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Published on Giugno 14th, 2021 | by Redazione MG News

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Carta Prepagata Aziendale: come scegliere quella giusta

Nell’ ambito professionale, l’uso di carte aziendali prepagate è sempre più diffuso.

In Italia ad aprile di quest’anno, dopo i portafogli digitali che stanno emergendo come il metodo di pagamento alternativo più popolare preferito dal 55% dei consumatori, sono le carte prepagate a mostrare un vero boom con il 51% di preferenze (contro il 20% nel resto d’Europa)

È, sicuramente, uno strumento vantaggioso che consente di risparmiare tempo e, soprattutto, di rintracciare le spese effettuate dall’azienda stessa.

Ma vediamo più nel dettaglio cosa sono e di cosa tenere conto per scegliere quella più indicata per la propria impresa.

Cosa sono?

Proprio come le carte private, quelle aziendali sono delle tessere fisiche dove si va ad inserire una quota tramite conto corrente aziendale ed, in seguito, verranno usate per acquisti inerenti al lavoro o, persino, per le trasferte degli impiegati.

Possono avere sia il nominativo dell’azienda che essere intestate ad un dipendente specifico o, anche, concesse come benefit seppur con delle limitazioni di spesa a seconda degli accordi presi.

Vantaggi

Per una partita IVA, il vantaggio dell’avere una carta aziendale è il poter tenere separate le spese private e quelle inerenti al lavoro, cosa assolutamente da non sottovalutare.

Nel caso, invece, le carte fossero per un’azienda, queste sono il metodo migliore per tenere sotto controllo le spese effettuate dall’impresa oltre che regolare i rimborsi a seguito di una trasferta. Solitamente il dipendente dovrebbe presentare scontrini, ricevute e documenti vari atti a dimostrare tutti i pagamenti eseguiti durante il viaggio.

Con la carta aziendale tutta questa tediosa pratica non è necessaria in quanto le spese risulteranno dall’estratto conto.

Elementi da Analizzare

Quando si valuta l’utilizzo di una carta aziendale bisogna tenere conto di alcuni elementi per scoprire quella più vantaggiosa per la propria impresa.

  • IBAN: si o no? Il primo punto che ci teniamo a spiegare è se usare una carta con IBAN o meno. Il nostro consiglio è di propendere verso la prima scelta. Il codice permette di inviare e ricevere bonifici bancari, un aspetto da non sottovalutare nella gestione di un’azienda. Grazie alla presenza dell’IBAN, inoltre, si possono pagare tasse ed effettuare pagamenti che, solitamente, senza non possono essere fatti.
  • Commissioni. Un altro fattore di cui tenere conto sono le spese e le commissioni della carta stessa. Alcune carte potrebbero richiedere un contributo, annuale o mensile che sia, che può variare dall’uso che se ne fa. Altre sono, invece, completamente gratuite. Detto ciò non è certamente detto che una carta senza spese sia migliore di una che invece ha un canone fisso ma che risponde meglio alle esigenze della propria azienda. I pro e i contro vanno valutati in qualsiasi caso. La stessa cosa vale per le commissioni. La maggior parte delle carte trattiene una quota ad ogni ricarica effettuata. In questo caso è bene fare una stima fra più carte e valutare quella con le commissioni meno gravose.
  • Affidarsi alla semplicità. Dopo aver realizzato quanto siano effettivamente vantaggiose le carte aziendali, l’ultimo punto da determinare è la loro funzionalità. Quando dovete scegliere la carta più indicata per la vostra impresa affidatevi alla semplicità. Prediligete una carta che offra, si, più servizi possibili ed a buon prezzo ma che sia anche il più semplice possibile da usare, sia per i dipendenti stessi che per la possibilità di tenere sempre sotto controllo le spese aziendali senza rischiare di annegare in scartoffie inutili ed incomprensibili.

Barbara Napolitano

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