Analisi e ricerche di mercato

Published on Aprile 12th, 2024 | by Redazione MG News

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Blocco immigrazione ? Stendiamo un tappeto rosso!

Sappiamo che un parte importante della popolazione italiana è impaurita dall’immigrazione, in generale. E da quella cosidetta clandestina in particolare. Si tratta in larga parte di pregiudizi derivanti da un livello culturale basso e da una alta propensione a farsi influenzare dai messaggi terroristici del populismo di destra, molto forte anche in Italia

E’ chiaro e perfino banale affermare che sarebbe meglio che tutta l’immigrazione avvenisse alla luce del sole. Purtroppo ciò non è ed una gran parte dei flussi è invece governata da interessi criminali di scafisti e schiavisti in genere.
La prima cosa da fare, pare banale dirlo, è aumentare i flussi legali. E’ stato da un paio d’anni ripristinato il cd “decreto flussi” che fissa la quota annua di immigrati che possono essere “chiamati” al lavoro in Italia. Per il 2024 si tratta di 151.000 persone, ma le richieste da parte dei datori di lavoro vengono bruciate in pochi minuti dal “click date”. Stime realistiche dicono che ne servirebbero almeno il triplo.

Nel frattempo arrivano i cosidetti “clandestini” che – se non godono del diritto di asilo (che viene peraltro riconosciuto con grave ritardo) – sono destinati a finire dei centri di detenzione temporanea (specie di ghetti per definirle carceri) in attesa di essere espulsi o – molto più probabilmente – di scappare.

Noi sappiamo che il declino di un Paese parte prima di tutto dal declino demografico. E il nostro è un paese in calo da questo punto di vista almeno da 15 anni. Poichè qualunque politica si faccia in favore della natalità non sarà mai sufficiente ad invertire la rotta ma al massimo a rallentare il fenomeno è chiaro che solo adeguati flussi migratori possono compensare il calo delle nascite.

Negli Stati Uniti in cui il controllo degli ingressi degli immigrati clandestini è uno dei punti caldi della battaglia politica, il flusso degli immigrati è continuo e consistente. L’arrivo di popolazioni di diversa etnia (latinos ma anche asiatici) con una maggiore propensione alla natalità assicura un aumento della popolazione che continua a mantenersi a buoni livelli. E questo è l’inizio della spirale virtuosa. Maggiori nascite, maggiori consumi, più lavoro, più ricchezza. Poi ad un certo punto la maggiore ricchezza sembra rappresentare un freno all’aumento demografico. Ma nel frattempo nuove ondate di migranti poveri alla ricerca di lavoro e riscatto sociale hanno innescato un altro circolo virtuoso.

L’ Europa in generale e l’Italia in particolare hanno un bacino che corrisponde al centro-sud America per gli USA: l’Africa. Una parte importante dell’Africa è molto povera, soggetta a guerre, crisi economiche ed alimentari e costretta ad emigrare. Si tratta per lo più di persone giovani, quando non proprio ragazzi, che potrebbero costituire linfa vitale per ringiovanire i vecchi alberi europei.

E invece cosa fa l’Europa ? Dando retta ai paesi più beceramente contro l’immigrazione come l’Ungheria ma anche la Slovacchia e ci mettiamo anche l’Italia, ha approvato un nuovo Patto sulla migrazione e l’asilo che se possibile peggiora anche il famigerato Regolamento di Dublino.
Un insieme di norme che prevedono controlli più rigidi alle frontiere, conferma la responsabilità del Paese di primo ingresso nell’esame delle richieste di asilo (ciò significa che l’anima di Dublino rimane dov’è), ma introduce un meccanismo di solidarietà “obbligatoria”. Tutti dovranno «responsabilizzarsi», ma saranno gli stessi Paesi dell’Ue a decidere in che modo: accogliendo i richiedenti asilo sul proprio territorio o contribuendo finanziariamente (20mila euro a migrante). Un bel modo per lavarsene le mani, alla Ponzio Pilato.
Come hanno commentato le persone che conoscono profondamente il fenomeno dell’immigrazione, questa direttiva non faciliterà le procedure, nè ridurrà i tempi di permanenza nei centri di detenzione dei migranti. E le espulsioni in teoria dovrebbero essere facilitate per chi non ha diritto – migranti economici (chissà perchè questi sono considerati disperati di serie B?) – ma nella realtà in carenza di accordi con i paesi di partenza resteranno lettera morta come ora. Si pensi che nel 2023 solo in 10% di coloro che dovevano essere espulso lo è stato nella realtà.

Ma poi sembra che stiamo parlando di una invasione come piace definirla il populismo di destra (e non solo quello…). Volete conoscerli i numeri ? Nel 2023 i migranti arrivati in Europa per le varie strade sono stati 380.000. Nell’Europa a 27 abitano circa 450 milioni di abitanti. Ovvero gli immigrati rappresentano lo 0.8 per 1000 della popolazione. Un numero assolutamente ridicolo, che con politiche oculate di redistribuzione e soprattutto di accoglienza ed integrazione porterebbe a risultati positivi.
Sapete quanti sono i profughi acconti dalla Unione Europea dall’Ucraina in due anni di conflitto ? 4,6 milioni. 12 volte tanto.

Devo aggiungere altro ? Si una sola parola. Vergogna.

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