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Published on Maggio 7th, 2024 | by Redazione MG News

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Elezioni europee nani, ballerine e saltimbanchi

I Partiti italiani hanno dato il peggio di sé nella scelta dei candidati e delle tematiche in discussione per le prossime elezioni europee. Si capisce che non sono assolutamente interessati alle vicende europee – con qualche eccezione – e che usano questa occasione per misurare le proprie forze a livello nazionale. Una volgare prova di forza, con una serie di candidati improbabili se non impresentabili.

Verrebbe da chiedersi: ma se sono i partiti politici i primi a non credere nell’Europa e nelle Elezioni europee, perchè dovrebbero crederci i cittadini ed andare a votare? E’ previsto un livello di astensionismo elevato, superiore alla edizione del 2019 che già non brillava per partecipazione.

Guardiamo assieme alcuni quadri di questa farsa all’italiana:

  • Partiamo dalla Meloni (Oblesse oblige, mi scappa da ridere….). La sua scelta di essere capolista in tutte le circoscrizioni alle elezioni europee, già sapendo fin dall’inizio che non potrà andare all’euro parlamento, da un lato è una presa per il culo degli elettori (alcuni dei quali evidentemente godono…) dal lato è la dimostrazione del plebiscito “O con me o contro di me” di mussoliniana memoria. La visione della politica come potere personale e familistico è poi confermata dall’esortazione a scrivere solo il suo nome “Giorgia” sulla scheda. Come se si stesse eleggendo il capo condominio e non un rappresentante alla massima istituzione comunitaria. E’ anche peraltro segno di quanta poca fiducia abbia nei suoi più diretti collaboratori e accoliti visto che nessuno di loro è degno di fare il capolista…C’è anche un altra motivazione banalmente numerica. I sondaggi dicono che il suo partito è in discesa così come il livello di gradimento suo e – soprattutto – del suo Governo, sceso già sotto il 40%

  • E veniamo al PD. Qui la tentazione di mettersi sullo stesso piano della Meloni e quindi una personalizzazione esasperata della competizione elettorale è stata in parte scongiurata. Infatti è stata respinta la proposta di mettere il nome della Schlein dentro il simbolo e lei si presenta come capolista in 2 circoscrizioni su 5. Per sua fortuna il PD ha una dinamica interna vivace e degli esponenti politici presentabili nelle liste. Questo secondo me metterà in condizione il partito di ottenere un risultato molto buono alle Europee. Io stimo 21-22%
  • E veniamo alla Lega. E in modo particolare alla genialata di Salvini che ormai non sapendo più a che santo votarsi per recuperare voti…si affida all’esercito. Non mi voglio soffermare molto perchè francamente trovo la vicenda tra lo squallido e il grottesco. Osservo solo che mostrare come faccia principale della Lega un soggetto che proclama idee di intolleranza, razzismo e maschilismo rende un pessimo servizio a quegli esponenti della Lega che – soprattutto al Nord (Fedriga, Zaia etc) – hanno idee molto diverse e soprattutto hanno più spessore politico. Il fatto che non hanno voluto candidarsi alle Europee, nonostante le insistenze di Salvini, la dice lunga sulla fiducia che hanno sulla attuale leadership del partito.
    Personalmente penso che sollecitare la pancia della parte più arretrata e fascistoide dell’elettorato non farà recuperare voti alla Lega. Anzi potrebbe essere un boomerang
  • Forza Italia: qui siamo al culto degli antenati. Un partito evidentemente vecchio e superato che riesce – nel vuoto pneumatico rappresentato dai partiti moderati di centro – sta però resistendo bene almeno dei sondaggi. Molto è dovuto anche alla posizione preminente di Taiani che da ministro degli Esteri gode indubbiamente di una forte esposizione mediatica. Tanto è vero che anche lui come la Meloni “truffa” gli elettori mettendosi capolista in tutte le circoscrizioni (salvo le Isole). Il culto degli antenati è la presenza dello slogan nel simbolo del partito BERLUSCONI PRESIDENTE. (ogni commento è superfluo)
  • Movimento 5 Stelle. Qui sono riusciti a non creare culti della personalità e candidature farlocche. Il loro punto debole a mio avviso è che – anche a causa della regola dei due mandati – hanno candidati spesso semi-sconosciuti che non attrarranno molti voti. Peraltro il partito con Conte ha assunto una gestione personalistica e lui sarà costretto a mostrare la  faccia in ogni dove per poter comunque far valere la sua popolarità.
  • Più Europa + Renzi = Stati Uniti d’Europa. Si tratta di una operazione puramente elettorale, senza nessuna unità di valori, programmatica, ect. Serve a Renzi per salvare il culo per l’ennesima volta, superando la barriera del 4% per essere eletto. Capisco meno la Bonino che si allea con un personaggio opportunista ed inaffidabile che ha dato più volte dimostrazione di fare solo ed esclusivamente gli affari suoi. E’ molto probabile che assieme ottengano un risultato inferiore alla somma delle percentuali accreditate dai sondaggi separatamente a Italia Viva e Più Europa.
  • Verdi e Sinistra. Qui il casus belli è rappresentato dalla candidatura della Ilaria Salis come capolista nel Nord Ovest. Come sappiamo lei è incarcerata da più di un anno in Ungheria dove non sono garantiti i diritti fondamentali di un imputato. Inoltre le imputazioni assolutamente abnormi possono comportare una condanna ad oltre 20 anni di carcere. Si può contestare la scelta effettuata ma già in passato si sono candidate personalità non politiche per poter salvarle dalla prigione o per mettere in evidenza situazioni di palese ingiustizia. Ricordiamo per tutti la candidatura di Enzo Tortora da parte del Partito Radicale

Quello che possiamo dire in generale è che – salvo alcuni casi – la politica italiana da un’immagine piuttosto deprimente di sè. Tutta concentrata sulle polemiche interne e alla ricerca disperata di consenso senza curarsi delle grandi questioni che ci interessano tutti come europei. Solo come promemoria:

  • La guerra in Ucraina e la necessità di una difesa comune
  • La crisi climatica e la necessità di affrontarla con strumenti e fondi comuni
  • Il problema epocale dell’emigrazione dall’Africa e dall’Asia, in cui l’Europa ha mostrato tutta la sua inadeguatezza
  • La competizione globale con USA e Cina nella quale siamo molto indietro
  • La necessità di riformare le istituzioni europee per poter affrontare in maniera efficace tutte le questioni di cui sopra

 

 

 

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