Published on Marzo 20th, 2007 | by Redazione MG News
0La Germania investe nella tecnologia italiana
Ziehl Abegg azienda tedesca leader mondiale nei sistemi di ventilazione e motori per impianti di refrigerazione ed altre apparecchiature industriali, ha deciso di aprire la sua prima filiale europea nel[…] Ziehl Abegg azienda tedesca leader mondiale nei sistemi di ventilazione e motori per impianti di refrigerazione ed altre apparecchiature industriali, ha deciso di aprire la sua prima filiale europea nel Veneto per servire al meglio i propri clienti e per sviluppare con loro partnership nella ricerca per il miglioramento dei prodotti. Per capire meglio le ragioni di questa scelta di investimento, abbiamo intervistato Fabio Tanchis, amministratore delegato.
D) Mi spiega brevemente che cosa produce Ziehl Abegg e che attività viene svolta in Italia ?
R) Premesso che Ziehl-Abegg non produce In Italia, ma assembla in parte i prodotti della casa madre Ziehl-Abegg AG. La Ziehl-Abegg ha da oltre 20 anni una posizione di leadership sul mercato italiano gestita fino a poco tempo fa attraverso un distributore. Nel 2005 la Ziehl-Abegg AG ha deciso di operare direttamente al fine di sfruttare al meglio le notevoli possibilità di nuovi business derivanti anche dalle nuove linee di prodotto recentemente realizzate.
D) Perché l’azienda ha scelto l’Italia ed in particolare il Veneto come area nella quale aprire una filiale (la prima in Europa) ?
R) Il motivo per cui è stata aperta la filiale in Italia è già stato illustrato sopra, la scelta de Veneto è dovuta dal fatto che il 90 % del nostro mercato, rappresentato da costruttori di macchine per refrigerazione e/o condizionamento, è situata nell’Italia centro-settentrionale e di questo circa il 50% ha sede nel triveneto. Dolo può essere considerata i baricentro del mercato italiano di Ziehl-Abegg.
D) Quali sono state le questioni più importanti che avete affrontato per aprire la nuova struttura (burocratiche, logistiche, relative al reperimento di risorse umane, ai rapporti con le banche, ecc) e chi vi ha aiutato ?
R) La particolarità della nostra azienda, è stata la necessità di realizzare in brevissimo tempo la struttura organizzativa, in modo da permettere, nel giro di pochi mesi, di arrivare ad un livello di fatturato medio mensile di circa 2.500.000 di euro. L’aspetto più significativo è stato reperire le risorse umane puntando su elementi che offrissero, non solo un’adeguata capacità professionale ma anche, fatto non secondario, che garantissero una buona conoscenza della lingua inglese che rappresenta per noi la lingua ufficiale nella vita aziendale quotidiana. L’operazione è di fatto iniziata il 1 Ottobre 2005 con 3 persone di fatto impiegate e a fine Gennaio 2006 l’organico era costituito da 18 elementi. Oggi l’azienda ha raggiunto la sua struttura definitiva e conta di ben 20 impiegati e 6 operai. Un aiuto determinante nel realizzare in così breve tempo questo progetto è stato offerto da Sviluppo Italia Veneto che oltre a guidarci nella scelta della sede, ha fornito l’assistenza necessaria per identificare in breve tempo i canali ottimali per la ricerca del personale. Estremamente utile è stata anche l’assistenza prestata per i primi contatti con le strutture organizzative locali sia a livello di comune, che di provincia per l’espletamento di tutte le pratiche burocratiche relative alla fase iniziale di una nuova società.
D) Il mercato del lavoro locale vi ha offerto le competenze che ricercavate ? Avete trovato soluzioni contrattuali confacenti alle vostre esigenze ?
R) A parte il problema di fondo della lingua dove esistono in effetti dei limiti a mio avviso superiori alla media di altre zone industriali commerciali nell’Italia settentrionale, per il resto non abbiamo avuto particolari difficoltà a realizzare l’organizzazione aziendale oggi operativa.
D) Come si trova il personale italiano a lavorare per una realtà tedesca ? Ci sono delle peculiarità nelle condizioni contrattuali applicate (contratto integrativo, benefit, ecc) che differenziano l’azienda rispetto alle altre del territorio ?
R) Il fatto di avere un costante interscambio con la casa madre è senz’altro un elemento di ulteriore motivazione per il personale. Tutti i nostri dipendenti sono coinvolti in un continuo processo di training-aggiornamento svolto in Germania e questo è visto in generale in modo molto positivo. Non esiste nessuna particolarità contrattuale che differenzi il nostro personale dalla maggior parte delle aziende del territorio. Ritengo abbastanza significativo per altro, il fatto che dei 26 dipendenti attuali, solo 3 siano tuttora impiegati con contratto interinale; la maggior parte dei nostri dipendenti, dopo una prima fase di uno-due mesi di inserimento attraverso un contratto a termine, sono stati assunti a tempo indeterminato e forse questa è l’unica anomalia rispetto alla media di cui parlavamo sopra.
Intervista realizzata da Redazione MG News