Blog Elly Schlein

Published on Marzo 15th, 2024 | by Redazione MG News

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Csx Sardegna e Abruzzo trova le differenze

L’ennesima dimostrazione che in politica le formule astratte non funzionano. Il Csx si era illuso che il successo della Sardegna fosse replicabile in Abruzzo, senza tenere conto che le formule come “Campo Largo” o simili non hanno alcun significato, soprattutto se commisurate alle situazioni reali dei territori


Ormai c’era già chi inneggiava al “Vento che era cambiato”, alla “Meloni in difficoltà”, etc etc. La vittoria in Sardegna, frutto di circostanze specifiche evidentemente non replicabili altrove, non doveva assolutamente illudere che potesse trascinare alla vittoria del Csx in Abruzzo.

Ci sono molte differenze tra la situazione della campagna elettorale in Sardegna e quelle in Abruzzo, alcune di carattere locale, altre invece di rilievo più nazionale. Proviamo a riassumerle:

  • Innanzitutto la Regione Sardegna a giudizio dei sardi è stata governata male negli ultimi anni. Nella Regione Abruzzo pur non avendo brillato per innovazione e visione strategica la giunta Marsilio non ha combinato disastri.
  • In secondo luogo in Abruzzo alcuni esponenti del fronte del CSX e segnatamente dei 5 Stelle hanno cambiato fronte portando una bella dote di voti al Centrodestra. Questo non è successo in Sardegna. C’è stato sì il caso Soru ma quella è una questione diversa.
  • Una grande differenza l’ha fatta il progetto politico e il candidato. In Sardegna la Todde ha cominciato molto tempo fa a costruire il suo progetto partendo dal territorio e dalle sue esigenze. E su quello si sono poi aggregati partiti e movimenti. Con il candidato abruzzese invece le cose sono andate in modo diverso. Un candidato proposto dal PD che ha cominciato la sua campagna qualche mese fa, fra l’altro non riuscendo mai a “scaldare i cuori” dei suoi corregionali. Su quella candidatura si sono poi accodate le varie forze politiche che non hanno mai però rappresentato una coalizione vera e propria. Anzi soprattutto Calenda e Renzi non perdevano occasione di spalare merda nei confronti dei 5 Stelle
  • E qui veniamo ad un altro punto chiave per capire la sconfitta del Csx in Abruzzo: il bacino elettorale dei 5 Stelle che a livello locale è molto “ballerino” è andato a votare convinto per la Todde in Sardegna (ottimo risultato della lista) mentre in Abruzzo ha disertato in buona parte le urne o ha votato addirittura Cdx. Perchè? Oltre per il passaggio di un esponente locale dai 5 Stelle a Forza Italia, ha pesato il fatto che una parte del bacino 5 Stelle non sopporta l’idea di votare “assieme” agli elettori di Calenda e Renzi (e si può capire perchè)
  • Last but non least, il Cdx che aveva fatto una brutta figura in Sardegna con una guerra intestina sul candidato, scegliendo alla fine Truzzu  – mal visto prima di tutto dai cagliaritani di cui è stato sindaco – e facendo una pessima figura con il proprio elettorato

Quindi qual è la lezione che si può trarre ? Che ogni elezione locale fa storia a sè, che conta molto lo spessore del/i candidato/i e che conta molto il modo in cui sì è impostata la campagna elettorale. Gli elettori sanno distinguere se un candidato è l’espressione genuina di un progetto per il territorio o piuttosto uno “catapultato” nella mischia all’ultimo momento. Frutto di accordi o – bruttissimo termine – di desistenze per cui l’unica cosa che tiene assieme una coalizione è il fatto di essere “contro” l’altra (esattamente quello che è successo in Abruzzo).

Io sono convinto che più un candidato alle elezioni locali (regionali o ancora di più comunali) è espressione di un progetto territoriale ed è sostenuto da forze della società civile (associazioni, movimenti, ecc) e meno si impicciano i cd “leader nazionali” e più probabilità hanno i candidati di vincere le elezioni, soprattutto se di matrice progressista.

Per riuscire a smuovere una parte dell’elettorato che non va proprio a votare perchè stufa di questi giochi di potere o meglio beghe da pollaio, bisogna provare ad avvicinare la gente ascoltandola e facendo loro proposte concrete. Come ha provato a fare la Todde. Riuscendoci

Giungono notizie che purtroppo il Csx non impara mai dalle sconfitte. Infatti in Basilicata sta arrivando un candidato proprio catapultato dall’alto, senza nessuna esperienza politica, frutto solo dell’ accordo di forze politiche “romane”.

Cronaca di un insuccesso annunciato.

 

 

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