Marketing e comunicazione

Published on Aprile 23rd, 2024 | by Redazione MG News

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Meloni e la comunicazione un fallimento dopo l’altro

Dire che la comunicazione non è il punto forte della Meloni e del suo squinternato Governo sembra una banalità. Ma vale la pena sottolineare alcune delle perle inanellate ultimamente. La questione riveste maggiore importanza ora che il suo consenso sembra vacillare e l’alleanza con gli altri partiti di Governo messa in crisi dalla competizione per le Europee

Gli esempi in cui il Governo con i suoi principali esponenti ha fatto delle gaffe pietose sono innumerevoli e non vale la pena soffermarsi sulle uscite dei vari Lollobrigida, Sgarbi, Santanchè, Sangiuliano, La Russa e company. Parliamo però in modo particolare di quella che dovrebbe essere la punta di diamante del Governo: la Meloni stessa. Che molti hanno lodato come donna brava a comunicare, con grande presa sul pubblico, abile nella dialettica, etc.

In realtà sta mostrando dei grandissimi limiti nella gestione della comunicazione e dei media in generale. E pazienza se fa acqua la SUA comunicazione. Molto più grave è quando cerca di mettere il bavaglio alla stampa o alla TV perchè magari fanno osservazioni e commenti non graditi.

Intanto vogliamo sottolineare che si tratta di un Presidente del Consiglio allergico ai rapporti con la stampa. Sono praticamente inesistenti le conferenze stampa e quelle poche sono “guidate” per non disturbare la manovratrice. Inoltre non si presta mai a confronti con giornalisti che non siano “proni al regime” come nel caso di Vespa. Avete mai visto la Meloni confrontarsi con non dico Travaglio, ma nemmeno con Floris, Gruber, Annunziata ?

Una delle mosse più maldestre che testimoniano questa allergia alla libera opinione è nel regolamento sulla “Par condicio” che regola le apparizioni in TV dei politici in occasione delle Elezioni Europee. Questa volta si prevede “la necessità di garantire una puntuale informazione sulle attività istituzionali e governative in TV“, ovvero che il tempo che esponenti del Governo dedicheranno anche a tematiche politiche pure e semplici non sarà conteggiato nel minutaggio della Par condicio in periodo di campagna elettorale.

Non si può far passare per attività istituzionale un ministro che critica ad esempio il provvedimento sui Balneari, oppure che critica la direttiva sulle case green in Europa. Si tratta di prese di posizione politiche pure e semplici che fanno campagna elettorale…” alla faccia dei cittadini”.

Ma la vera ciliegina sulla torta si è verificata con il caso dello scrittore Scurati invitato ad una trasmissione RAI a fare un breve discorso sul 25 aprile.

In questo caso risulta evidente che il discorso è stato censurato per ragioni politiche e non per ragioni economiche come hanno tentato maldestramente di giustificarsi i dirigenti RAI.

Scurati ha preparato un discorso non solo storico ma dal taglio politico in cui si critica il Governo e la Meloni in particolare per non avere dato un taglio netto con la storia fascista. Può essere poco gradito ma, conoscendo Scurati, se non si voleva correre il rischio di una simile presa di posizione bastava non invitarlo. La Meloni ed il Governo si sarebbero evitati una figura di merda (l’ennesima) passando per dei censori che fanno a gara con Orban!

Quello che è nato è un grande casino politico che oltre a coinvolgere ovviamente tutti i partiti, coinvolge anche la RAI. Ci sono minacce più o meno velate di ritorsioni nei confronti dei giornalisti che hanno organizzato l’intervento di Scurati ed in particolare della Serena Bortone. Lei con coraggio meritorio ha voluto comunque leggere il testo di Scurati (che è stato letto e ripreso in centinaia di altre TV, siti web, etc). In questo modo se il Governo aveva l’obiettivo di tacitare una voce critica nei confronti del Governo, ha ottenuto l’effetto opposto. Invece di essere ascoltato dagli spettatori della Bortone (800.000 circa) il monologo di Scurati è stato ascoltato da milioni e milioni di persone. Inoltre hanno messo in stato di agitazione permanente i giornalisti RAI che hanno già preso posizione pubblica attraverso duri comunicati del Comitato di redazione.

Un gran risultato in chiave di comunicazione. Complimenti sinceri a Meloni ed al suo Governo di incapaci!

 

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