Published on Maggio 7th, 2013 | by Redazione MG News
0Migliorare i risultati dell’email marketing ? prova l’A/B test
Si possono ottenere maggiori aperture dell’email o tasso di click del 30% usando dei semplici test sulle comunicazioni che spedite a clienti o prospect. Vediamo come.
Cos’è un test A/B ?
Si basa tipicamente su un stesso messaggio email che viene progettato con tipicamente 2 varianti dello stesso elemento:
Þ 2 oggetti diversi
Þ 2 lay-out grafici diversi
Þ 2 testi (copy) diversi
Þ 2 call-to-action diversi
Per quanto riguarda l’ oggetto dell’email, questo deve essere persuasivo per il target a cui si rivolge. Funziona bene ricordare un problema che tipicamente l’utente incontra e suggerirgli già una soluzione accattivante che lo inviti ad aprire la mail.
Posso ad esempio sottoporre a test:
1) Un miglior risultato per l’email marketing
2) Scarsi risultati con l’email marketing ?Prova gratis il nuovo “tool”.
Anche se a naso il secondo oggetto dovrebbe funzionare meglio del primo, è sempre meglio testare concretamente. Il campione minimo consigliato di mail su cui testare è 1.500 ma se abbiamo una mailing list più piccola, sottoponiamo a test almeno il 20% dei nostri utenti.
Per quanto riguarda il layout grafico, puoi decidere ad esempio se funziona meglio quello “informativo” tipico di una Newsletter o quello più spiccatamente promozionale di una DEM.
Per quanto riguarda singoli elementi grafici, puoi ad esempio sottoporre a test:
Þ Un logo in diverse posizioni e dimensioni
Þ Un diverso sfondo
Þ Una foto diversa o in una diversa posizione
Þ La forma,il colore o la dimensione di altri elementi grafici come bottoni
Per quanto riguarda il testo della email, normalmente questo deve essere molto stringato e specifico per il target a cui ci rivolgiamo. Deve illustrare un beneficio chiaro e deve molto rapidamente invogliare all’azione che è poi l’obiettivo ultimo della nostra campagna email.
Ottimi risultati si possono ottenere variando quella che viene definita la “call-to-action” che è l’invito all’azione, ovvero come noi invogliamo il nostro utente a cliccare su un bottone o su un link della email per compiere un’azione (come: registrarsi ad un servizio gratuito, sottoscrivere un abbonamento a condizioni agevolate, effettuare una donazione, ecc).
Sono da preferire “call-to-action” che anticipano il beneficio che l’utente otterrà cliccando che l’invito ad una generica azione come “Clicca qui”, “Registrati” o simimi.
Qui sotto riportiamo alcuni esempi di come si possano ottenere miglioramenti eccezionali, agendo sulla call-to action:
Quindi migliorare sensibilmente i risultati di una campagna di email marketing si può fare velocemente e a basso costo usando gli A/B test. Nazzareno Gorni di MailUp sintetizza molto bene i benefici di questa attività: “L’A/B test costringe anche il Marketer più esperto a fare un esercizio di umiltà: chi riuscirà a trarre insegnamenti da ogni test avrà la chiave per una comunicazione email di successo”
MARCO DE ALBERTI
Tratto da Ebook di Mailup – “Test A/B: perché alcuni messaggi funzionano e altri no?