Internet e new media no image

Published on Dicembre 10th, 2008 | by Redazione MG News

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Come Youtube puo’ aiutare il business ?

Già il 77% degli utenti web europei usa Youtube. I video occupano ormai il 30% del traffico dati su Internet e entro il 2012 sarà oltre il 50%. Molti associano Youtube  e gli altri social network con il divertimento e la relazione. Ma come è possibile sfruttare questo fenomeno in chiave di business ?

E’ sotto gli occhi di tutti. Il web si sta sempre più riempiendo di video, tanto che qualcuno dice che assomiglia sempre di più ad una televisione. Ma è proprio vero ?
Di sicuro c’è uno sviluppo incredibile  dei social network e dei cosidetti UGC (User Generated Content, come ad esempio sono i blog) che formano il fenomeno chiamato web 2.0 .
Youtube è probabilmente il social network più conosciuto e frequentato: è dedicato alla condivisione di video: permette di caricare, votare, commentare i filmati ed essere in contatto con gli altri utenti tramite chat, messaggi pubblici e privati.

Che il peso dei video nel web sia in continua ascesa lo conferma una recente ricerca “Visual Networking Index” di Cisco. La percentuale di spazio occupato dai video è passato dal misero 5% della fine 2005 ad un consistente 30% di quest’anno. Lo studio prevede che entro il 2012 il traffico internet sarà costituito per oltre il 50 per cento da immagini in movimento, pari a circa 44 esabyte trasmessi in rete ogni mese (1 esabyte corrisponde a 1 miliardo di gigabyte).

Ma perché i video stanno avendo un successo così forte ?

o Abbiamo già detto dell’ esplosione dei social network. Non solo Youtube ma ad esempio in Italia anche Facebook che ha 2 milioni di utenti
o Il video è un tipico  strumento di intrattenimento che si presta ad essere fruito in maniera immediata. Può divertire, far riflettere, eccitare a seconda del contenuto ma la sua peculiarità è di puntare sulle emozioni e sul coinvolgimento.
o Sempre più utenti in Europa (anche in Italia se pur in minor misura) dispongono di un collegamento Internet ad alta velocità (tipo ADSL) che facilitano enormemente il caricamento e lo scaricamento di file “pesanti” come sono appunto i filmati.
o Ormai lo spazio web (quello che viene chiamato hosting) ha un costo tendenzialmente pari a zero. Per cui ormai i grandi network e portali come Google, Yahoo, MSN ed in casa nostra Libero, Alice offrono gigabites di spazio libero ai loro utenti perché possano caricare i loro contenuti. Ovviamente puntando sui guadagni derivanti dalla pubblicità.

Seppure Youtube e gli altri servizi di fruizione dei video siano nati per dare spazio alla creazione individuale, non a fini di lucro, già molti – soprattutto negli USA – che possono essere usati anche per scopi “commerciali”.
Ma come può funzionare il meccanismo ? E quanti soldi occorre investire ?

o Il presupposto perché un video (come un qualunque altro contenuto presente in rete) possa essere visto è che sia interessante e/o divertente per un certo target di utenti. Per fare un esempio, se sono un esperto giardiniere ed ho una serra potrei realizzare un video in cui mostro come si coltivano le orchidee (fiore notoriamente delicato) rivolto agli appassionati e/o neofiti della botanica.
o La seconda fase è quella della scelta dei circuiti video nei quali inserire il nostro filmato dimostrativo. Bisogna che abbiano un’audience adeguata, quindi non solo Youtube ma anche ad esempio MSN Video oppure in Italia Alice Video.
o In fase di inserimento è poi importante scegliere le parole-chiave più adeguate da associare al nostro video che rappresentano quelle con le quali gli utenti cercano presumibilmente un argomento come quello trattato nel nostro video. Nei social network si parla di “tag” da inserire nella scheda del video. Sempre riprendendo l’esempio del giardiniere, se il video mostra come si coltivano le orchidee, potrei inserire dei tag come “botanica” “giardinaggio” “coltivare fiori” oltreché  ovviamente “orchidee”.

Ma che vantaggi può ricavarne l’azienda – nel nostro caso il proprietario della serra – nel diffondere questo filmato online ?  Due e non di poco conto.

Fa conoscere la sua attività, il suo marchio, soprattutto se non è conosciuto. Questo grazie al fatto che fornisce in modo gratuito informazioni utili a chi è interessato a quel prodotto o servizio. Associato al firmato c’è l’URL del sito e se il filmato è fatto bene gli utenti web saranno curiosi di approfondire

o C’ è poi un positivo effetto sul posizionamento sui motori di ricerca. Questo grazie al fenomeno definito di “Universal Search” che fa sì che Google e gli altri motori di ricerca presentino nelle pagine dei risultati delle ricerche non solo link a pagine web, ma anche video, news, immagini, mappe, ecc. Quindi se cerco “coltivazione orchidee” potrei trovarmi in prima pagina il video messo su Youtube del nostro giardiniere.

Ma costa molto tutto questo ? Direi decisamente di no se si pensa che si possono oggi realizzare filmati a costi molto ridotti e che i network nei quali diffonderli come Youtube sono gratuiti, ecc.
E ‘ però importante avere alle spalle una strategia di visibilità complessiva che consideri tutti gli strumenti disponibili online. Quindi sito web aziendale, blog, video, immagini, annunci pubblicitari, ecc
E questo può fare solo avvalendosi del supporto di un’ azienda qualificata che sia in grado di consigliare il modo migliore su come costruire ed integrare nel modo migliore tutti questi strumenti.

Marco De Alberti con la collaborazione di Promozione- Online – www.promozione-online.it


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