Published on Febbraio 9th, 2023 | by Redazione MG News
0Cyberbullismo e disagio psicologico e sociale
La giornata internazionale per la lotta contro il bullismo è un’occasione per parlare di un’emergenza crescente tra i giovani e non solo. Il disagio psicologico e sociale, non necessariamente legato alle condizioni economiche.
Il 7 febbraio è stata la giornata dedicata al bullismo e il suo derivato online, cyberbullismo. I fenomeni di violenza adolescenziale, più in superficie, e di disagio, più carsici ma per questo non meno pericolosi, sono in costante aumento.
Non si contano gli atti vandalici e di violenza individuali o associati al fenomeno delle “baby gang” nelle grandi città ma non solo. In classe sempre più spesso gli insegnanti segnalano fenomeni di esclusione, di sopraffazione, o addirittura di bullismo vero e proprio.
Ma la domanda che sorge spontanea è: si tratta solo di un’evidenza mediatica o invece l’emergere di un fenomeno reale che ha delle origini precise e profonde nella società di oggi?
Dalle esperienze e testimonianze che si leggono e si sentono e dagli studi fatti a vario livello, il fenomeno del disagio – prima psicologico e poi sociale – degli adolescenti è sicuramente una realtà significativa.
Mettersi a fare il sociologo o lo psicologo un tanto al kilo, non mi interessa. Mi interessa però sottolineare alcuni fatti e situazioni che devono far riflettere:
- I ragazzi cominciano prestissimo a utilizzare il cellulare e suoi mezzi di interazione, social come Tik Tok, Instagram, chat, YouTube etc. Non è infrequente vedere bambini di meno di dieci compulsare per ore sui loro cellulari, con i genitori a due passi che fanno la stessa cosa, senza peraltro curarsi di quello che stanno facendo i loro figli.
- La vita sociale dei ragazzi, già piuttosto limitata prima del Covid, si è polverizzata durante quasi due anni di lock-down, di didattica a distanza. E anche adesso che siamo di fatto usciti dalla pandemia, vi è una grande difficoltà a mettere insieme a far giocare, divertirsi, dialogare i ragazzi. Come raccontano insegnanti, educatori, sacerdoti.
- Gli psicologi raccontano che sempre più genitori si affidano a loro per segnalare “disturbi” dei loro figli. Disturbi alimentari, comportamentali. Il bonus psicologo dello scorso anno è andato letteralmente “a ruba”. I dati ci dicono che sono arrivate oltre 395mila domande all’ INPS, ma quelle accolte sono 41.657 distribuite su base regionale.
- La dispersione scolastica è in aumento al 12,7%, con punte sopra il 15% nelle regioni del Sud. Questo significa ragazzi senza cultura e senza titolo di studio, facili prede di lavoro nero e criminalità, anche e soprattutto micro-criminalità minorile.
- Diminuiscono, in controtendenza con l’Europa, il numero di immatricolazioni all’Università. Meno 2% nel 2022 rispetto al 2021 e – 5,4% rispetto al 2020, nonostante fosse l’anno dello scoppio della pandemia
Si tratta dunque di un fenomeno complesso, che ha molte cause e che se non affrontato in maniera adeguata, può portare a una “americanizzazione” della nostra società ed in particolar modo del mondo giovanile. Ragazzi molto isolati, dipendenti dai social media, con poche occasioni di aggregazione. Che sviluppano spesso comportamenti aggressivi che come ben sappiamo sfociano in manifestazioni di ira, di violenza, di odio. Accoltellamenti, risse, per arrivare alle stragi che spesso colpiscono istituti scolastici.
In questo panorama critico va detto che se il settore pubblico è ancora latitante per le sue croniche mancanze di risorse ma anche di capacità progettuali, il mondo dell’associazionismo già da anni si è mosso per promuovere la cultura della tolleranza, del rispetto, della solidarietà tra giovani. E per favorire una corretta conoscenza ed utilizzo degli strumenti informatici. Segnaliamo solo a titolo di esempio due associazioni:
- MaBasta: rete di ragazzi che promuovono iniziative educative all’interno delle scuole per far emergere i fenomeni di bullismo (e cyberbullismo) e per proporre un modello educativo e di prevenzione
- Informatici Senza Frontiere: associazione di professionisti ed esperti del mondo digitale che da anni si occupa di fare formazione ed educazione a insegnanti e studenti sull’utilizzo corretto degli strumenti digitali per combattere il cyberbullismo e fenomeni correlati come l’ hate speech.