Promozione made in italy

Published on Aprile 5th, 2023 | by Redazione MG News

0

Bari grande potenziale turistico

Bari città realmente sorprendente. Meta di crescenti flussi turistici dall’Italia ma soprattutto dall’estero. Città che presenta delle meraviglie storiche e architettoniche notevoli. Ma anche una piacevole atmosfera di socialità ed un ottima accoglienza. Molti eventi culturali. E naturalmente un cibo meraviglioso. Ma manca qualcosa…

Racconto di un turista qualunque. Abituato a viaggiare, a prenotare online a organizzarsi le cose da solo. Un weekend lungo 4 giorni e 4 notti a Bari.

Viaggio: qui la scelta è un po’ obbligata perchè il treno Venezia-Bari ci mette troppo circa 8 ore (con cambio) e rischia di costare anche tanto. Circa 200 euro a persona
Volo RayanAir preso per tempo 150-200 euro A/R per due persone.
Arrivati in aeroporto a Bari – tra parentesi molto bello e ammodernato – per andare in centro città ci sono varie soluzioni. La più comoda è un treno di una ferrovia locale che parte proprio appena fuori dall’aeroporto che in 20 minuti ti porta a destinazione.

Sistemazione: è meglio prendersi per tempo perchè l’offerta ricettiva non è vastissima. Un segnale – come altri – che la città non sembra pronta ad accogliere flussi turistici importanti. Si è sviluppata una rete di B&B soprattutto in centro città mediamente di costi non bassissimi – proprio perchè l’offerta non è adeguata.
Una buona soluzione di B&B vicino alla stazione dei treni, sempre consigliabile per comodità, si aggira tra i 70 e i 100 euro al giorno (due persone). Senza colazione. Gli hotel costano di più.

Girare la città: questa è una delle note dolenti. C’è un sistema di trasporto locale abbastanza capillare ma evidentemente impreparato a gestire flussi turistici. Gli autobus sono sistematicamente in ritardo. Tanto che non vale la pena dannarsi l’anima a consultare l’orario. La cosa migliore è trovare la fermata giusta (non sempre agevole), verificare che ci sia un mezzo che va nella nostra direzione. E aspettare il primo che passa. Le segnaletiche non sono il massimo ma per fortuna esiste una App abbastanza efficiente (Movt). Esiste un biglietto giornaliero da 2,50 euro da consigliare. Non esiste una “Carta Bari” che consenta di avere oltre ai trasporti altri servizi come visite ai musei, servizi igienici, etc. Anche qui segno di una impreparazione nei confronti del turismo.
Per chi si muove a piedi ci sono alcune strade a traffico chiuso nel centro moderno, come la centralissima Sparano. Il centro storico (Bari Vecchia) è chiuso ai non autorizzati. Io ho trovato particolarmente fastidiosa la presenza di moto che sfrecciano nei strettissimi (e bellissimi) vicoli.
Bicicletta: secondo me non molto usata in città e di ciclabili ne ho viste poche. Anche se non so se ci siano ciclabili verso le località esterne o verso le spiagge.

Musei-arte: in pochi giorni è difficile organizzarsi per fare visite nei musei. Ma siamo riusciti a vedere un paio di chicche purtroppo poco segnalate e pubblicizzate. Museo di Palazzo Simi con un paio di cose assolutamente da vedere. La ricostruzione di un forno antico di dimensioni reali dove si cuoceva il pane e un ritrovamento archeologico molto importante in cui è possibile vedere la sedimentazione nel tempo delle strutture murarie della città. Città ricchissima di storia, con radici ben precedenti a Roma. con importanti presenze successive di longobardi, bizantini, normanni, svevi e aragonesi. Un crogiolo di cultura e civiltà veramente notevole che ha pochi pari in Italia.
La seconda visita assolutamente da fare è al Castello Svevo di Bari. Si tratta di un monumento ben conservato di grande interesse storico-archeologico. Notevoli gli scavi a vista che nostrano le fondazioni nelle varie epoche. Grandioso e da visitare il museo delle gipsoteche dove si trovano le riproduzioni dei principali monumenti soprattutto del periodo medievale di Bari e del resto della Puglia. Vedi un video di presentazione.
Le chiese sono un patrimonio importante a Bari. Ce ne sono tantissime ma quelle che abbiamo visitato seppur a volo di uccello e che consigliamo sono San Nicola il patrono che ha una storia interessantissima da ascoltare. La Cattedrale di San Sabino con la sua splendida piazza. Per i patiti delle serie televisive è il luogo dove viene collocata la casa della ispettrice Lolita Lobosco. Degna di grande considerazione anche Santa Scolastica con il suo museo.

