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Published on Gennaio 4th, 2007 | by Redazione MG News

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Gli indicatori di performance della logistica internazionale

Le aziende hanno un rapporto di odio ed amore con gli spedizionieri, trasportatori e vettori.
Oppure un rapporto di indifferenza, o ancora un rapporto privilegiato perché in fondo “non succede mai[…] Le aziende hanno un rapporto di odio ed amore con gli spedizionieri, trasportatori e vettori.
Oppure un rapporto di indifferenza, o ancora un rapporto privilegiato perché in fondo “non succede mai nulla”, i clienti non si lamentano e quindi come direbbe un inglese “no news good news”!!!
Possiamo affermare che quando tutto il flusso dei trasporti è senza intoppi, tutti questi partner logistici dettano le loro regole all’interno dell’azienda, imponendo le loro procedure, nonché errati standard che sono vantaggiosi solo per colui che i fornitori di servizi.

In altri termini le aziende, molto spesso, dimenticano o forse ignorano che il valore del trasporto deve essere tradotto tutto in benefici che devono essere tangibili sia per l’organizzazione aziendale che per i clienti.
Tutto questo oggi non avviene e quindi oggi bisogna produrre nuovi accordi con gli spedizionieri, i trasportatori ed i vettori, per collegare questi nuovi accordi al concetto reale del valore dell’azienda.

Non è difficile trovare aziende che crescono, che si sviluppano globalmente e che hanno una filiera del trasporto, fatiscente, obsoleta o semplicemente priva di controllo sia nei rischi sia nei costi.
Queste aziende non riescono, purtroppo a comprendere che stanno perdendo semplicemente competitività, efficacia ed efficienza nella loro catena distributiva e quando si accorgeranno di questo sarà troppo tardi.

Spedire nel mercato domestico e in ogni posto del mondo sta diventando sempre più veloce, molto più affidabile di un tempo, ma ci sono molti elementi da valutare e scelte complesse da effettuare.
Una sorta di deregulation, presente un pò in tutti i paesi del mondo, fa cambiare, in rapida evoluzione lo scenario del trasporto.
Eppure in Italia questo scenario stenta a cambiare.
“Comprare il trasporto” non significa solo acquistare il servizio in se ma capire se gli spedizionieri/trasportatori sviluppano il servizio in modo realmente efficiente.

SAVERIO APRILE

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