Comunicati Stampa

Published on Settembre 19th, 2023 | by Luca Serri

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Cattura e stoccaggio CO2 progetto Eni-Snam

Ecco il progetto con Eni: in un articolo de “L’Economia”, l’inserto del “Corriere della Sera”, l’AD di Snam Stefano Venier illustra le potenzialità del primo progetto italiano di Ccs su scala industriale legato all’hub di Ravenna.

L’AD Stefano Venier lo ha ribadito anche in una recente intervista su “L’Economia”, la voce economica del “Corriere della Sera”: l’Italia può diventare l’hub della Ccs (Carbon capture and storage) per il Sud Europa. Le potenzialità ci sono: “Abbiamo il vantaggio di disporre di giacimenti esauriti di gas al largo dell’Adriatico di fronte alla Pianura Padana, dove si concentra la maggior parte delle industrie ad alta intensità di energia e di emissioni. Un vantaggio che potrà andare a beneficio dell’intero bacino del Mediterraneo, per esempio delle industrie francesi, per cui sarà più conveniente stoccare la CO2 a Ravenna e non trasportarla fino in Norvegia”. Parole che esprimono efficacemente il valore del progetto che Snam sta portando avanti a Ravenna insieme a Eni: il primo italiano di Ccs su scala industriale sarà “un’occasione anche per le industrie straniere”, come ha spiegato a “L’Economia” l’AD Stefano Venier.

L’AD ha parlato del progetto anche recentemente in occasione della presentazione a Cernobbio dello studio strategico sulla Carbon Capture & Storage condotto da The European House – Ambrosetti con il contributo di Snam ed Eni: a Ravenna “svilupperemo un’infrastruttura essenziale per la competitività del tessuto industriale esistente e potenzialmente capace di giocare un ruolo chiave nell’intero Mediterraneo”. La posizione strategica, il porto, la cultura di impresa e la presenza di realtà manifatturiere industriali che hanno la necessità di decarbonizzare le loro attività sono alcuni dei fattori che hanno portato a guardare a Ravenna come a una location particolarmente idonea dove poter sfruttare al massimo le potenzialità del progetto: sono queste infatti condizioni funzionali allo sviluppo di progetti di cattura e stoccaggio della CO2 da realizzare con costi competitivi e in tempi brevi. Sul trasporto invece, come si legge nell’articolo de “L’Economia”, Snam punta su una strategia di soft infrastructure. “Miriamo a utilizzare parte delle condotte già esistenti in una logica di operatore multi-molecola: nei nostri tubi può scorrere gas naturale, ma anche biometano, idrogeno e, appunto, anidride carbonica”, ha spiegato l’AD Stefano Venier.

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