Atmosfera ed emozioni: è la cosa che mi ha sorpreso di più. Bari è una città vivibilissima almeno per il suo centro storico. Molto pulito e curato. Da consigliare una passeggiata serale partendo dalla elegante Piazza del Ferrarese e alla vicina Piazza Mercantile. Nonostante non mi piacciano i luoghi affollati è bello camminare in mezzo a gruppi vocianti di giovani e meno giovani che ridono e scherzano. Al Nord è molto più raro. Tutti corrono immersi nei loro smartphone. Le luci che si rispecchiano sulle pietre della piazza, il mare con il suo fascino fatto di luci e ombre e di quell’odore di salmastro che apre i polmoni ai poveri abitanti della Val Padana! A proposito di odori passeggiando nelle piazze e nei vicoli di Bari vecchia se ne sentono di ogni tipo, spesso legati al cibo, alla cucina (di cui parleremo tra breve).
Tra le passeggiate da fare da non mancare quella sul lungomare attorno alla città vecchia. Su un vecchio camminamento si costeggia le mura delle case e delle chiese della città da un lato e il mare dall’altro. In un’atmosfera veramente magica di sospensione.

Cibo e cucina: vogliamo parlare della cucina barese ? Parliamone poco perchè è molto meglio provarla! Alcuni piatti sono un must come le orecchiette alle cime di rapa e quelle al sugo di braciola. Oppure il mitico riso-patate-cozze. E i tanti piatti di pesce che potete gustare nelle trattorie e ristoranti. Ma secondo me il metodo migliore è prendervi un bel piatto d’asporto, tipico il fritto. Costa molto meno e ci sono delle friggitorie veramente gustose da provare. Il concetto di “Frisch e mang” (che da il nome anche ad un notissimo locale) cioè Friggi e mangia mi sembra perfetto per accompagnare il nostro bighellonare in Bari vecchia. Voglio però soffermarmi su un tipo  di esperienza culinaria che non avevo mai fatto in vita mia. E che non avrei mai fatto se non mi fosse stata suggerita da un barese. “Vuoi mangiare cibo locale ma illegale?” è stata la domanda. Ovviamente SI la risposta. “E allora andate da donna Carmela”. Detto fatto. Il posto è localizzato come “Le sgagliozze di donna Carmela” e qui faccio pubblicità volentieri. In una bella piazza davanti a casa vi accolgono Carmela e i suoi parenti e amici. E voi vi sentite altri parenti o amici quando vi fanno accomodare in un bel tavolino anni 60 con tovaglietta di carta svolazzante. E vi portano in sequenza una serie di 7-8 assaggini di tipico cibo barese. E tra questo non può ovviamente mancare la sgagliozza ovvero la polenta fritta. Sembra la scoperta dell’acqua calda…ma è buonissima. Poi in sequenza verdure sott’olio, bruschetta e per finire il primo che hai ordinato, di solito orecchiette o riso-patate e cozze. 20 euro a testa un caldo saluto un selfie se vi prude e poi via. E la ricevuta fiscale ? Questo è forse l’unico caso nella mia vita in cui mi è sembrato naturale non averla. Illegale è e illegale deve rimanere.

Le donne delle orecchiette: voglio dedicare uno spazio particolare a questa tradizione tutta barese di cui avevo sentito parlare ma che va assolutamente vissuta. In diversi luoghi della città vecchia ma concentrate soprattutto presso l’Arco Vecchio donne baresi stanno all’aperto e mettono in mostra le orecchiette appena fatte. O in qualche caso le producono proprio…in diretta. Ce ne sono per tutti i gusti. Grandi e piccole, tradizionali o al gusto di. E’ molto bello anche solo godersi lo spettacolo di queste donne – spesso parlano solo in dialetto – che propongono la loro produzione casalinga ai tanti, tantissimi turisti. Ma anche ai baresi.

Potrei continuare ma mi fermo qui. Ringrazio Bari e i baresi per l’ospitalità. Fra parentesi tanti tanti giovani. Li trovi anche dentro ai locali non solo come camerieri, cuochi e cassieri ma anche come gestori. Segno di una voglia di fare, di un risveglio economico e sociale da apprezzare.
Un solo consiglio all’amministrazione locale. Studiare meglio i servizi per accogliere questa massa di turisti forse imprevista ma che può solo che aumentare. Perchè la città e la Puglia tutta lo meritano.

 

 

 

 

 

 

 

 

Tags: , ,


About the Author



Torna su ↑