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Published on Maggio 14th, 2013 | by Redazione MG News

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Progetto Penelope: Centro di Ascolto Caritas per imprenditori in difficoltà

Il progetto Penelope è uno sportello di aiuto per gli imprenditori in difficicoltà. Nato dalla Caritas della Dicocesi di Treviso si sta ora espandendo in varie zone d’Italia (Lombardia, Piemonte, Toscana, Sicilia, ecc).Nei primi 3 mesi di quest’anno sono 19 gli imprenditori che si sono rivolti allo sportello. In tutto il 2012 erano stati 30.

Da un lato precoccupa la crescita del fenomeno; dall’altro è un buon segno che gli imprenditori veneti – solitamente molto “chiusi” – si stiano aprendo e stiano cercando solidarietà.

La novità importante è che da oggi anche gli imprenditori residenti o aventi l’attività nei Comuni della diocesi di Vittorio Veneto potranno accedere al servizio presso la Caritas di Treviso (in via Venier, 50)

In prevalenza i 19 imprenditori sono artigiani e commercianti (ristorazione e abbigliamento soprattutto). «Un forte aumento – afferma don Davide Schiavon direttore Caritas Treviso – basti pensare che in tutto il 2012 avevamo preso in carico 30 persone. È peggiorato anche lo stato psicologico in cui arrivano questi imprenditori, almeno tre possiamo dire di averli “presi per i capelli” evitando che mettessero in atto gesti estremi. Spesso ci chiamano anche le mogli e i figli per segnalare il caso del proprio famigliare. Quest’ultime sono situazioni più facili da seguire perché c’è già a monte una presa in carico e una consapevolezza del problema da parte di tutto il nucleo famigliare».
Gli imprenditori che negli ultimi quattro mesi si sono rivolti al Centro di Ascolto della Caritas sono tutti dai 45 anni in su: «La presa in carico di così tante persone, che hanno bisogno in media di almeno 5-6 incontri ciascuna con gli operatori fiduciari, richiede più volontari di quelli che abbiamo – continua don Davide -. A giugno pertanto partirà un corso per formare nuovi volontari e a settembre un nuovo percorso di formazione per “operatore fiduciario”». Ormai, fa sapere la Caritas, sono un centinaio i volontari che ruotano attorno al progetto, senza tener conto delle associazioni di categoria che supportano l’attività del Centro mettendo a disposizione i loro professionisti ed esperti.

Il Centro di Ascolto è anche un buon osservatorio sulle fragilità di una parte dell’imprenditoria trevigiana. «Quello che emerge è un grande debito formativo – racconta don Davide -. Ci troviamo di fronte a persone che sanno fare senz’altro il loro mestiere ma che non hanno mai avuto una preparazione imprenditoriale. Un deficit formativo e culturale che in tempo di crisi si sconta senza pietà. Credo sia un dato su cui valga la pena fare una riflessione anche come istituzioni e agenzie formative del territorio».Il servizio viene conosciuto tramite soprattutto il passaparola ma anche le notizie di stampa.

Le associazioni e le istituzioni che aderiscono e collaborano sono: Acli, Ascom, Camera di Commercio, Coldiretti, Confartigianato, Fondazione Banche di Credito Cooperativo, Provincia di Treviso, Rotary, Ucid, Ugci, Unindustria.


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