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Published on Marzo 11th, 2005 | by Redazione MG News

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Info-commerce, ovvero come Internet influenza il processo d’acquisto

Internet e commercio elettronico. Qualcuno meglio parla di info-commerce. Cerchiamo di comprendere assieme, con l’ausilio di qualche numero, le dimensioni di questo fenomeno, che in sordina, sta facendo rigirare un[…] Internet e commercio elettronico. Qualcuno meglio parla di info-commerce. Cerchiamo di comprendere assieme, con l’ausilio di qualche numero, le dimensioni di questo fenomeno, che in sordina, sta facendo rigirare un po’ di numeri, come nella prima new economy. Da una recente ricerca condotta da ANEE-Assinform con la collaborazione di Overture, i numeri del commercio elettronico, ovvero delle transazioni commerciali di beni e servizi effettuati tramite la rete Internet hanno generato un fatturato pari a 1.207 milioni di euro, contro i 711 milioni del 2002. Anche il numero degli acquirenti on line è cresciuto, passando dagli 1,2 milioni del 2002 agli oltre 1,6 del 2003 (con una spesa pro-capite di circa 730 Euro).Alla fine del 2003 i navigatori italiani erano 14,5 milioni, di questi circa tre milioni si connettevano con banda larga, vale a dire un incremento del 180% rispetto al 2002. Ma vediamo nel dettaglio quelle che sono le caratteristiche specifiche di questo fenomeno. Da soli, lo scorso anno, i supermercati on line hanno fatturato circa 30 milioni di euro con una stima di 40 milioni di euro nel 2004. Le prime tre aziende per fatturato on line sono Esselungaacasa, e-Coop e Volendo. Ma a trainare le vendite sono ancora gli acquisti di libri (17,1% del totale), di viaggi (12,9% del totale) e di alimentari (11,8%). Quello che più conta è però che per il 2004 è atteso un tasso di crescita del giro d’affari dell’ordine dell’80/90% (e quindi il superamento della soglia dei 2 miliardi di Euro) e un incremento dei fruitori dell’ordine del 30 %. Dal punto di vista del comportamento di acquisto, chi fruisce di questi servizi on-line ha delle caratteristiche davvero peculiari. Ciò che è sorprendente, come dimostra la ricerca condotta da ANEE-Assinform, è che si stima che vi siano in Italia circa 2,4 milioni di “web assistenti”, ossia di navigatori che acquistano online per almeno altre 2 persone. Nel primo trimestre del 2004 si calcola che siano stati compiuti circa 13 milioni di atti di acquisto correlati ad attività di info-commmerce indiretto. Oltre a questo, sembra che vi sia un forte ricorso alla rete per informarsi, prima di effettuare acquisti di beni o servizi. Secondo i dati sono 10,5 milioni gli Italiani che si informano online prima di acquistare, di questi oltre l’80% poi acquista offline. Il valore associato all’info-commerce nel 2003, pari a circa 5,7 miliardi di Euro, nel 2004 raggiungerà 10,9 miliardi, con un incremento del 90%. Per l’82,3% degli info-shopper i motori di ricerca sono il punto di riferimento per cercare informazioni prima di acquistare. Da questi dati una riflessione particolare merita la pubblicità. Il fatto che molti acquirenti scelgano il motore di ricerca come punto di partenza per i propri acquisti, significa investimenti importanti in posizionamento e banner, secondo attente strategie di ‘engine search marketing’. In Italia nel primo trimestre 2004 gli investimenti sulla rete sono cresciuti del 21% e negli Stati Uniti hanno quasi raggiunto i valori record del 2000. I numeri sembrano dunque confermare il trend positivo iniziato nel 2003; lo scorso anno, infatti, in Italia il giro d’affari è stato di 103,4 milioni di euro con un incremento del 4%. Secondo lo Iab (Interactive Advertising Bureau) oggi le aziende, consapevoli del reale valore di Internet, compiono scelte razionali e motivate. Così gli acquisti online nel 2003 Libri 17,1% Viaggi e trasporti 12,9% Abbigliamento 8,2% Biglietti per musei e spettacoli 8,1% Computer 7,5% Videogiochi 3,5%
Fonte: ANEE-Assinform 2004


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