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Published on Agosto 19th, 2024 | by Redazione MG News

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Perchè Kamala vincerà le elezioni

Di solito chi si sbilancia in previsioni si espone a fare delle discrete figure di merda. Ma io non mi voglio sottrarre. E a questo punto della campagna americana per le presidenziali del 5 novembre con i due candidati  in sostanziale parità nei sondaggi (leggero vantaggio Harris) dico “Kamala will win


La storia di queste elezioni americane ha veramente dell’incredibile almeno fino a qui. Riassumo brevemente le puntate di questa vera e propria fiction americana:

  • Da inizio anno fino a giugno la scena è questa: Biden ricandidato per i democratici per mancanza di avversari (e di coraggio dei DEM aggiungo io) gioca la parte del pugile suonato, Nel senso che mostra in ogni occasione pubblica la sua inadeguatezza a fare il presidente USA attuale, figuriamoci per il futuro. Gaffes, dimenticanze, errori, incertezze ed instabilità fisica. Un quadro deprimente che lo espone alle facili, facilissime critiche e prese in giro di Trump, rinominato candidato dei repubblicani (anche questi non hanno trovato di meglio..)
  • Poi il 27 giugno il dibattito pubblico sulla CNN tra Trump e Biden dove quest’ultimo rimedia una serie di errori, gaffes ed incertezze tali da porre in maniera forte il problema. Biden non è adeguato a fare il candidato alla Casa Bianca. A questo punto cominciano a venire fuori (era ora!) i mal di pancia dei democratici che capiscono che tenere Biden come candidato oltre che consegnare la vittoria su un piatto d’argento a Trump, mette anche a rischio la elezione dei deputati che verranno votati in concomitanza delle presidenziali. Si muovono esponenti anche ai massimi livelli e finalmente verso la fine di luglio riescono a convincere Biden a mollare. E qui si apre una nuova inedita partita
  • Intanto il 13 luglio Trump subisce un attentato. Occasione meravigliosa per innescare ipotesi di complotto o quantomeno di mancanza di attenzione da parte delle forze di sicurezza (di responsabilità dell’amministrazione Biden). In corrispondenza di questo attentato i sondaggi pro Trump subiscono un aumento se pur non in misura eccezionale. Trump ne esce come una specie di eroe, una specie di essere immortale o quantomeno benedetto dalla Provvidenza. E’ l’apice della parabola di Trump.
  • Come detto a fine luglio Biden desiste. Viene proposta come candidata alternativa Kamala Harris la vice presidente. Inizialmente sembrano essere molti i dubbi sulla sua figura. Più di qualche Dem storce il naso. In realtà in poco tempo Kamala raccoglie un sacco di soldi in donazioni (che Biden stava perdendo) e in pochi giorni raccoglie il consenso necessario presso i delegati che devono eleggere il candidato alla Convention di Chicago il 19 agosto.
  • Il 2 di agosto Kamala Harris sceglie il candidato alla vice-presidenza che contrariamente alle previsioni di tutti è Tim Walz il governatore del Minnesota, sconosciuto ai più.
  • Alla metà di agosto la situazione nei sondaggi nazionali e nei cd “swing states” (cioè quelli incerti nei quali si decidono storicamente le elezioni americane) è completamente ribaltata rispetto a non più di 3 settimane prima: la Harris ha circa 2 punti di vantaggio a livello nazionale e in tutti i 6-7 stati incerti se la gioca alla pari con Trump. In luglio i sondaggi davano Biden sotto di 4-5 punti a livello nazionale e molto in svantaggio in tutti gli swing states (ad eccezione di uno in cui era alla pari).

Ma cosa ha determinato questa specie di miracolo, nel quale neanche i più ottimisti dei Dem avrebbero mai creduto ? Qui sotto provo a dare la mia interpretazione. Sono poi i motivi che mi spingono a pensare che Kamala Harris abbia ottime possibilità di vincere a novembre.

