Published on Novembre 18th, 2004 | by Redazione MG News
0Pop-up or not pop-up?
Vi ricordate la prima volta che vi siete imbattuti in un pop-up? Forse non tutti sanno che si chiama così, ma sicuramente pochissimi navigatori non hanno mai avuto l’occasione di[…] Vi ricordate la prima volta che vi siete imbattuti in un pop-up? Forse non tutti sanno che si chiama così, ma sicuramente pochissimi navigatori non hanno mai avuto l’occasione di visualizzare (generalmente in alto a sinistra) un ‘quadrato’ che pubblicizza un sito web diverso da quello che si sta visitando.
Questa terminologia é stata mutuata dal marketing tradizionale. I pop-up sono infatti quei rettangolini di cartoncino che capita di vedere inseriti nella pagina centrale di una rivista.
E che sensazione avete avuto? Sicuramente di curiosità le prime volte. Probabilmente di fastidio, in seguito.
Il pop-up é una modalità di attrarre l’attenzione del navigatore nata in seguito al crollo di CTR dei classici banner 468 x 60. Se i banner avessero continuato ad ottenere le performance dei primi tempi (anche 50% di CTR in banner a general rotation), sicuramente non avremmo visto nemmeno un pop-up navigando per un anno intero. Come é noto, però, i banner hanno ormai delle performance molto basse (relativamente al passato) e di fatto rischiano di passare inosservati all’utente di un sito.
IVillage (www.ivillage.com), un famoso portale femminile statunitense, ha annunciato che sulle sue pagine non saranno più visualizzati pop-up.
Ci sono anche motori di ricerca, come Google, che non accettano l’iscrizione di siti che contengono pop-up, e anche AOL ha dichiarato che farà altrettanto.
E’ indubbio che quello che dà fastidio, che può allontanare un utente da un sito, debba essere analizzato e possibilmente rimosso. E’ però altrettanto evidente che non sempre, nel marketing, la democrazia ‘funziona’. La pubblicità é necessaria; e certamente i navigatori meno ingenui si rendono conto che é meglio visualizzare un banner o un pop-up in un sito che apprezziamo, piuttosto che veder morire il sito.
Sebbene siano in molti a non sopportare la presenza di pop-up, pochi sanno che meno del 10% dei siti li ospita (dati di Nielsen/Netratings). Secondo questi dati, i pop-up hanno rappresentato – nel primo semestre del 2002 – solo il 2% del mercato dell’on-line advertisment. Sebbene i pop-up siano molto meno diffusi di qualsiasi altra forma di pubblicità on-line, essi sono però molto ben ‘memorabili’, se non nel messaggio specifico, per lo meno nella forma. Di fatto, come tutte le innovazioni, anche i pop-up hanno trovato molte voci critiche e indispettite.
A nostro parere i pop-up sono degli ottimi strumenti pubblicitari e possono essere mantenuti tranquillamente su un sito se si rispettano delle regole abbastanza semplici. Come al solito, é una questione di misura e di tecnica.
Vi proponiamo in sintesi cinque preziosi suggerimenti che potrete approfondire proseguendo nella lettura dell’intero articolo:
1) I pop-up non debbono essere caricati contestualmente alla pagina su cui vengono ‘ospitati’.
2) I pop debbono essere ben visibili (altrimenti perdono di efficacia); ma non debbono essere troppo grandi (massimo 300×300 pixel).
3) Non bisogna mai dimenticare che la pubblicità é più gradita quando é bene inserita all’interno del contesto del sito.
4) E’ importante che sia possibile chiudere il pop-up con facilità.
5) E’ sconsigliabile l’utilizzo di pop-up multipli