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Published on Novembre 18th, 2004 | by Redazione MG News

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Tiene l’email marketing nel 2003

Il patto fra emarketer e utenti preserva il valore dell’e-mail contro lo spamming, mentre alcune categorie merceologiche ottengono prestazioni superiori alla media

Kiwari pubblica i dati sulle performance dell’e-mail marketing[…] Il patto fra emarketer e utenti preserva il valore dell’e-mail contro lo spamming, mentre alcune categorie merceologiche ottengono prestazioni superiori alla media

Kiwari pubblica i dati sulle performance dell’e-mail marketing relative al 2003, con una analisi dedicata ai risultati delle campagne delle diverse categorie merceologiche
Kiwari, società italiana leader nello sviluppo di soluzioni per il marketing e la comunicazione digitale, ha rilasciato l’ E-mail Marketing Performance Report Q4 2003. Disponibile all’indirizzo http://report.kiwari.com, il report contiene i risultati dello studio che Kiwari conduce trimestralmente sull’utilizzo dell’e-mail da parte degli italiani e sulle performance dell’e-mail marketing, e si focalizza in particolare sull’ultimo trimestre del 2003.
La diffusione di virus informatici attraverso l’e-mail, lo spamming e la difficoltà di disiscrizione da alcune mailing list online hanno reso l’utente Internet italiano più maturo. Ciò da un lato é all’origine della maggior prudenza con cui questi rende noto il proprio indirizzo di e-mail principale, dall’altro é il motivo del rafforzato apprezzamento a favore di quei soggetti (editori e aziende) che veicolano attraverso la posta elettronica contenuti editoriali e promozionali verso cui l’utente ha manifestato il proprio consenso informato.
Nel Q4 2003 diventano pienamente visibili gli effetti del patto implicito tra utenti e marketer che ha rappresentato nel corso di tutto l’anno la risposta al fenomeno dello spamming, la cui origine marcatamente straniera e il cui contenuto prevalentemente pornografico hanno fatto crescere da parte degli utenti la domanda di interventi di natura normativa che il Report documenta. Il risultato é la sostanziale tenuta dei principali indicatori di performance dell’e-mail marketing in Italia, nell’ambito di un significativo miglioramento della qualità delle liste realizzato dai marketer.
In questo contesto, l’utilizzo di tecniche di marketing relazionale avanzate, basate sulla offerta di contenuti che rispondono agli interessi specifici degli utenti, sullo sfruttamento limitato degli indirizzi, e su procedure di opt-out immediate, ha contribuito a migliorare i risultati in termini di awareness e di click-through delle campagne di diverse categorie merceologiche, come emerge dalla analisi che Kiwari presenta oggi per la prima volta.
In questa edizione del Kiwari E-mail Marketing Performance Report continua la proficua collaborazione con Swg, primario istituto di ricerca italiano; la lettura dei log generati dalla piattaforma Kiwari Direct, pari a circa il 30% del mercato dell’e-mail marketing in Italia, é arricchita da un approfondimento di SWG Interactive & Trends realizzato su un campione di 800 individui rappresentativo dell’universo degli utenti Internet residenti in Italia con più di 14 anni di età.
Di seguito, alcuni risultati particolarmente significativi del Kiwari E-mail Marketing Performance Report Q4 2003:

– Rispetto al Q3 2003, migliora, seppure lievemente, sia il tasso di apertura (dal 30 al 31%), sia il click-through rate (da 5,5 a 5,6%), mentre nei confronti del 2002 i valori restano sostanzialmente invariati.

– La forte riduzione del tasso di bounce-back nel 2003 (dal 10% al 2%) indica una sensibile valorizzazione delle liste di distribuzione, la cui pulizia é un elemento cruciale sia per gli editori, sia per chi é responsabile del loro sfruttamento commerciale.

– Le tipologie merceologiche che riscuotono maggiore successo sono viaggi e informatica. Per quanto riguarda i contenuti, gli utenti dimostrano il più elevato gradimento per le news e i viaggi con bassa incidenza dello spamming. I contenuti pornografici fanno registrare il più basso gradimento con una quota di messaggi indesiderati decisamente superiore alla media.

– Anche in relazione all’aumento delle connessioni a banda larga emerge una evoluzione nei comportamenti dell’utente Internet. Il navigatore é oggi più maturo, approccia la posta elettronica in modo prudente, ma sa scegliere i contenuti più adatti alle proprie esigenze, mostrandosi disponibile a riceverli anche in modalità push.

– Lo spamming rischia di compromettere l’efficacia dell’e-mail marketing: aumenta la percezione di fastidio (per il 60% degli utenti lo spam é aumentato negli ultimi 12 mesi) riconducibile per il 60% a contenuti pornografici o a messaggi proveniente dall’estero, mentre il 40% é determinato da messaggi di cui non é identificabile il mittente o dal problema delle disiscrizioni mancate. In generale però l’utente assolve editori e emarketer italiani dall’accusa di spamming.

– Lo spamming penalizza soprattutto lo strumento delle DEM, mentre migliorano sensibilmente le performance delle Newsletter (36% di apertura in Q4, rispetto alla media annuale del 20%), le cui potenzialità sono tuttavia ancora scarsamente valorizzate. Rispetto al 2002 cala la penetrazione dell’e-mail marketing nelle fasce più giovani, mentre crescono del 3% i segmenti 44-55 e over 55 anni.

– In linea con quanto emerso nelle rilevazioni precedenti, l’attenzione ai singoli messaggi aumenta proporzionalmente al crescere dell’età; per quanto riguarda il sesso, gli uomini fanno registrare una più elevata propensione all’apertura, ma sono le donne a mostrare una lettura più attenta con tassi di click-through più elevati durante tutti i periodi dell’anno.


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