Internet e new media no image

Published on Aprile 6th, 2009 | by Redazione MG News

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Paradossale, l’Internet delle cose scollegate!

Con le nuove tecnologie senza fili, ed in particolare con l’ RFID, possiamo far comunicare a distanza gli oggetti tra loro, con un chip inserito che include tutte le informazioni utili.

Finalmente arriva in Italia Wired, una rivista ideata 17 anni fa da un italo-americano, troppo innovativa per gli italiani all’ora, ha avuto successo nella Silicon Valley  nel 1992 e finalmente nel 2009 la apprezzeremo anche in Europa.

Il nome Wired “collegato” tendeva a sottolineare l’importanza di tutte le connessioni, tra persone, tra computer, in una parola del fare rete. E per paradosso, giocava ironicamente sullo stato mentale di informatici e scienziati, così “avanti” da risultare invece “scollegati”.Oggi sembra invece che l’essere scollegato, nel senso di WiFi (Wireless Fidelity) senza fili sia l’imperativo.

Ecco che tutto anche nella domotica più spicciola comunica con tutto senza apparenti collegamenti materiali. Merito di protocolli di connessione universalmente riconosciuti: il problema non era connettere i terminali, perchè con la radio lo si fa da anni, ma farli parlare una lingua unica così da creare un mercato ottimamente sfruttato.

Fino a pochi anni fa il senza fili in informatica era l’infrarosso, superato dal bluetooth, meno delicato in termini di inclinazione-puntamento e con una copertura più ampia. Oggi il protocollo wi-fi, che trovate in tutti i computer  con un’antenna WiFi integrata, ha la meglio perché è il più adatto, per portata e velocità, a mediare le informazioni della rete. Si accede ad internet anche a distanza di svariati metri rispetto al ripetitore, le celle si uniscono con facilità e amplificano il segnale.

C’è anche un'altra possibilità curiosa che finalmente si affaccia concretamente nel mercato: l’RFID. In poche parole, parole di Wikipedia, “RFID (acronimo di Radio Frequency IDentification o Identificazione a radio frequenza) è una tecnologia per la identificazione automatica di oggetti, animali o persone basata sulla capacità di memorizzare e accedere a dati usando etichette RFID o transponders o “tags”.
Un tag è in grado di ricevere e di trasmettere via radiofrequenza le informazioni contenute nel chip ad un transceiver RFID. Il potenziale è infinito, attualmente è stato utilizzato soprattutto nell’industria per la logistica dell’identificazione del prodotto seguendolo in tutta la sua vita perché in un tag vi si possono inserire molte più informazioni direttamente fruibili che non in un codice a barre e ad un costo quasi inferiore.

Potenzialmente potremmo ….filare un maglione in Cina con già su la tag che indica taglia, colore, date di realizzazione, specifiche stabilimento, lotto di produzione, destinazione, garanzia, collegamento al sito dell’azienda …., lo posso imballare e verificarne la presenza a imballo chiuso,… lo posso seguire sino allo scafale del negozio che con i lettori di tags negli scaffali avrà l’inventario in tempo reale,…,  lo posso provare in camerino e vedermi consigliare automaticamente da un computer-monitor il capo più adatto a formare un abbinamento,… , lo posso inserire in lavatrice che leggendo il tag del suo contenuto ecco che potrà impostare il programma più adatto … Pensate che se tutti gli oggetti avessero un proprio tag con la data di scadenza il nostro frigo potrebbe suggerirci le ricette per usarli prima del tempo limite, formularci la lista della spesa conoscendo le nostre abitudini ….
Ad oggi è possibile …

Amusement, rivista cult di videogiochi francesi, ha iniziato ad inserirlo nella propria  rivista per corredarla di contenuti multimediali esclusivi per i propri acquirenti. L’operazione è stata possibile perché in collaborazione con la casa produttrice di Mirror: un apparecchio da collegare al pc via usb capace di leggere le TAGS RFID. La cosa carina è che voi stessi potrete programmare le vostre tag da associare a oggetti del vostro quotidiano per informatizzare le operazioni più comuni: “Amore hai dato da bere alle piante oggi?” problema di sempre risolto! Perché avvicino il tag che ho posto sull’annaffiatore a Mirror e lui mi dice quando è stato usato l’ultima volta.

A questo proposito a voi la lettura di Internet of things io non sto nella pelle e voglio subito un tag sottopelle per comprare, pagare, telefonare, ordinare, leggere la posta, cucinare, …!

Anna Rado


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