  • Innanzitutto come scritto in un mio recente articolo, Trump si sta rivelando – dopo l’uscita di scena di Biden – quello che è sempre stato. Un politico molto mediocre, capace solo di toni demagogici e bellicosi, senza progetto politico, senza una visione. Come abbiamo visto, non appena non ha più potuto sparare sulla Croce Rossa (leggi Biden), non ha più saputo che pesci pigliare. L’unica cosa che ha saputo fare è attaccare ed offendere sul piano personale Kamala Harris. Che ha sicuramente dei punti deboli come ad esempio la questione dell’immigrazione e il grande Moloch dell’economia, che però ha degli aspetti strutturali molto pesanti che non riguardano in particolar modo l’amministrazione Biden, che da un punto di vista della contingenza economica ha invece operato bene.
    Tornando a bomba, appena gli elettori incerti, moderati, indipendenti, hanno visto apparire una candidatura presentabile come la Harris si sono schierati per lei.
  • Kamala Harris si è dimostrata una politica esperta e con buone capacità comunicative. Senza essere una trascinatrice di folle o una visionaria, è riuscita a creare un certo entusiasmo attorno a se. Questo ha mobilitato elettori potenzialmente democratici che erano totalmente scoglionati con Biden. Soprattutto giovani, donne e appartenenti alle cd minoranze come i neri o gli ispanici. Ricordiamo che la mobilitrazione al voto di questi segmenti di elettorato è fondamentale per i democratici. Kamala sta cercando di trasmettere un messaggio di fiducia nel futuro, di speranza. Magari usando anche toni un po’ demagogici come l’appello al sogno americano o simili. Ma in questo momento quel paese (e non solo) ha bisogno di parole di speranza come le piante dell’acqua.
  • La scelta del vice presidente (che pochi o nessuno si aspettava) si sta rivelando un fattore positivo. Tim Walz (governatore del Minnesota) è un politico esperto e anche una persona semplice ed immediata che trasmette positività e buon umore. Sembra un po’ lo zio che tutti i nipoti vorrebbero avere. Amabile, scherzoso, generoso, pronto a darti una pacca sulla spalla. E’ un americano proveniente dalla classe media, nato e cresciuto nel  Mid West. Che peraltro nella sua carriera politica si è schierato nettamente a favore dei diritti civili (come l’aborto) e ha sostenuto politiche sociali per la famiglia.

Ci sono poi alcuni fattori che in prospettiva possono giocare in favore di Kamala Harris:

  • Intanto la Convention di Chicago dei democratici che parte oggi. Questo darà ulteriore visibilità a Kamala Harris a al suo vice e galvanizzerà ancora di più i potenziali elettori democratici.
  • Poi ci sono i dibattiti televisivi tra i candidati. Uno è già fissato per il 10 settembre. Trump teme moltissimo questi confronti e he ha ben donde. Da un punto di vista dei contenuti Kamala Harris è molto più preparata di lui. In modo particolare la sua preparazione giuridica (era un procuratore in California) la rende perfetta per sottolineare i guai con la Giustizia di Trump. Poi è anche migliore sotto il profilo dialettico perchè Trump sa solo urlare ed insultare. Al massimo fa dei monologhi per descrivere quanto è bravo lui e quanto fanno schifo gli altri.
  • Ricordiamo che salvo imprevisti a settembre Trump subirà la sua prima condanna. Questa è per il processo in cui è accusato di aver pagato il silenzio di una prostituta con soldi della campagna elettorale. E’ molto probabile che non vada in galera ma si tratterebbe del primo candidato presidente condannato della storia. Per una parte dell’elettorato potrebbe contare

Ecco tutto ciò detto e consapevoli che questa fiction “Casa Bianca” potrebbe riservare altri colpi di scena, sono convinto che Kamala Harris vincerà le elezioni. E il mondo tirerà un sospiro di sollievo. Il punto interrogativo è: come reagirà Trump alla sconfitta ? Solo per vie legali o aizzerà ancora la folla come il 6 gennaio 2021 a Capitol Hill ?

 

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