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Published on Maggio 20th, 2009 | by Redazione MG News

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CRISI mondiale e PMI, il mondo è cambiato. Ora spetta a noi cambiare

Il primo trimestre 2009 ha presentato una elevata volatilità di mercato, riguardando i principali settori produttivi, ridimensionando la crescita del PIL globale.

Dalle indicazioni provenienti dal mercato europeo stimiamo che la volatilità  rimarrà elevata anche nel secondo trimestre 2009, con segnali di maggiore stabilità a partire dalla seconda metà  del 2009.

La sovraccapacità produttiva in alcuni settori produttivi “drogati” da previsioni di crescita insostenibili nel tempo, ha accelerato i tempi del cambiamento.
Se è vero che momenti di transizione sono parte integrante della nostra storia economica, cio’ che è mutato è la velocità con cui eventi apparentemente esterni possano determinare l’estinzione massificata delle imprese poco attente e reattive.

Le imprese europee si trovano oggi a ripensare il proprio futuro con una velocità senza precedenti.

Le PMI italiane, veloci e flessibili per loro natura intrinseca,  possono sopravvivere alla crisi e prosperare:
– incrementando “significativamente” la qualità dei beni prodotti determinando una differenza tangibile tra “il proprio prodotto di qualità” ed i prodotti “a bassa qualità” che arrivano dall’oriente
– perseguendo la filosofia aziendale della sperimentazione incessante
– attuando una strategia di investimento continuo in tecnologia ed innovazione di prodotto e processo

Si tratta di investimenti e cambiamenti organizzativi che non possono essere procrastinati ulteriormente: in ritardo cronico rispetto alle consorelle europee le PMI italiane rischiano l’estinzione in tempi che si misurano oggi in “mesi” anziché in anni. 

Barack Obama nel discorso di insediamento alla Casa Bianca si è rivolto agli americani affermando che “il mondo è cambiato ed è quindi necessario che il popolo americano cambi di conseguenza”, per potere sopravvivere alle sfide del futuro.

Le PMI italiane devono imparare a ripensare il proprio futuro  con continui riposizionamenti in un ciclo senza fine. 

Il mondo è cambiato: è tempo che le PMI divengano “grandi” nelle strategie e negli strumenti messi in campo, evitando di  illudersi che “tutto ritornerà come prima”.

Preminenti Studiosi internazionali sono divisi sull’epilogo della crisi:
– una corrente tenderebbe ad affermare che il mondo è cambiato definitivamente in termini di “propensione e scelte di consumo” e che quindi tutte le strategie aziendali devono essere ripensate  non solo nel breve periodo (per sopravvivere alla crisi dei prossimi mesi)  ma anche nel lungo periodo

– la corrente alternativa presenta una visione di superamento del periodo di crisi e successivo riassestamento dei consumi così come li intendiamo oggi (o meglio ieri), anche per effetto al “consumismo” trainato dalla maggiore ricchezza delle economie emergenti (CINA, INDIA)

E’ mia convinzione che siamo diretti verso un periodo nuovo, un punto di non ritorno, volto a ridisegnare il sistema economico e gli scambi internazionali: questo impone per la PMI italiana un approccio nuovo che consista nel mettere costantemente in discussione le priorità e le strategie di intervento, perché   “la verità è che la verità cambia” (Nietzsche).

Le PMI non hanno scelta: attendere l’estinzione o evolvere verso un nuovo modo di concepire il “mondo”, un sistema dinamico ad elevata accelerazione, che rende il “nuovo” velocemente antiquato e privo di valore.

In questo contesto prospereranno ed avranno successo le PMI che risulteranno veloci nel decidere e nell’agire, aperte a nuovi orizzonti, attente a curare le interazioni con la Rete Estesa di relazioni (Clienti, Partner, Fornitori), capaci di valorizzare e gestire al meglio le proprie risorse interne.

Per la PMI italiana vincere le nuove sfide è possibile a patto che sia ben chiaro a ciascun imprenditore che “il mondo è cambiato”, e che quindi ora spetta a noi cambiare per evitare l’estinzione.

Dr. Ermanno Delia


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