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Published on Novembre 30th, 2011 | by Redazione MG News

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La comunicazione tra conscio ed inconscio

L’affascinante lavoro di uno dei più grandi terapisti del nostro tempo (Milton Erickson) ci ha insegnato che il nostro inconscio può produrre effetti nefasti ma può anche guarire e portarci il benessere a cui la nostra parte conscia non riesce ad arrivare. Leggiamo questo interessante contributo del terapeuta Giancarlo Ceschi.

Milton H. Erickson era uno psichiatra e psicologo americano. Nacque ad Aurum in Nevada nel 1901. Il padre faceva parte di quella generazione di americani che si trasferirono alla conquista del west. La sua prima casa nel Wisconsin era accostata alla montagna ed una delle pareti era di roccia. Non ebbe una vita facile perché ebbe un’infanzia segnata dal daltonismo, dalla dislessia e da due attacchi di poliomielite.

A diciassette anni dopo un attacco molto forte di poliomielite rimase paralizzato a letto per un lungo periodo. Descrive in questo modo quel periodo della sua vita: “A diciassette anni fui colpito dalla poliomielite e rimasi a letto immobile nel letto senza più sentire il mio corpo. Non sapevo neppure qual era la posizione delle mie braccia e delle mie gambe. Perciò passavo ore cercando di localizzare la mano, il
piede o le dita, e così divenni conscio di ciò che sono i movimenti…..Divenni inoltre estremamente conscio dei movimenti espressivi, dei movimenti di adattamento che sono così espressivi, dei movimenti di adattamento che sono molto rilevatori, se si riesce a notarli. Noi comunichiamo moltissimo con il corpo, forse più che con le parole…..”

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