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Published on Dicembre 15th, 2004 | by Redazione MG News

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Quando i computer entreranno nel quotidiano

Sono passati ormai due anni da quando é stata presentata la lavatrice che si poteva far funzionare a distanza via internet, eppure non é entrata nel nostro quotidiano. Perchè molte[…] Sono passati ormai due anni da quando é stata presentata la lavatrice che si poteva far funzionare a distanza via internet, eppure non é entrata nel nostro quotidiano. Perchè molte applicazioni non hanno la diffusione sperata? Qual é il futuro del pervasing computing?

Il termine pervasive computing comprende tutte quelle tecnologie che da un lato permettono la convergenza fra le diverse applicazioni informatiche e di telecomunicazione, dall’altro possono essere utilizzate dagli utenti in modo tanto naturale da rientrare fra le abitudini quotidiane delle persone.
Questa definizione può far subito pensare a strumenti già noti, come i computer palmari o i cellulari di ultima generazione. Accanto a queste vi sono tutta una serie di tecnologie di frontiera, cioé di tecnologie che oggi possono apparire stravaganti o fantascientifiche.
Fra queste, per esempio, vi sono i cosiddetti wearable computer (letteralmente, i computer indossabili) cioé quelle tecnologie che permettono di integrare strumenti informatici ad oggetti di uso quotidiano come l’abbigliamento.
Viene subito da pensare agli occhiali indossati nello spot della carta di credito da due arabi in mezzo al deserto!
Quello che oggi può sembrare bizzarro, domani può entrare nell’uso comune, ed essere anzi considerato un servizio quasi necessario per le persone. Per rendersi conto di questo, basta pensare allo sviluppo del mercato della telefonia mobile in questi ultimi anni, che ha in breve trasformato un prodotto d’èlite in un bene di massa.

Perchè allora non tutti i sistemi di pervasing computing non hanno successo (o, perlomeno, non ce l’hanno ancora)? Naturalmente é difficile generalizzare, perchè molte sono le cause di successo come quelle di insuccesso. Ci sono però alcuni fattori che possono avere un’incidenza determinante.
Un primo elemento é l’esternalità positiva, cioé il circolo virtuoso generato dal successo: in pratica, l’aumento di popolarità di una nuova applicazione può generare curiosità e in seguito interesse nell’opinione pubblica, fino a creare nella gente la consapevolezza della necessità di utilizzare questo strumento. Nel caso di tecnologie di comunicazione, all’esternalità positiva si aggiunge un effetto rete: quando un utente comunica con gli altri attraverso una tecnologia si vengono a creare una serie di relazioni reciproche, che spingono sempre più persone ad avvalersi dello stesso strumento per comunicare.
Un ultimo aspetto che può compromettere oppure facilitare le possibilità di successo di nuove applicazioni di pervasing computer é l’usabilità di questi sistemi, intesi nell’accezione più ampia. Perchè queste tecnologlie vengano percepite dall’utente come qualcosa di naturale, é necessario che il loro utilizzo non richieda una particolare abilità nè tantomeno un lungo periodo di addestramento.

Ci possono essere comunque molte applicazioni di pervasing computing che, pur avendo queste caratteristiche, non hanno ancora trovato successo. Perchè? Un buon marketing manager potrebbe rispondere che, per avere successo, un prodotto, oltre ad essere buono, deve essere inserito in un corretto modello di business.
Ciò significa innanzitutto individuare o inventare il modo corretto per commercializzare le potenzialità delle nuove applicazioni e, in secondo luogo, sviluppare un piano di comunicazione in grado di individuare il bisogno (magari non consapevole) dei potenziali clienti e di comunicare le potenzialità del nuovo prodotto.
Non é quindi da escludere che le applicazioni pervasing computer che ora non hanno ancora avuto un successo commerciale non potranno averlo in futuro.


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