Tecnologie per l'impresa no image

Published on Novembre 18th, 2004 | by Redazione MG News

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Il valore della comunicazione come fattore di innovazione

Dopo l’economia di prodotto e di mercato, dopo l’economia della conoscenza e la net economy, la moderna impresa é entrata nell’economia della comunicazione. La gestione della comunicazione ha quindi assunto[…] Dopo l’economia di prodotto e di mercato, dopo l’economia della conoscenza e la net economy, la moderna impresa é entrata nell’economia della comunicazione. La gestione della comunicazione ha quindi assunto un ruolo strategico per la creazione di valore economico dando vita a politiche orientare al consumatore. La vera innovazione é capire il mondo dei consumi dove il vero valore aggiunto si concentra sulle attività terziarie della catena come il design, la progettazione, la commercializzazione, la logistica, il servizio al cliente e la comunicazione. L’innovazione non é più, principalmente, un processo indotto da una tecnologia e da macchine che si impiegano nell’attività produttiva. L’innovazione rilevante passa, soprattutto, per altri fattori, se é vero, come é vero che nella maggior parte dei settori del made-in-italy si vendono non tanto prodotti (materiali) ma servizi e significati (immateriali). Sappiamo che il valore immateriale della comunicazione equivale ed in molti casi supera il valore dello stesso prodotto. La modernità di oggi é il passaggio da un’economia dei bisogni ad un’economia dei desideri, si consumano prodotti, arte, cultura, ecc., per fare un’esperienza e l’economia deve fare i conti con questo. Chi vende solo modi di soddisfare i bisogni vende ‘commodities’ mentre il futuro delle nostre imprese passa attraverso un miglior sfruttamento dell’economia dei desideri, perchè le nostre imprese non potranno mai fare concorrenza ai paesi produttori di ‘commodities’, vale a dire di prodotti standard, con bassi margini, di elevate quantità. Nell’economia dei desideri grande parte del valore dipende da processi mentali che si sviluppano presso il consumatore. Quindi é il consumatore che si impadronisce del significato che in qualche misura viene suggerito dal produttore e lo fa proprio. Nella moda per esempio lo stilista suggerisce dei significati, che non sono legati al vestire ma al comunicare uno stile di vita che si identifica con il territorio. Ecco questo elemento distintivo che é il territorio, determina l’originalità ed esalta l’identità di un determinato prodotto, sia esso un bene di consumo o un prodotto industriale. Un prodotto così comunicato é il miglior deterrente contro la contraffazione di falsi, prodotti nei paesi emergenti. Quindi nell’ esportare il prodotto assieme al territorio, nell’economia globalizzata, si entra in contatto con consumatori che non appartengono al territorio di produzione, consumatori che cercheranno di entrare in contatto con la nostra cultura, i nostri valori, i nostri significati.

* L’autore: Ernesto Boni, professionista impegnato in tematiche legate all’internazionalizzazione delle piccole e media imprese del Nordest ed in sistemi di comunicazione innovativi sui mercati internazionali. Esperto in ambiti finanziari per lo sviluppo dell’internazionalizzazione e in modalità di finanziamento dell’innovazione tecnologica e della Ricerca & Sviluppo.


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