Analisi e ricerche di mercato

Published on Febbraio 21st, 2023 | by Redazione MG News

0

Superbonus la politica come partigianeria

Per l’ennesima volta la politica italiana perde un’occasione per affrontare una questione importante in maniera razionale, senza dividersi ed osteggiarsi tipo guelfi e ghibellini. Generando confusione e paura nella cittadinanza. Parliamo del caso del SuperBonus 110

Ricostruiamo brevemente il contesto di questo provvedimento. Fu varato in momento durissimo per il paese in pieno lock-down e con buona parte dell’economia bloccata. Per cercare di sbloccare uno dei settori più strategici per l’economia in grado di generare un indotto molto importante, fu varato il SuperBonus. Nelle intenzioni questo provvedimento oltre a smuovere il mercato edile avrebbe anche consentito di ristrutturare in chiave ambientale una parte del nostro patrimonio immobiliare mediamente molto vecchio (43,1 anni in media) e inefficiente da un punto di vista energetico.

Il meccanismo fu studiato in breve tempo e privilegiava il concetto di cessione del credito per favorire i cittadini che non volevano investire soldi loro ma potevano finanziarsi con società immobiliari, finanziarie e banche.
Ora data la semplicità del meccanismo di cessione del credito (anche se in realtà la pratica per essere ammessi al SuperBonus non è per nulla facile) ha favorito sicuramente l’investimento dei privati ma anche dato luogo a delle pesanti distorsioni o vere e proprie truffe.
Ora molti studi indipendenti e anche fonti ufficiali hanno dimostrato che questo Bonus ha avuto un impatto economico ed ambientale molto significativo. Due dati(*) per tutti:

  • Con 70 miliardi di euro d’investimento si è avuto un impatto economico pari a 195,2 miliardi;
  • Una riduzione totale delle emissioni di Co2 in atmosfera stimata in 1,42 milioni di tonnellate

Ora dalla fine del 2020 e per i successivi 2 anni erano noti a tutti i limiti e i problemi anche importanti che questo provvedimento aveva generato. Sono passati tre Governi (Conte II, Draghi e Meloni) con varie maggioranze ma sembra che nessuno li considerasse come un’emergenza nazionale (per i conti pubblici).
Ora è molto facile addossare tutta la responsabilità a chi quel decreto ha voluto. E tutti gli altri ? In particolar modo ricordiamo che Draghi ha avuto sicuramente modo di rivedere in modo drastico il Superbonus; in realtà ha introdotto molte piccole modifiche che hanno però finito per creare più problemi ai cittadini e alle imprese. I primi con i crediti bloccati ed i secondi con i lavori bloccati.

Ma anche il Governo Meloni in campagna elettorale e nella preparazione alla legge di bilancio non ha mai demonizzato il Superbonus ma ha parlato di una necessità di rivederlo profondamente.

A questo punto una domanda sorge spontanea. Se il provvedimento del Superbonus rappresentava una minaccia così pesante ai conti pubblici perchè il Governo ed il commercialista Giorgetti non ne hanno tenuto conto in sede di legge di bilancio ?

La risposta che ci diamo è la seguente. Perchè questa levata di scudi serve per assestare un pesante colpo ai potenziali rivali di FDI, individuati come i 5 Stelle di Conte (in minor misura il PD) e additarli come responsabili di un presunto “dissesto finanziario”.

Qui abbiamo la plastica rappresentazione di come trasformare un processo di revisione del provvedimento da condividere con le categorie coinvolte (imprese, banche, utenti) e raccogliendo le proposte di modifica che tutti i partiti hanno presentato, in un “casus belli”, nell’ennesima dimostrazione di partigianeria politica.
Ecco che il provvedimento che “ha dato risultati importanti ma da modificare” diventa una “scellerata elargizione che ha favorito le truffe e i più ricchi”.

E’ solo un esempio ma se ne potrebbero fare tanti altri. Ma in questo mondo sempre più fragile, con problemi enormi da affrontare, credo si debba cambiare completamente il modo di fare politica. Concentrarsi cioè solo sui problemi, partendo da quelli prioritari, e cercare un percorso condiviso di soluzione. E’ probabilmente il concetto tradizionale di sistema politico-partitico che deve essere messo in profonda discussione.

(*) Tratti da un articolo del Fatto Quotidiano

Tags:


About the Author



Torna su ↑