Published on Ottobre 21st, 2005 | by Redazione MG News
0Turismo del gusto, scelta di qualità
Un movimento di opinione formato da giornalisti ed esperti del settore eno-gastronomico cresciuto negli anni fino a diventare una vera e propria associazione, con il cuore nel Nord Est (la[…] Un movimento di opinione formato da giornalisti ed esperti del settore eno-gastronomico cresciuto negli anni fino a diventare una vera e propria associazione, con il cuore nel Nord Est (la sede è a Trichiana – Belluno), che conta ormai oltre 2500 aderenti : questo il biglietto da visita de “Le terre del Gusto”, associazione nata per valorizzare le produzioni tipiche locali ed i piccoli centri, le zone meno conosciute del nostro paese.
E’ proprio lo stretto legame tra produzioni tipiche e territorio che sta alla base della filosofia dell’associazione, come ci spiega Bruno Sganga, responsabile tecnico-scientifico:” Le terre del gusto ha come mission quella di andare a scoprire e valorizzare i comuni minori, le zone meno conosciute del nostro territorio, ma spesso ricche di valori storico- artistici ed ambientali e di produzioni locali di grande qualità. In sostanza vogliamo promuovere un “turismo del gusto” realmente consapevole che vada a scoprire i prodotti tipici proprio là dove nascono”.
L’associazione lavora in primis per mettere in contatto e far collaborare tra loro istituzioni pubbliche ed operatori privati. Prosegue Sganga: ”Innanzitutto dobbiamo trovare delle amministrazioni o enti locali (Comuni, Consorzi, Comunità montane, ecc) che siano sensibili alla questione della valorizzazione del territorio. Poi organizziamo degli incontri tra amministratori pubblici ed operatori economici per facilitare l’avvio di iniziative concrete a sostegno delle produzioni eno-gastronomiche del luogo”.
L’altra grande linea di azione è rivolta ai mass-media:”Gli operatori della comunicazione molto spesso,per questione di non conoscenza, tendono ad ignorare le realtà di questi piccoli centri – chiosa Sganga – noi li invitiamo alle nostre manifestazioni, li facciamo conoscere le bellezze naturali in zona, li facciamo incontrare con i produttori locali, li facciamo degustare i prodotti tipici in modo che abbiano un’esperienza diretta di questo grande patrimonio culturale e lo possano divulgare.”
La associazione si finanzia attraverso il contributo degli operatori privati e degli enti per i quali organizza manifestazioni, come i cosiddetti “incontri a filo’ “, dove ci si trova attorno ad un ideale focolare (il filo’ appunto, secondo la tradizione veneta) e si discute dei temi che interessano agli operatori locali.
L’associazione ha già organizzato oltre 100 eventi di questo tipo – soprattutto nel triveneto – sempre con lo spirito della scoperta di luoghi ed itinerari inediti. Qualche esempio ce lo illustra Sganga:” Abbiamo organizzato iniziative ed incontri su zone poco conosciute del Veneto come: Tarzo e la Valbelluna, i comuni della pedemontana del Grappa, la zona occidentale dei colli Euganei (in particolare il comune di Rovolon) e il territorio dell’Alta padovana”.
E nel futuro si punterà a valorizzare produzioni di qualità realizzate in zone considerate mono-prodotto:”Stiamo organizzando un evento per presentare le produzioni tipiche della zona di Valdobbiadene, ingiustamente nota solo per il suo prosecco, ma che in realtà ha una grande varietà di prodotti tipici, come ad esempio gli squisiti formaggi di malga ed i salumi – conclude Sganga”.