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Published on Giugno 13th, 2023 | by Redazione MG News

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E ora che ne sarà di Forza Italia?

Infuriano le commemorazioni, le analisi, gli sbrodolamenti o gli insulti nei confronti della figura di Berlusconi. Non voglio unirmi a questo coro anche se avrei la mia da dire su molte questioni. Ma pragmaticamente voglio invece chiedermi: Morto Berlusconi, che fine farà Forza Italia ? Ci saranno conseguenze per il Governo ?

Partiamo dalla reazione (emotiva fin che si vuole) di uno dei politici più affezionati a Berlusconi e che conoscono Forza Italia come pochi. Gianfranco Miccichè che ha esclamato subito dopo la notizia: “Morto Berlusconi Forza Italia è finita“.
La penso anche io così ma voglio articolare e motivare il mio pensiero.

Intanto distinguiamo due piani. Quello del consenso elettorale e quello dei componenti del partito, in particolare i parlamentari.
Da un punto di vista del consenso elettorale Forza Italia oggi vale il 7% circa (più o meno la forza che aveva alle elezioni di settembre). Berlusconi ha avuto l’indubbio merito di riuscire a tenere assieme due alleati riottosi ed antagonisti come Salvini e la Meloni. Con questa opera è riuscito a rendere fondamentale la presenza di Forza Italia conquistando anche un bel numero di parlamentari (ben superiore al suo peso reale).
Ma da chi è composto l’elettorato (residuo) di Forza Italia ? Si tratta di elettori di livello di istruzione medio-basso ma con livello sociale alto ed età abbastanza distribuita (abbastanza presenti i giovani). Sono più donne che uomini (Fonte: Cise-Luiss).

Secondo me se si va a sovrapporre il profilo dei telespettatori delle reti Mediaset con quello degli elettori di Forza Italia si trova una quasi coincidenza. Sembra banale dirlo ma Berlusconi ha costruito una gran parte del suo consenso proprio sulle sue reti. Consenso che si è dilatato nel tempo fino a raccogliere anche fette importanti del ceto professionale ed imprenditoriale. Ma ora anche numericamente non si può non notare che gli spettatori medi giornalieri delle reti Mediaset (2.600.000) sono molto vicini ai voti raccolti da FI alle ultime elezioni (2.320.000). Un caso ?

Questi elettori – orfani di Berlusconi – da chi potranno essere attratti ? Poichè si tratto di un consenso basato molto più su questioni di fiducia, direi meglio ancora Fede, su una singola figura carismatica, difficile capire dove potranno finire. Non credo che la direzione possa essere quella di Renzi-Italia Viva e tantomeno Azione-Calenda che per questi elettori rappresentano figure estranee ed elitarie. Dipende da chi prenderà in mano le redini del partito. Visto il profilo di sudditi che questo tipo di elettori ha nei confronti del proprio Re morto, potrebbe avere successo una figura di successore dinastico o di consigliere del Re, riconosciuta dai sudditi.
Nella prima ipotesi uno dei figli ? Marina o Piersilvio? Nessuno dei due sembra interessato. Come amico e consigliere si potrebbe pensare a Fedele Confalonieri o Gianni Letta. Ma qui ci sono evidenti limiti di età. E allora ? Ci sarebbe la fidanzata Marta Fascina che si è spesa moltissimo a fianco di Berlusconi in quest’ultimo difficile periodo. Sufficiente per santificarla agli occhi del popolo ? E poi ha le doti politiche per reggere un ruolo simile ?

E quindi si passa naturalmente alla questione legata ai parlamentari di Forza Italia.

Cronisti addentro alle dinamiche parlamentari narrano che all’interno di Forza Italia vi sono almeno due “bande” che si fronteggiano. E che il partito vive di scontri personali – molto più che politici – molto forti. Se come pare sarà Marta Fascina a cercare di prendere in mano le redini del partito (pare che lo stesse già facendo nell’ultimo periodo) questo non potrà che acuire contrapposizioni e odi personali e spingere più di qualcuno a “remare contro”. Si ipotizza che sarà Tajani a fare da mediatore e paciere. Ma chi lo conosce sa che ha le sue forti simpatie e le sue altrettanto forti antipatie. Per cui la possibilità che i gruppi di possano sfaldare è concreta.
Qui sì è ipotizzabile una diaspora di parlamentari o verso Italia Viva o Azione (dove ci sono ex di peso di Forza Italia) oppure peggio ancora verso gruppi misti. Qualcuno potrebbe anche migrare verso Fratelli d’Italia ma si sa che non c’è un gran feeling tra gruppi parlamentari.

In tutto questo scenario quella che ha più da perdere è senz’altro Giorgia Meloni che dovrà essere abile a trattare con le varie “anime” di Forza Italia che si troverà di fronte. Il rischio per il suo Governo esiste.

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