Assicurazioni, Abbigliamento, Editoria e Grocery – nel 2006 si evaderanno quasi 16 milioni di ordini, il 55% in più rispetto al 2005, con un valore medio dello scontrino di poco superiore ai 180 Euro.Continua a crescere il grado di concentrazione del mercato con i primi 20 operatori che arriveranno a rappresentare alla fine del 2006 il 75% dell’eCommerce italiano. Il fenomeno risulta ancora più evidente considerando i singoli comparti in cui si assiste, pur con qualche significativa eccezione, ad una crescita a due velocità con i leader che trainano e i follower che arrancano.
Le motivazioni di questo andamento possono essere cercate, da un lato, come ripetiamo da anni, nei vantaggi competitivi ormai acquisiti dai top player e, dall’altro, nell’assenza di nuove iniziative di un certo rilievo che si affaccino sul canale online con il giusto commitment e con delle idee di business vincenti.
Prosegue in modo assai deciso la crescita degli operatori pure player che chiuderanno il 2006 con oltre il 52% del mercato (contro il 44% dell’anno scorso) grazie agli ottimi risultati di una serie di iniziative tra cui eBay, le principali agenzie di viaggio online (eDreams, Expedia e lastminute.com), i portali di hotel (Venere) e alcuni dei leader dei principali comparti come Yoox ed Ibs.it.
Nel 2006 si assiste ad una inversione di tendenza della propensione all’export delle imprese italiane. Le vendite all’estero dovrebbero raggiungere quota 650 milioni di euro nel 2006 con un incremento dell’80% rispetto al 2005, quando il loro valore era di poco inferiore ai 370 milioni di Euro.
Le vendite oltre confine crescono quindi ad un tasso decisamente più significativo rispetto all’eCommerce B2c nel nostro Paese: potrebbe essere questo uno degli elementi propulsori in grado di fornire nuova linfa vitale all’eCommerce B2c italiano che, facendo leva sul prestigio, la qualità e l’originalità del made in Italy, avrebbe la possibilità di incrementare significativamente il proprio giro d’affari attuale.
Pur con forti differenze tra comparto e comparto la modalità di pagamento più diffusa risulta essere la carte di credito (utilizzata per circa il 70% degli acquisti) seguita da Paypal, bonifico e contrassegno.
Tratto da I-dome