Internet e new media

Published on Aprile 27th, 2023 | by Redazione MG News

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Possiamo fare a meno dei social network?

La domanda è più che legittima e se la sono posta in tanti. Fa impressione però che a New York sia nato addirittura un movimento giovanile che promuove l’abbandono dei social e degli smartphone e il ritorno a forme di passatempi individuali e forme di socialità più sane.

E’ possibile tornare ad uno stile di vita che escluda o limiti fortemente l’uso dello smartphone e dei social in particolare ? La risposta è SI.
E questa risposta non ce la fornisce un filosofo, un esperto di tecnologia, un educatore o uno psicologo. Ma proviene da un gruppo di giovani adolescenti della città più tecnologica ed evoluta del mondo: New York

L’iniziativa è di una ragazza che dopo aver sperimentato la pesante dipendenza dai social, in particolare da Instagram. Dopo aver rincorso dagli 11 ai 14 anni un impossibile ideale di bellezza e aver cercato di copiare i look e gli stili di vita dei cd “influencer”, in occasione della pandemia del 2020 ha perso il suo smartphone. E ha colto l’occasione per disintossicarsi. Ha chiesto ad un’amica di modificare la password di Instagram e ha comprato un cellulare del tipo “a conchiglia” senza accesso a Internet e ai social.

Da lì è iniziata la rivoluzione nella sua vita e in quella degli amici che l’hanno seguita. Ha imparato il gusto della lettura; ha imparato ad aggiustarsi le cose da sola, ha scoperto il gusto di ritrovarsi in compagnia di suoi coetanei che hanno deciso di condividere questa scelta di vita.
Ormai da qualche tempo si ritrovano sulla gradinata della Central Library di Brooklyn. A leggere, chiacchierare, ad ascoltare musica assieme. A giocare a carte. Proprio quello che facevano i ragazzi prima della Grande Indigestione.

Ora se degli adolescenti “nativi digitali” possono fare a meno dei social perchè non potremmo farne a meno tutti ? E per tutti intendo adulti, anziani, etc
Io ho provato in modo razionale – almeno spero – a interrogarmi su ciascun social che uso e di rispondere alla famigerata domanda “Posso farne a meno?” o in subordine “E’ almeno utile?

  • Twitter: qui la risposta è per me molto semplice. Perchè ho provato ad usarlo un po’ anni fa e già mi sembrava tutto sommato abbastanza tempo perso. Adesso poi è diventato il regno di politici ed opinionisti che si vomitano addosso senza costrutto. Poi molti twit sono ripostati in automatico da LinkedIn. Quindi una bella tirata di sciacquone sull’uccellino di Elon Musk! NO
  • Istagram: mi sono iscritto qualche anno fa e l’ho usato pochissimo. Devo dire che mi trovo poco a mio agio in un mondo in cui prevalgono l’immagine e le immagini. Faccio foto scadenti e le “storie” che mi sento di raccontare le racconto con la parola scritta ed in un ambito diverso e a me più congeniale. Per cui nel cesso anche Instagram senza alcun indugio. NO
  • Facebook: sono iscritto dal 2008 e l’ho usato anche parecchio. All’inizio avevo fatto la dabbenaggine di lasciare i post leggibili a tutti. Poi per fortuna li ho limitati agli “amici”. Ho fatto una rapida analisi e vale per FB la regola del 90:10. Ovvero il 90% dei post scritti sono del tutto inutili per me o privi di significato. Il 90% dei cosidetti “amici” sono persone con cui non ho nulla – o nulla più – a che fare. Nel senso che sono persone di cui ho accettato l’amicizia magari quando ancora pensavo fosse importante avere dei follower oppure persone che hanno avuto un ruolo – spesso molto marginale – nel mio più o meno recente passato.
    L’unico valore aggiunto che trovo in FB è che si trova – ogni tanto – una notizia interessante oppure un evento che merita approfondire. Ma è quell’ “ogni tanto” che deve far riflettere. Anche perchè circa il 50% di questi contenuti interessanti mi arrivano spesso da altre strade – Gruppi WA, LinkedIn oppure mail. Quindi potrei dire che sono praticamente pronto a dire addio anche a FB… 90% NO
  • LinkedIn: sono iscritto dal 2006. A quel tempo come italiano mi sentivo un po’ come la bollicina nell’acqua LETE. Quella che chiede “C’è nessuno?”. Una qualche validità l’ho riscontrata nel tempo anche se offerte o occasioni di lavoro non ne ho mai avute. Comunque qualche notizia, qualche articolo si trova. E stringere un collegamento su LinkedIn è sicuramente meno impegnativo di quanto non lo sia su FB o IG. Non lo posso considerare uno strumento indispensabile ma utile sì. E siccome non è molto invasivo e non si presta a diatribe e insulti tipici di altri Social direi che lo possiamo tenere. SI
  • WhatsApp: non è un social network ma una chat. Ha però preso molto piede e ora ad essere onesti farne a meno sarebbe difficile. Perchè in molti contesti è utile. Sia per gruppi a tempo (es: il corso XY) da cui si esce prontamente. Sia per gruppi di amici e familiari che magari non si vedono di frequente ma hanno bisogno di comunicare in un modo semplice ed informale. Non deve in alcun modo sostituire modi di comunicazione più diretti e soddisfacenti come l’incontro di persona o la telefonata. Ma li può facilitare. Scegliendo bene i gruppi per non venirne travolti (io ne ho 4-5 non di più) si ricevono anche segnalazioni interessanti. Io poi ho silenziato le notifiche di quasi tutti i gruppi e quindi ho limitato al minimo i fastidiosi segnali acustici…. SI

Su 5 Social presi in considerazione (anche se WA propriamente non lo è) il risultato per me è il seguente:

  • 2 li posso eliminare anche domani mattina senza nessuna conseguenza
  • 1 (Facebook) lo posso eliminare magari dopo aver verificato di non perdere il contatto con qualche persona che mi interessa e di cui magari non ho il cellulare o la mail
  • 2 li tengo

Ecco se ciascuno di noi facesse un “reality check” di questo tipo credo che guadagneremmo in tempo da dedicare ad occupazioni migliori e più salutari. Avremmo alla sera la vista meno stanca e forse sarebbe migliore anche il nostro umore. Perchè è dimostrato che in molti casi i social sono fonte di incazzature e atteggiamenti negativi.

Esame di coscienza fatto.

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