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Published on Giugno 20th, 2012 | by admaiora

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Eni a Rio+20 rinnova il proprio impegno

Al summit Rio+20, Eni conferma il suo impegno per lo sviluppo sostenibile e per gli accordi presi 20 anni fa all’Earth Summit, che la vide unica azienda italiana, tra le poche realtà private, che presero parte alla conferenza.

Eni sarà presente a Rio in occasione della Conferenza delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile (Rio+20) che si terrà a Rio de Janeiro, in Brasile, dal 20 al 22 giugno 2012. A vent’anni dall’Earth Summit che si tenne proprio nella metropoli brasiliana nel 1992, Rio+20 ha l’obiettivo di definire la nuova agenda globale per lo sviluppo sostenibile e rinnovare l’impegno della comunità internazionale. Rappresentanti di numerosi Governi, con l’apporto della società civile e delle aziende, discuteranno di misure innovative per ridurre la povertà, promuovendo lavoro dignitoso, utilizzo più equo delle risorse e tutela dell’ambiente.

Al summit Rio+20, Eni conferma il suo impegno per lo sviluppo sostenibile e per gli accordi presi 20 anni fa all’Earth Summit, che la vide unica azienda italiana, tra le poche realtà private, che presero parte alla conferenza. Nel corso degli anni, Eni ha proseguito il percorso tracciato durante l’Earth Summit e ne ha sempre più integrato i relativi principi nella propria strategia di business, maturando un sistema unico di capacità, soluzioni e tecnologie per lo sviluppo sostenibile in termini di produzione e supporto ai processi politici internazionali e adozione di soluzioni innovative.

Partecipare a Rio+20 rappresenta la possibilità di parlare di sviluppo che vuol dire parlare di energia. Se la crescita economica è il motore di un Paese, l’energia è la chiave di accensione. Risposte alle sfide dello sviluppo sostenibile possono venire da un lato da efficienza, ricerca e innovazione tecnologica e dall’altro da un mix migliore con preminenza del gas naturale, candidato naturale per coniugare sviluppo e salvaguardia dell’ambiente. E’ un tema che Eni conosce bene perché da sempre nella sua storia e nel suo modello di business. 

Tra gli obiettivi della presenza di Eni c’è quello di mostrare la capacità dell’azienda nel fornire risposte innovative che coniughino salvaguardia ambientale e sviluppo locale, ad esempio trasformando una pratica non sostenibile dal punto di vista ambientale (il gas flaring, la combustione in torcia del gas associato al petrolio, a causa della mancanza di mercati locali e infrastrutture) in una opportunità di business (valorizzazione del gas associato, e del gas in generale, per favorire l’accesso ai servizi energetici moderni). In questo campo è l’innovativo modello di business sviluppato da Eni nella Repubblica del Congo, dove l’azienda dal 2007 è impegnata in investimenti su larga scala in materia di accesso all’energia. Nella Repubblica del Congo tre quarti della popolazione vive senza avere accesso a fonti di energia moderne. Il Paese è caratterizzato da una forte concentrazione della popolazione nelle principali città di Pointe-Noire e Brazzaville e la maggior parte delle attività industriali è concentrata a Pointe-Noire.

È in questo contesto che il governo della Repubblica del Congo ha deciso di sviluppare, in collaborazione con Eni, attiva nel Paese sin dal 1968, un progetto integrato di costruzione e riabilitazione di centrali e delle reti di trasmissione e distribuzione di energia elettrica.

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